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Baby seconda stagione -Tremate tremate, le baby squillo son tornate

31 Ottobre 2019
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Baby 2, serie tv italiana, torna su Netflix con un tripudio di situazioni scabrose e due protagoniste sempre più audaci.

Alla fine della prima stagione avevamo lasciato Ludovica (Alice Pagani) e Chiara (Benedetta Porcaroli), due liceali che avevano intrapreso la via della prostituzione,  scosse per la morte del loro protettore ma pronte e proseguire con la loro vita.

La seconda stagione però ci ripropone Ludovica che continua in proprio l’attività di prostituzione con uomini facoltosi. Chiara tenta di ricostruirsi una quaotidianità normale grazie anche al rapporto con Damiano (Riccardo Mandolini) che si approfondisce e matura. Sarà proprio questa relazione a spingerla a rientrare nel giro della prostituzione per sottrarre l’amato alle minacce di Fiore, che è subentrato alla guida dell’organizzazione dopo la morte di Saverio, il vecchio sfruttatore.

Attorno alle due ragazze gravitano come sempre adulti senza spina dorsale e interessati solo al denaro: non solo i clienti (sempre più laidi) ma anche i genitori, preoccupati più dei loro rapporti d’affari che della sorte dei propri figli-

Anche gli insegnanti sono irrimediabilmente segnati da fragilità e segreti che non li rendono credibili agli occhi dei loro alunni. I più disperati però sono proprio i ragazzi, soli e senza nessuno che prospetti loro una via d’uscita reale.

Il problema vero della serie è però racchiuso nella scelta di raccontare il disagio, le scelte sbagliate e le loro conseguenze senza un reale approfondimento. Fa eccezione un solo personaggio , quello di Natalia (Denise Capezza). Natalia è una delle escort che Damiano accompagna dai clienti e non è minorenne. Sarà proprio lei  l’unica a chiedere più volte a Chiara “Perché lo fai?” e a spingerla a indagare se stessa per trovare le vere ragioni del suo vendersi.

A parte questo caso isolato, tutti gli altri accettano pedissequamente la realtà come un dato che non può essere modificato. La madre di Ludovica intuisce le attività della figlia ma tace. La scena in cui accetta i soldi guadagnati da Ludovica e le chiede “ma almeno hai chi ti protegge?”  è una delle più atroci e di tutta la serie e i genitori di Chiara usano la figlia come se fosse un bel manichino per le loro campagne pubblicitarie.

Tranne rari sprazzi di lucidità tutta la serie annaspa nell’ambiguità senza andare a fondo.

A salvarla un minimo è la capacità di Ludovica e Chiara di entrare nel cuore dei fan più giovani, che non si curano particolarmente delle scelte dell’intreccio ma che in qualche modo si rivedono nei personaggi.

A noi Millennial resta una sensazione amara e un dubbio: davvero non si può dare di meglio alla generazione Z?

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