Il testo di Her Morning Elegance, del cantautore israeliano Oren Lavie, parla del risveglio di una donna e della dolcezza che riempie la sua routine mattutina. BALLE!
Il fiore in un vaso, delle pantofole vicino al caminetto, una tazza fumante, il vapore dell’acqua nel bagno. La canzone si basa su immagini suggestive, che ci trasportano nella raffinatezza e nell’eleganza di un momento che solo la donna è in grado di creare… Nulla di più falso.
Il Grande Inganno
Quello di Oren Lavie è sicuramente un bel tributo all’intimità femminile e non possiamo che essere orgogliose. Se un uomo dipinge le nostre mattine con queste tinte soavi, significa che tutte noi abbiamo fatto un ottimo lavoro.
Perché dico questo?
Semplicemente perché il testo di Her Morning Elegance si basa su una grandissima menzogna che ci tramandiamo da generazioni. Non descrive l’intimità femminile. Descrive la maschera che indossiamo per non mostrare come siamo veramente: “è molto presto e lei scende le scale indossando la sua eleganza del mattino”.
Il testo di Her Morning Elegance, infatti, rappresenta l’immagine esteriore che regaliamo al resto del mondo. Il nostro essere reale, al contrario, assomiglia di più ad un goblin verdognolo e leggermente putrido che teniamo legato e sedato all’interno del nostro corpo. Noi tutte lo odiamo, il nostro goblin. Assomiglia esattamente alla donna che non vorremmo essere ma che in realtà siamo, e ogni giorno ci concentriamo strenuamente perché non si svegli MAI.
Ma quello che succede veramente di mattina è che il nostro goblin interiore si sveglia sempre prima di noi. In quel momento siamo donne solo al 15%. Siamo pallide, sfatte e puzziamo di bava sul cuscino… altro che testo di Her Morning Elegance.
Come nasconderlo, questo goblin?
Quindi come fare quando dormiamo con un uomo, magari appena conosciuto, che inevitabilmente ci vedrà tramutate in goblin la mattina dopo?
Vedete, questo è l’esatto momento in cui l’ingegno femminile raggiunge il suo apice. E facciamo ciò che ci riesce meglio in assoluto: mentire.
Per prima cosa dobbiamo partire dal presupposto che mentire per noi è come un mestiere. Abbiamo passato già tutta la serata precedente ad imbrogliarlo per conquistarlo. Lo abbiamo ingannato sull’altezza indossando un tacco 12, abbiamo indossato un jeans push up, finto di avere molti interessi in comune.
Abbiamo mentito soprattutto nell’intimità, con un perizoma che ci trancia in due il lato B e un reggiseno perfettamente abbinato. Come se fosse abitudine, per noi, essere delle bombe sexy da film porno 24h su 24, 7 giorni su 7. E dopo che è “fatto il misfatto”, non possiamo permetterci che l’incantesimo si rovini quando aprirà gli occhi la mattina dopo e vedrà dei goblin con la bava sul cuscino.
Allora ecco cosa facciamo, noi esseri evoluti femminili: programmiamo il nostro cervello per svegliarci almeno 30 minuti prima che lo faccia lui.
Il restyling tempestivo
Sgattaioliamo silenziosamente in bagno, ci guardiamo allo specchio e dopo esser rimaste per cinque minuti a fissarci terrorizzate, partiamo col restyling tempestivo. Inumidiamo un asciugamano e ci laviamo ovunque, ci spruzziamo il deodorante ovunque. Ci lanciamo in faccia litri di acqua ghiacciata. Col dentifricio su un dito setacciamo tutti i denti, facciamo risciacqui, gargarismi, se ha il collutorio è una manna dal cielo. Sistemiamo i capelli, un tocco di profumo e risgattaioliamo, come se nulla fosse, nel letto, mettendoci a dormire per finta.
Una mezz’ora e ci muoviamo per far sì che lui si svegli prima che l’effetto svanisca, per poi far le finte sorprese, e mentire, mentire, mentire. “Oh no, stavo dormendo benissimo, mi hai svegliata”. Per questo i maschi ci dedicano il testo di Her Morning Elegance, li stordiamo coi nostri trucchi illusionistici.
Sono bugie necessarie per noi, servono al pudore e all’estetica, vogliamo che ci immaginate in una vasca da bagno, con della musica classica, mentre ci massaggiamo le lunghe gambe depilate. Non sicuramente sedute su un bidet. Sarebbe gravissimo, inaccettabile.
E anche quando andiamo in bagno a fare pipì, per non distruggere la nostra Morning Elegance, apriamo l’acqua del rubinetto. In modo che voi non possiate, nemmeno per sbaglio, sentire la forza con cui il getto della nostra pipì cade nella tazza del gabinetto. Sarebbe una vergogna indescrivibile.
Siamo pazze, paranoiche, calcolatrici, ma tutto è meglio che essere un goblin. Anche se, in poche parole, significa ammettere di essere più simili a voi.
Menzogna:
Realtà:
Her morning elegance testo
Sun been down for days
A pretty flower in a vase
A slipper by the fireplace
A cello lying in its case
Soon she’s down the stairs
Her morning elegance she wears
The sound of water makes her dream
Awoken by a cloud of steam
She pours a daydream in a cup
A spoon of sugar sweetens up
And she fights for her life
As she puts on her coat
And she fights for her life on the train
She looks at the rain as it pours
And she fights for her life
As she goes in a store
With a thought she has caught by a thread
She pays for the bread
And she goes…
Nobody knows
Sun been down for days
A winter melody she plays
The thunder makes her contemplate
She hears a noise behind the gate
Perhaps a letter with a dove
Perhaps a stranger she could love
And she fights for her life
As she puts on her coat
And she fights for her life on the train
She looks at the rain as it pours
And she fights for her life
As she goes in a store
With a thought she has caught by a thread
She pays for the bread
And she goes…
Nobody knows
Nobody knows…
And she fights for her life
As she puts on her coat
And she fights for her life on the train
She looks at the rain as it pours
And she fights for her life as she goes in a store
Where people are pleasantly strange
And counting the change
And she goes…
Nobody knows
Nobody knows
Nobody knows…
Her morning elegance traduzione
Il sole è tramontato per giorni
un bel fiore in un vaso
una pantofola vicino al caminetto
un violoncello nella sua custodia
è molto presto e lei scende le scale
indossa la sua eleganza del mattino
il suono dell’acqua la fa sognare
svegliata da una nube di vapore,
versa le sue fantasticherie in una tazza
un cucchiaio di zucchero la tiene buona
e lei lotta per la sua vita
e indossa il suo cappotto
e lotta per la sua vita sul treno
guarda la pioggia
che cade
e lotta per la sua vita
e va in un grande magazzino
con il pensiero che
ha capito la situazione
paga il pane
e se ne va nessuno lo sa
il sole è tramontato per giorni
lei suona una melodia invernale
il tuono la fa riflettere
ascolta un rumore che viene da dietro al cancello
forse è una colomba che porta una lettera
forse è uno sconosciuto che lei potrebbe amare
e lei lotta per la sua vita
e indossa il suo cappotto
e lotta per la sua vita sul treno
guarda la pioggia
che cade
e lotta per la sua vita
e va in un grande magazzino
con il pensiero che
ha capito la situazione
paga il pane
e se ne va
nessuno lo sa
e lei lotta per la sua vita
e indossa il suo cappotto
e lotta per la sua vita sul treno
guarda la pioggia
che cade
e lotta per la sua vita
e va in un grande magazzino
dove le persone sono piacevolmente
strane
e contano
il resto
mentre lei se ne va
nessuno lo sa
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