Catalogo dei MILLENNIAL: Andrew Garfield. La tua enciclopedia dei millennial

23 Marzo 2022
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Chi è Andrew Garfield, l’attore che ai social preferisce la vita

NOME Andrew Garfield
LUOGO NASCITA Los Angeles (Usa)
DATA NASCITA 20 agosto 1983
SETTORE Cinema, Teatro
NAZIONALITÀ Statunitense, Inglese
MILLENNIAL FACTOR Creativo, Spirituale

Chi è

Vedendolo all’opera si capisce subito che arriverà il giorno in cui si parlerà di lui come di un maestro indiscusso nel suo campo: la recitazione. Uno di quelli a cui le future generazioni guarderanno con l’ambizione di ‘rubargli’ più mestiere possibile. E pensare che negli anni della sua primissima gioventù, Andrew Garfield, puntava tutto sullo sport. Per fortuna, dopo un infortunio, sua madre gli suggerì la strada della creatività. Così passò gli ultimi anni del liceo a imparare l’arte drammatica.

Una carriera, quella del millennial inglese (madre) e statunitense (padre), che già da alcuni anni ha cominciato a flirtare con le produzioni di un certo peso e di conseguenza con i premi più ambiti. Dal Bafta nel 2008 per il suo ruolo in Boy A, alle candidature al Golden Globe per i lavori in The Social Network (2011) e per La battaglia di Hacksaw Ridge (2017). Film, quello diretto da Mel Gibson, che è valso a Garfield anche la prima candidatura agli Oscar. Ora con Tick, Tick… Boom! (diretto da Lin-Manuel Miranda) non solo raddoppia le candidature per le prestigiose statuette dell’Academy ma si è anche aggiudicato il Golden Globe per migliore attore in un film commedia o musicale.

Leggendo alcune delle interviste rilasciate da Andrew Garfield, si capisce che l’artista incarna quella caratteristica tutta millennial di saper andare a fondo nelle cose, adattandosi ma allo stesso modo restando fedele alla propria indole. Lui è sobrio e spirituale. «Cos’altro c’è di più importante della vita o della morte? Anche le commedie romantiche trattano di questi soggetti, cos’è l’amore, come si fa a vivere felici?», la sua riposta alla domanda sul perché molti dei suoi film esplorassero temi esistenziali (Elle).

In un passaggio della stessa intervista di Roberto Croci, l’attore racconta cos’è significato fare la parte di Spiderman, film di grandissimo successo: «Grazie a The amazing Spider-Man ho capito di non avere una buona relazione con l’aspetto commerciale del cinema, col consumismo. Capisco sia necessario, ma non voglio farne parte, perché reputo il materialismo una realtà senza sostanza».

Forse proprio per questo motivo praticamente non usa i social: «Passare le ore a guardare la vita degli altri mi fa paura, sono molto attento a come vivo il mio tempo». Un suo account Twitter veniva usato per scopi meramente professionali, zero vita privata. Dei suoi amori, per esempio, non si sa molto. Non tanto a livello di partner – visto che almeno due sono state colleghe, Shannon Woodward e Emma Stone – quanto per quelle dinamiche tipiche da gossip che tanto piacciono alla stampa e agli stessi fan. Andrew se ne frega.

Del suo privato, quello davvero intimo, ha condiviso la morte della madre. Lo fa ancora parlando a tu per tu con un cronista. Stavolta Alessandra Venezia per Iodonna, raccontando dell’effetto terapeutico del lavoro per entrare nel ruolo del drammaturgo Jonathan Larson per Tick, Tick… Boom! «Un’esperienza che mi ha rimesso insieme: stavo attraversando un momento particolare, mia madre era mancata da poco. Lì, su quel set, ero riuscito a esprimere dolore e nostalgia, assieme all’amore mai espresso per lei. Avevo perso il mio angelo».

Andrew Garfield sui social:

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Foto copertina: frame Netflix. Foto nel testo: Gage Skidmore (CC)

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