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Blue Eiffel 65 testo, buon ventesimo tamarrissimo compleanno! (20 anni?!)

18 Aprile 2019
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Noi Millennial non possiamo assolutamente dimenticare i tamarrissimi Eiffel 65, un gruppo torinese formato da Gianfranco Lobina, in arte Jeffrey, Maurizio Nardone, detto Mauri e Gabry Ponte, che verso la fine degli anni 90 e l’inizio dei 2000, hanno prodotto diverse tracce iconiche per la nostra generazione, sotto il genere musicale più in voga in quel periodo: l’italodance.

Proprio in questo mese di Aprile festeggiamo il 20esimo anniversario di Blue Eiffel 65 testo, il brano di esordio del gruppo. Con questa traccia, per l’epoca molto sperimentale, sono riusciti a raggiungere un incredibile successo globale trasformando una canzone, all’apparenza stupidina e priva di senso, in un manifesto generazionale.

Era il 1 Aprile del 1999 quando Blue (da ba dee), grazie ad un’intuizione di Albertino passò per la prima volta su Radio Deejay. Era un testo in inglese e nessuno ne capiva a pieno il significato, ma poco importava: il ritmo energico dei Synt e il ritornello ipnotico col Vocoder riuscirono ad arrivare a tutti quanti con molta efficacia, tanto che il brano entrò nella vetta delle classifiche mondiali in diciassette paesi, al settimo posto negli Stati Uniti.

Inoltre fu l’unica canzone di un artista italiano a raggiungere la vetta dell’Eurochart Hot 100 Singles, una delle più famose classifiche musicali. Perché Blue (da ba dee) ha avuto tutto questo successo? Per capirlo è utile analizzare il periodo storico in cui ci trovavamo e il significato della canzone.

Ma, soprattuto, da ba dee

Era il 1999 e le persone si affacciavano entusiaste, ma allo stesso tempo spaventate, al nuovo millennio. Era un periodo di svolta, la moda cambiava e la tecnologia iniziava pian piano ad entrare nelle nostre vite, non ne eravamo ancora totalmente dipendenti, ma ne percepivamo il fascino, attirati dalle caffettiere automatiche e dai primi embrioni di social network. Ci sentivamo ad un passo dal futuro, in attesa di lasciare il vecchio per qualcosa di nuovo e ignoto.

Ed ecco Blue Eiffel 65 testo che, in questo clima, spopola in tutte le classifiche. Si trattava di una traccia realizzata a computer, con suoni da videogame e le voci con autotune. Il videoclip in grafica 3d mostrava degli alieni blu su un’astronave e i tamarrissimi Eiffel 65 che li combattevano con pistole laser. Blue (da ba dee) inizia col racconto di un omino che vive in un mondo tutto blu: la sua casa è blu, la sua fidanzata è blu, le strade e gli alberi sono blu e allo stesso modo pure lui, esteriormente ed interiormente.

Quel ritornello ipnotico…

Poi parte il ritornello che tutti conosciamo “I’m Blue”, con una serie di versi che ancora oggi ognuno canta come gli pare e piace. Essere blue, in inglese significa essere depressi, come se tutto il mondo fosse diventato scuro come il colore stesso ed è proprio questo il significato di Blue (da ba dee). La canzone descrive le sensazioni tra le persone a fine anni 90, e dei Millennial adolescenti, in ansia per le possibili sfaccettature di un futuro che stava pian piano nascendo davanti ai loro occhi. Aspettavamo le macchine spaziali ma ci accorgevano pian piano che le aspettative venivano infrante dando spazio a quel sentimento di nostalgia eterna che caratterizza la nostra generazione.

Nascevano i primi sintomi da solitudine tecnologica: camminavamo col Walkman e le cuffie nelle orecchie, messaggiavamo coi nostri Nokia e poi a casa con la Playstation o Google, nato da solo un anno. Ci sentivamo Blue, ma la novità era comunque eccitante e quindi cantavamo: “Da ba dee da ba daa”.

Basta guardare il look degli Eiffel 65 per capire il disagio di quel periodo: capelli gellati in alto, meches biondo platino, occhiali da sole, orecchino sul lobo destro e tute futuristiche argentate. Chiaramente delle persone in stato confusionale. Ma così eravamo tutti e ballavamo Blue (da ba dee) testo nelle tamarrisime discoteche anni 2000.

La domenica andavamo nelle piste di autoscontri dei LunaPark provinciali dove il sound dance di Gigi Dag e degli Eiffel 65 era praticamente ovunque e i tamarri limonavano con L’amour toujours di sottofondo. Era il nostro modo di sfogarci e questi brani erano abbastanza aggressivi per permettercelo, tanto che ancora oggi riescono ad emozionarci. Potete considerarli trash ma sfido qualsiasi Millennial a rimanere impassibile o fermo davanti ad un pezzo degli Eiffel, Gigi Dag e Gabry Ponte. E’ impossibile, perché sono ormai totalmente insidiati nel patrimonio genetico, così malinconico della nostra generazione.

Buon 20esimo anniversario!

Blue Eiffel 65 testo:

Yo listen up, here’s the story

About a little guy that lives in a blue world

And all day and all night and everything he sees is just blue

Like him, inside and outside

Blue his house with a blue little window

And a blue Corvette

And everything is blue for him

And himself and everybody around

‘Cause he ain’t got nobody to listen

I’m blue da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

I’m blue da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

I have a blue house with a blue window

Blue is the color of all that I wear

Blue are the streets and all the trees are too

I have a girlfriend and she is so blue

Blue are the people here that walk around

Blue like my Corvette, it’s in and outside

Blue are the words I say and what I think

Blue are the feelings that live inside me

I’m blue da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

I’m blue da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

I have a blue house with a blue window

Blue is the color of all that I wear

Blue are the streets and all the trees are too

I have a girlfriend and she is so blue

Blue are the people here that walk around

Blue like my Corvette, it’s in and outside

Blue are the words I say and what I think

Blue are the feelings that live inside me

I’m blue da ba dee da ba daa

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