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Catalogo dei MILLENNIAL: Nina Zilli. La tua enciclopedia dei millennial

12 Giugno 2020
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Chi è Nina Zilli, la più soul di tutte in Italia

NOME Maria Chiara Fraschetta (Nina Zilli)
LUOGO NASCITA Piacenza
DATA NASCITA 2 febbraio 1980
SETTORE Musica
NAZIONALITÀ Italiana
MILLENNIAL FACTOR Creativa, Ambientalista, Globale

Chi è

Il suo profilo migliore è quello soul. Avanti anni luce, o dietro se preferite, e a occhi chiusi: look, voce, ritmi e stile. Ascoltare e vedere una certa Nina Zilli rimanda la mente a un ambiente parallelo, intimo e illuminato appena dalle luci soffuse di una candela tremolante appoggiata a un vecchio tavolino. Caldo e avvolgente come la densità del fiato filtrato delle sue corde vocali allenatissime.

Maria Chiara Fraschetta non poteva scegliere nome d’arte più azzeccato di quello di Nina Simone, una delle regine di quell’universo dove R&B e soul sono fioriti. Così capita che in Italia Nina Zilli – il cognome è preso in prestito dalla madre – sia una specie d’artista parecchio rara e di conseguenza quasi in via di estinzione. O meglio, una da proteggere, visto che il rischio concreto – la tentazione – di omologazione, sotto l’influenza pressante dei numeri.

Facendo un discorso estremamente tabellare si potrebbe affermare che per solo un mese e due giorni, la cantautrice piacentina sia entrata a far parte di quella che per i sociologi è la generazione millennial. Eppure Nina Zilli ne ha assorbito del tutto alcuni tratti che tradizionalmente la caratterizzano.

Non ultimo, la sua spiccata sensibilità per l’ecologia. Evidente nella scelta di lanciare il suo primo singolo post emergenza coronavirus – scritto durante la ‘quarantena’ – proprio nella Giornata mondiale dell’ambiente. Schiacciacuore, con la natura che chiede di essere rispettata, diventa la rompighiaccio per un lavoro che rimanda come sempre all’amore ma anche alla cura della vita del nostro pianeta.

La formazione di Nina, al di là della laurea in relazioni pubbliche allo Iulm di Milano e degli studi di canto lirico al conservatorio, le ha permesso di avere uno sguardo globale. Le esperienze giovanili in Irlanda e negli Stati Uniti, più che per l’inglese, le hanno fatto innalzare il livello dei suoi orizzonti.

Nella sua carriera è stata anche veejay e conduttrice radiofonica. E ha già esperimentato il ruolo di giudice in un talent show, una delle nuove skill necessarie per aumentare il livello di visibilità in modo trasversale.

Curiosa e ricercatrice, le sue canzoni sono spesso sperimenti di ritmi che si sono evoluti nel tempo. D’altronde, come ha detto in un’intervista a Vanity Fair «fare la mia musica è un mio grande sogno realizzato».

Per ora il suo 50mila, il debutto con la Universal, resta il brano di maggior successo. Tormentone in Italia, colonna sonora del film Mine vaganti, ma soprattutto una delle canzoni del videogioco Pro Evolution Soccer 2011. Tanto è bastato – e i commenti al video su Youtube ne sono la prova – per far entrare nel cuore dei calciofili di ogni angolo del pianeta la voce dell’anima di Nina.

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