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L’Amore di Madame è la poesia di cui non pensavamo di avere bisogno

7 Luglio 2023
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L’Amore di Madame, nome d’arte di Francesca Calearo, è quello che più somiglia a una poesia. Classe 2002, Gen Z per eccellenza, la cantante di Vicenza (Creazzo per la precisione) se n’è uscita con un ultimo album incredibilmente artistico, L’amore, che ha già conquistato milioni di anime.

Madame ha colpito ancora una volta nel segno, ma questa volta l’ha fatto con un album tutto nuovo, pungente, profondo, intimo e sociale. L’amore di Madame è un gioco di parole e di incastri di metafore talvolta così esplicite da strappare qualche brivido in lungo e in largo sul corpo. C’è tutto oltre se stessa: L’amore racconta di storie intime e perverse, ma racconta dell’amore non sono carnale, anche se così potrebbe pensare. Sotto ogni testo, ogni singola parola nasconde un valore ben più esteso dal solo sesso.

Insomma, il viaggio che Madame ci fa fare è complesso, a tratti difficile da digerire, ma è così talmente libero che è impossibile non rimanerne affascinati.

La poesia ha nome Madame: che cosa si nasconde dietro i brani de L’amore?

La prima volta è sempre impattante, ma la seconda è quella che convince. Di solito funziona così con la musica: sono necessarie più riproduzioni prima di affermare con certezza che quella canzone è bella e ci ha fatti emozionare. Ecco, scordatevi questo passaggio: L’amore di Madame è un colpo secco al cuore sin dalla prima volta e l’effetto è immediato. Restiamo pietrificati, ma la Medusa del mito oggi ha 21 anni e la potenza di un mare in tempesta.

Sono sedici i brani che compongono L’amore:

  1. Aranciata
  2. Come voglio l’amore
  3. Il bene nel male
  4. Quanto forte ti pensavo
  5. Nimpha – La storia di una ninfomane
  6. Il mio nuovo maestro
  7. Donna vedi
  8. Pensavo a
  9. La festa delle crude verità
  10. Respirare
  11. Milagro (A Matilde)
  12. L’onda – La morte del marinaio
  13. Se non provo dolore
  14. Per il tuo bene
  15. Avatar – L’amore non esiste
  16. Tekno Poke

Brano dopo brano, nota dopo nota, ogni brano de L’amore torna a raccontarci qualcosa di Madame. Si parla di un amore ninfomane, c’è l’attimo del desiderio carnale e della sottomissione, c’è l’ironia dei cliché, la durezza, anche criticata, degli stereotipi di genere («Perché vedi le femmine si metton sui ginocchi dietro ai cessi dei festival[…]»), c’è l’accoglienza, l’abbandono, la cura, il soffocare, l’egoismo, il miracolo di una presenza, l’onda che distrugge la casa, il marinaio che dice addio alla sua nave, l’ultima notte insieme, il dolore, la sofferenza, la famiglia, le cicatrici, l’amore come bugia e persuasione, c’è il trip di due anime che si incontrano, il profumo senza un viso, c’è Milano e c’è il mondo.

Un mondo, quello de L’Amore, in cui Madame raccoglie e semina citazioni: la poesia non ha limiti

I più attenti e le più attente avranno notato una certa dose di Fabrizio De André, data dalla fusione tra i suoni e gli incastri di parole poetiche (sensazione che emerge specialmente in Milagro – A Matilde) tipiche del grande cantautore-poeta genovese. C’è chi, invece, potrebbe avere notato una reference più “tradizionalista”: ascoltate di nuovo La festa delle crude verità e diteci se non traspare lo stile de Alla fiera dell’est di Angelo Branduardi: l’aggancio è notevole!

Insomma, piaccia o non piaccia, vaccini non vaccini, polemiche e non polemiche, Madame resta una delle artiste italiane (e più giovani, tra l’altro, ndr) più all’avanguardia degli ultimi tempi. Il coraggio della penna, il desiderio di sentirsi libera e di raccontarlo al mondo: tuffarsi nel viaggio di Madame è un regalo che potete farvi.

Se vi piace la poesia e non avete timore dell’esplicito, L’Amore potrebbe fare al caso vostro.

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