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L’esercito americano userà il metaverso per l’addestramento dei soldati

27 Maggio 2022
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La metaverso-mania ha colpito tutti, non solo la Silicon Valley. La moda è passata al metaverso, l’arte, i giochi e i concerti, pure. Manca qualcuno all’appello? Ah sì, l’esercito americano; ma tranquilli, ancora per poco: anche la US Military Force sta costruendo il proprio.

All’inizio di maggio, un gruppo di piloti si è alzato in volo sopra il deserto della California, provando un primo assaggio del proto-metaverso militare. I soggetti hanno dovuto indossare le cuffie AR (in realtà aumentata) e simulare ad alta quota una manovra di rifornimento, senza coinvolgere davvero l’aereo carburante (che è stato sostituito da un filmato 3D). Ma l’esempio è solo uno dei tanti, perché startup e investitori sono pronti a rilasciare e sviluppare nuove tecnologie.

Addestramento virtuale

Secondo quanto riportato da Will Knight, giornalista di Wired esperto in tecnologia, l’esercito americano ha da tempo dimestichezza con tutte le nuove tecnologie che compongono la struttura del metaverso (o meglio, dei metaversi, perché ogni compagnia ha il proprio): visori per realtà aumentata (VR), display immersivi e simulatori 3D, ma per la prima volta c’è la volontà di spostarsi in un universo virtuale strutturato, nel quale addestrare le reclute in modo completo.

Un mix di realtà aumentata, intelligenza artificiale e grafica per videogiochi, ad esempio, ha consentito ai piloti di caccia di esercitarsi in combattimenti aerei contro avversari virtuali. Red 6, la società che sta sviluppando i programmi, ha affermato che queste nuove tecnologie funzionano meglio rispetto ai simulatori tradizionali, essendo molto più realistici. “È possibile combattere virtualmente contro qualsiasi tipo di minaccia – ha spiegato Daniel Robinson, fondatore e CEO di Red 6 – e manovrare il nemico da remoto, oppure farlo fare da un’intelligenza artificiale”.

Costruire un metaverso

VR e AR sono diventati aspetti di routine dell’addestramento militare negli ultimi anni. Nel 2014, l’Office of Naval Research e l’Institute for Creative Technologies della University of Southern California hanno sviluppato Project BlueShark, un sistema che permette ai marinai di guidare le navi e collaborare in un ambiente virtuale. Un altro progetto, chiamato Avenger, viene ora utilizzato per aiutare ad addestrare i piloti della Marina degli Stati Uniti. 

Oggi l’esercito americano è pronto per esplorare mondi virtuali più complessi. C’è anche un crescente interesse nel collegare e combinare queste realtà in modo che assomiglino a un metaverso. Nel dicembre 2021, ad esempio, i membri della Air Force americana hanno organizzato una conferenza invitando 250 membri di alto livello, sparsi per tutto il globo, e li hanno riuniti in un ambiente virtuale

Ovviamente non sarà semplice, il passaggio a una tecnologia 100% immersiva sarà graduale. Al momento l’addestramento nel metaverso presenta anche dei contro. Anzitutto fornire l’attrezzatura ha dei costi molto alti, lo sviluppo di nuovi software richiede del tempo; assicurarsi che siano sicuri (a prova di attacchi informatici), ancora di più. L’ultimo aspetto riguarda la natura psicologia dell’addestramento, c’è il rischio che le reclute non lo sentano come ‘reale’. “Il metaverso è per lo più virtuale. Certo, è utile per l’allenamento, ma noi viviamo nel mondo fisico. – ha fatto notare Bruce Draper, responsabile del programma DARPA – Il contesto militare è intrinsecamente fisico, non  lo si può ridurre a un mondo astratto“.

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