Catalogo dei MILLENNIAL: Jake Angeli ‘lo sciamano’. La tua enciclopedia dei millennial
Chi è Jake Angeli, lo sciamano diventato un meme dopo l’assalto al Capitolio
NOME Jacob Anthony Chansley, detto Jake Angeli (“QAnon Shaman” or “Q Shaman”)
LUOGO NASCITA Phoenix (USA)
DATA NASCITA 1988
SETTORE Proteste
NAZIONALITÀ Statunitense
MILLENNIAL FACTOR Globale, Social
Chi è
Passerà alla storia come il cornuto che guidò i fan del ‘morente’ Donald Trump all’interno del Capitol Hill. Jake Angeli lo sciamano – noto anche come Q shaman – ad oggi non è altro che quello. Un sostenitore succube alle parole del suo mentore, tanto da esporsi in prima persona e in modo decisamente convinto per la sua causa, fino a farsi arrestare con l’accusa di infrazione e disordini violenti dentro al Congresso.
Non è un attore né un doppiatore di successo come il suo curriculum vorrebbe far credere. Non è certamente il golpista e nemmeno il terrorista che un certo tipo di stampa vorrebbe far credere. Non è un infiltrato degli Antifa, come alcune di fake news cercavano di spacciare. Non è nemmeno il capopopolo che ha guidato l’insurrezione contro il potere stabilito ma semplicemente è uno dei tanti. Il più grottesco e carnevalesco. Meriti, questi sì, tutti del millennial.
I tatuaggi e le corna di Jake Angeli
Del suo copricapo di cuoio, pelliccia con due corna che ricordano gli sciamani nativi americani ma anche i vichinghi dei popoli nordici. Del petto nudo nonostante il freddo di gennaio a Washington Dc, per esibire i suoi tatuaggi, quasi tutti legati alla mitologia nordica e utilizzatissimi dagli estremisti di destra per veicolare le loro idee. Vessilli che quasi mai rispettano il loro significato originale.
Come il Valknut il nodo dei guerrieri uccisi che porta sul petto. O la stilizzazione moderna dell’albero cosmico, il frassino Yggdrasill, di mitologia nordica, che sorregge con i suoi rami i nove mondi. O il Martello di thor, un misto tra un martello e una croce cristiana. Simbolo usato spesso dai suprematisti bianchi, come gli altri due tattoo, per individuare la forza e la virilità.
Lo sciamano e la morte di Ashli Babbitt
Eppure Jake Angeli – il cui cognome in principio sembrava tradire origini italiane e non scandinave prima che si scoprisse che Angeli era un alias – si è guadagnato le prime pagine di tutto mondo. Sulla carta, sui pc e nelle teste di tutti sarà lui l’uomo simbolo di quel che è avvenuto il giorno in cui un gruppo di manifestanti ha invaso – anche se molti sembravano più turisti al museo che rivoltosi – il Capitolio.
Una vera e propria umiliazione per una delle democrazie più solide del mondo. Portata a termine tra l’altro mentre i rappresentanti del popolo stavano per certificare la vittoria del nuovo presidente Joe Biden. Un’invasione costata la vita a cinque persone: un agente di polizia e quattro fan di Trump, inclusa Ashli Babbitt, la donna uccisa da un proiettile sparato dalla polizia davanti a diverse telecamere.
Jake Angeli e le teorie di QAnon
Il più fotogenico di tutti era però lui, lo sciamano, o meglio il Q Shaman, come lui stesso si fa chiamare, visto che è uno dei più convinti proseliti di QAnon. Q è un autore anonimo che da alcuni anni su 4chan (o 8kun) sostiene che solo Donald Trump può salvare gli Stati Uniti da una misteriosa quanto schifosa setta di satanisti pedofili formata da democratici e stelle di Hollywood. In altre proteste, dov’era sempre apparso vestito così, Jake Angeli lo sciamano esibiva un cartello con la scritta “Q sent me”, “Q mi ha mandato”.
Oggi, dopo il Capitolio, si è guadagnato anche l’attenzione delle forze dell’ordine Usa. Ma lui – che in brevissimo è diventato anche una star globale dei meme da gruppi Whatsapp – non demorde: «Il fatto che abbiamo avuto un gruppo di nostri traditori in carica accovacciati, indossando le loro maschere antigas e ritirati nel loro bunker sotterraneo, lo considero una vittoria», ha detto a proposito dell’assalto al Congresso.
Tutti i meme sullo sciamano Jake Angeli
Dicevamo dei meme. È stato affiancato ai Village People per Y.M.C.A., ai Jamiroquai per il capello con le corna, a una scena dei sempre più profeti Simpson – una vera (quella nella foto) e una falsa con il giardiniere Willy tatuato con Angeli – e, in Italia, accostato a Vittorio Sgarbi buttato fuori di peso dal Parlamento.
Gli hanno messo accanto Carletto Mazzone che esulta sotto la curva, Morgan con il suo «che succede?», Attila ovvero Diego Abatantuono ed è diventato persino il protagonista di una collezione Lego. Il millennial Jake lo sciamano adesso, a modo suo, è qualcuno e ci dispiace per il nero di Whatsapp.
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