L’Achille di Madeline Miller è un rimedio contro la mascolinità tossica

28 Agosto 2021
3038 Visualizzazioni

Aveva davvero pensato che non lo avrei riconosciuto? Lo riconoscerei anche solo dal tocco, dal profumo, lo riconoscerei anche se fossi cieco, dal modo in cui respira, da come i suoi piedi sferzano la terra. Lo riconoscerei anche nella morte, anche alla fine del mondo.

(Miller, M., La canzone di Achille, Venezia, Marsilio Editori, 2013, p.137)

Un amore idilliaco, puro e coraggioso quello tra gli eroi greci Achille e Patroclo. Madeline Miller, la scrittrice statunitense studiosa di lettere classiche, ha deciso di proporci una versione alternativa dell’antica e impegnativa Iliade di Omero.

L’autrice rivisita il poema e lo rinnova, rendendo il racconto leggero, fruibile ed avvincente, ma soprattutto incredibilmente appassionante. Il suo romanzo La canzone di Achille è ora infatti un bestseller internazionale che le ha fatto guadagnare il premio letterario britannico Orange Prize.

Il romanzo La canzone di Achille

Il libro ripercorre i fatti descritti nel poema omerico, narrandoli però dal punto di vista del giovane Patroclo e individuando come perno della narrazione la sua relazione con l’imbattibile eroe di Ftia.

Patroclo, dopo essere stato esiliato da Oponte, la sua terra natia, approderà come esule ed orfano alla corte di Ftia, dove conoscerà il figlio del re, lo straordinario eroe Achille, la cui forza e bellezza sono conosciute in tutto il mondo.

Trascorrendo l’adolescenza insieme tra impegni di corte, addestramenti e momenti di svago, tra i due nascerà una relazione appassionante di amore e di amicizia, di desiderio e di romanticismo.

Amore che porterà a una immensa sofferenza quando, sul campo di battaglia della guerra di Troia, il legame tra i due li porterà a sacrificare le proprie vite.

Come i poemi greci contrastano la toxic masculinity

La mitologia greca propone un ideale di uomo che contrasta i precetti inculcati ormai da generazioni. Lo sostenevano anche Sheperd Bliss, psicologo statunitense, e i membri del “Mythopoetic men’s movement”, proponendo di recuperare i miti classici per contrastare il dilagare di questa “toxic masculinity”.

Odisseo piange per anni la moglie Penelope e la sua patria, Perseo rischia la vita per la bella Andromeda, Eros disubbidisce a Venere per amore di Psiche, Achille ama profondamente, tanto da lasciarsi uccidere.

Questi uomini non sono eroi esclusivamente per la prestanza fisica e le abilità, per l’arguzia, per il potere o per la tenacia. I sentimenti che li pervadono esaltano le loro qualità, dal momento in cui le loro gesta sono guidate da passione, amore, frustrazione e strazio, da sensazioni umane universalmente e trasversalmente condivisibili.

In questo caso, l’autrice incentra tutta la sua narrazione sui sentimenti del più forte degli eroi greci: l’Achille di Madeline Miller ama il giovane e maldestro Patroclo.

È imbattibile, il più forte tra i guerrieri l’esercito greco, ma potere e fama non gli impediscono di mostrare il lato più sensibile e umano del suo animo.

Nonostante l’ossessione per gloria terrena e ultraterrena lo pervada, quando il Pelide si renderà conto che non potrà più vivere accanto al suo compagno, dopo aver compiuto l’ultimo gesto in onore di quest’ultimo, si lascerà andare alla fine della sua esistenza.

TikTok approved

La canzone di Achille non ha riscosso successo solo tra gli avvezzi alla lettura, ma anche tra i giovani, che ne parlano su TikTok. Sono innumerevoli i video che compaiono sul social in cui ragazze e ragazzi celebrano l’amore tra i due protagonisti, spesso sostenendo di sognare di essere travolti da questo sentimento struggente.

Uomini, sentitevi liberi

Fortunatamente, negli ultimi anni si stanno lentamente scardinando certi rigidi e insensati precetti che da sempre hanno guidato la nostra società. Possiamo notarlo in parte anche dal successo che ha riscosso questa antica vicenda rivisitata.

Possiamo trarne un insegnamento più grande: il genere maschile deve poter uscire dal limitante paradigma di mascolinità e i ragazzi devono sentirsi liberi di esprimersi in tutte le loro sfaccettature. Anche perché, come abbiamo detto, la forzata virilità pare passata di moda.

Ce lo insegna Achille che, tra una testa tagliata e l’altra, suona la lira per il suo Patroclo.

Leggi anche:

Exit mobile version