Fottutamente ecologico: saponetta, la migliore amica contro lo spreco
È sempre stata usata. Ci fa venire in mente il bagno di casa della nonna, ma la sua storia va molto più indietro negli anni, anzi nei secoli, anzi nei millenni.
Stiamo parlando della cara vecchia saponetta. Ci sono fonti che ne dimostrano la produzione e utilizzo già nelle civiltà babilonesi, dei romani e degli egizi. Dovremmo tornare ad avere il sapone solido, a fianco al lavandino del bagno, al posto del sapone liquido nel contenitore di plastica.
L’impatto ambientale di una saponetta
I saponi solidi sono spesso incartati in carta o scatolette di cartone, o meglio, è molto più semplice trovarli in questi involucri oppure anche sfusi, a differenza dei saponi liquidi conservati nell’ingombrante imballaggio di plastica che mandiamo in discarica e ricompriamo ogni volta che ne finiamo uno.
La saponetta dura molto più a lungo di un classico detergente liquido e, una volta finita, non comporta la produzione di alcun rifiuto o comunque gli scarti sono più facilmente compostabili della plastica. In più il sapone solido è piccolo e compatto, per questo causa minori emissioni di CO2 durante il trasporto e la distribuzione.
Parliamo di prezzi: saponetta, quanto mi costi?
Oltre a non avere sostanziali differenze di prezzo la saponetta è anche una comoda soluzione quando si viaggia in aereo: meno liquidi da trasportare, più veloci le procedure da eseguire.
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