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Mondanità milanese fresca fresca: da Beauty is my favourite colour al party di Rolling Stone

5 Dicembre 2017
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Grande successo a Milano per la mostra “Beauty is my favourite Colour”. Nell’esclusiva cornice di villa Mozart l’1 e il 2 dicembre sono state esposte 15 opere del fotografo Guido Taroni.

Il progetto di “Beauty is my favourite colour” è nato da un’idea di Giampiero Bodino: raffinato gioielliere, ha voluto che le sue creazioni, indossate da donne muse di bellezza, fossero cristallizzate artisticamente nella fotografia.

Guido e Giampiero hanno così scelto le protagoniste che avrebbero potuto meglio rappresentare il proprio ideale di bellezza senza tempo.

Taroni è ormai un fotografo affermato. Spesso quando si descrive la sua produzione artistica si fa riferimento all’ambiente familiare da cui proviene. È, infatti, “figlio d’arte”, nipote del noto fotografo Giovanni Gastel oltre che del regista Luchino Visconti. Questa però è una visione limitante della sua opera, su cui oggi non ha senso soffermarsi. Ha sviluppato un percorso totalmente personale, inedito nel panorama contemporaneo.

Oltre che in ambito artistico lavora anche come fotografo di moda e design. In “Beauty is my favourite colour” ha prevalso in lui l’artista. Bodino lo ha lasciato libero di esprimersi come meglio credesse.

Guido ha cercato di rappresentare in ogni scatto il carattere delle persone raffigurate, elemento non separabile dalla loro estetica. Per ogni donna ha sottolineato le caratteristiche che la rendono unica e, quindi, “bella”. Il contesto in cui sono ritratte diventa cornice e cassa di risonanza della loro specificità estetica. Donne “incastonate” in un ambiente dove acquistano nuova luce e significati come le gemme dei gioielli di Bodino.

 

Sabrina Querci

Un incanto quindi, che in “Beauty is my favourite” colour ci porta, davanti alle opere, ad ascoltare cosa queste donne ci comunicano.

Nella foto di Sabrina viene sottolineata la sua dura bellezza, ritratta come Sibilla nel proprio antro. Ad ella noi spettatori ci rivolgiamo in attesa che volga il capo per emettere il suo vaticinio.

Inseguiamo, invece, Maria all’interno della sua foto. Ci volge le spalle con austera sensualità mentre, come Alice, entra in una mondo parallelo delle meraviglie nascosto al di là delle rocce.

La Bellezza è il Colore delle donne di Guido così come la Luce è quello dei gioielli di Giampiero.

Una mostra così affascinante ha richiamato al cocktail di inaugurazione, giovedì 30, sia la Milano più interessata all’aspetto artistico che quella più mondana.

Di giovedì di solito in città vengono organizzati gli eventi più fashion.

Tre sono stati gli “immancabili”, tra i quali, poi, si sono divisi i partecipanti al cocktail. Infatti, vi ferveva il dibattito su “dove andare dopo”

La più attesa è stata certamente la festa di compleanno di Maria Sole Brivio Sforza, dei marchesi di Santa Maria in Prato. Per i suoi 40anni ha invitato gli amici alla discoteca Amnesia, tema della serata: “Anni Novanta”. Tanti sono stati gli ospiti, oltre a nobili ed imprenditori, persone dello spettacolo come Barbara D’Urso e Simona Ventura.

Grande successo anche per la serata “Giorgio’s” dell’Armani Privé. Continuano i “private parties” voluti da Giorgio Armani nel suo, ormai storico, locale. Da molti anni hanno cercato di trasformare il night in una sorta di private club in stile londinese. La formula pensata quest’anno sembra stia avendo successo: la serata del giovedì è dedicata ai soli membri, ossia ai possessori della tessera del Privè. Narra la leggenda metropolitana che queste fantomatiche tessere le abbia date lo stilista stesso, in realtà è stata stilata, a più mani, una lista dei “Vip members”. Ci sono state molte arrabbiature, incomprensioni e, parecchie, critiche. Questo giovedì ha cantato Loredana Bertè, gli ospiti sono letteralmente impazziti intasando i social con video e foto.

Altro evento, che ha richiamato molto pubblico più giovane, è stato il “Graffiti Night Party” della rivista Rolling Stone e di Just Cavalli, nonostante la scomoda location.