Mammastomale ma Salmo sta benissimo: qui è all’ennesima salmenza

11 Luglio 2019
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E’ uscito a sorpresa il Machete Mixtape volume 4, della Machete Empire Records di Salmo, DJ Slait, e Hell Raton. Il nuovo album mantiene l’anima e l’aggressività delle vecchie produzioni, mischiando le novità musicali di questi anni, come la trap di Izi e Gemitaiz, col testo di Mammastomale.

Come noi Millennial sappiamo, il Machete Mixtape è un’istituzione nella scena rap italiana. Un album in cui Salmo e la sua crew di rapper super fighi collabora con altri rapper super fighi e, una traccia dopo l’altra, ci portano nel loro mondo incazzato, sputando rime rabbiose come cani su basi elettroniche, tipiche del Machete. Ad oggi, con l’uscita di questo album tiriamo un sospiro di sollievo dall’overdose delle hit estive, seguiamo Salmo e gli altri mostri sacri della scena, in un attesissimo viaggio tra sperimentazione e ricordi.

Il ritorno di Machete Mixtape

Perché sono passati quattro anni dall’ultimo Machete Mixtape che ci aveva regalato pezzi storici, come Battle Royal, otto minuti di scambi di rime, insulti, minacce e tanto tanto flow. Grazie a questo album, il rischio che Salmo, reduce dal successo di Playlist, finisse nella morsa del marketing, con pubblicità della Vodafone e qualche canzonetta tormentone, è completamente sviato. Il volume 4 ci dimostra che non ha mai smesso di essere il rapper sardo con la maschera da teschio, quello che noi Millennial abbiamo conosciuto, prima che diventasse mainstream cantando con Sfera Ebbasta.

L’album

Quattro tracce da ascoltare assolutamente: Ho paura di uscire 2, Yoshi, Io può, dove per la prima volta c’è Beba a rappare, e Mammastomale. Quest’ultima, in particolare, segna l’evoluzione del Machete 4, in una scena musicale che, dalle origini, si rinnova in continuazione dimostrandoci, per l’ennesima volta, che il rap italiano è un genere vivo, che si fa rispettare.

Il Machete Mixtape 4 spacca le classifiche anche il 5 di luglio, anche senza nessuna hit estiva al suo interno, ma con Mammastomale un testo angosciante e delirante, secondo in tendenze su Youtube. Slait ha definito questo pezzo “un drittone pazzo” e non può essere altrimenti, soprattutto se pensiamo che si tratta di una produzione di Dade dei Linea 77, gruppo storico del Metal italiano, cantata dai trapper Gemitaiz e Izi, con Salmo.

Metal, rap, e trap, in un pezzo con l’attitudine Hardcore da Machete del 2012, trasformano il testo di Mammastomale in un chiaro rimando alla fase pionieristica di Salmo.

Salmo all’ennesima salmenza

Negli anni in cui il rapper sardo aveva portato un nuovo modo di fare hip hop, unendo le rime ad uno dei generi più aggressivi e martellanti del periodo, l’ormai dimenticata Dubstep. E noi ragazzini sbavavamo su quei pezzi scomodi, che oltre alla cattiveria del rap mischiavano anche la cattiveria dell’elettronica, ed erano perfetti da ascoltare in strada, seduti su qualche gradone, dove passavamo la maggior parte del tempo.

Per apprezzarli bastavano un enorme quantità di disagio e un rigoroso studio del messaggio, delle rime, delle chiuse. O eri così, o potevi tornare ad ascoltare Pitbull col gruppo di quelli che non capiva un caz*o. E se il Salmo di oggi è apprezzato anche da chi non ne sapeva nulla, il testo di Mammastomale ci riporta indietro nel tempo, quando il rap era qualcosa di esclusivo e comunitario, un genere che la mamma non voleva ascoltassi.

Mammastomale è una traccia che ci ricorda che il Salmo degli inizi non cantava, come ora, su navi da crociera, ma nei peggiori capannoni di provincia, dove entravi con un biglietto al modico prezzo di 10 euro. Ogni tanto, scendeva dal palco e si azzuffava con qualcuno, in un ambiente in cui tutti erano completamente persi, con l’anima da rave piuttosto che da concerto.

I ragazzini impasticcati si lanciavano nei poghi dei ritornelli Dubstep, in un genere che era in grado di unire anche gli altri gusti musicali: i metallari, i raver, quelli dell’ indie alternativa. Ora si è aggiunta la trap, ma rimane comunque un mashup per gente che oggi, come allora, si sente diversa, incompresa, per cui la festa rappresenta l’evasione per non gridare Mammastomale. Con il Machete Mixtape 4 non può che scenderci una lacrimuccia, perché la smania di quella gioventù, che era la nostra, non è andata del tutto persa.

Mammastomale testo

Bella Mauri, scusa, scusa

Non riesco proprio a fa’ la strofa a sto giro

Comunque non ti preoccupare, eh, poi ci sta quel c*glione di Gemitaiz

Mamma, non mi sento bene

Scendo in strada, fra mi vendo un rene

Questi ragazzini come cento iene

Con i cellulari attaccati alle vene

Sembra Chernobyl

Sembra che ho mangiato cento trip

Respiro tipo col Ventolin

Chi è che rallenta il tempo qui?

Pillola rossa o quella blu? Chi se ne frega

Che tanto qua non cambia mai una sega

Fra so che tuo padre ha votato Lega

Sul disco vai fuori tempo

Mangia uno Xanax, forse muori in tempo

Per i ventisette come tutti i grandi

Siamo tutti bestie, siamo tutti fatti

Senti questa base ma che c*zzo è?

Sembra Michael Jackson ma mezzo techno

So che sei appena uscito con un pezzo vecchio

So che hai fatto una pompa per mezzo pezzo

Mammastomale

Mammastomale

Mammastomale

Mammastomale

Ahahaha

Ok, quindi questo è il ritornello?

Va be’

Male, Mammastomale

Mammastomale

Mammastomale, male

Male, Mammastomale

Mammastomale

Mammastomale, male

Sto pensando che fa schifo la coca

Giuro che stanotte, bro, ci dormirò sopra

Tu-tu-tutto fatto sul sofa

Tipo “na-na-na-na-na-na-na-na-na”

Non ricordo di essere uscito

Ma come? Ho scopato due bitch nel portone

Nella vita dai le dritte, poi è un drittone

La mattina c’ho le fitte a un coglione

Ca-ca-ca-c*zzo sono fatto

Mi son fatto in quattro, mi sono fatto

Mi sono perso le chiavi, frate ho perso le ali

Non volevo uscire perché siete puzziali, seeh

Sto pensando che mi sembri un idiota

Giuro che stanotte non ci dormirò sopra

Tu-tu-tutta fatta sul sofa

Tipo “na-na-na-na-na-na-na-na”

Non ricordo se ti conosco

Scappo losco, mille dossi

Scostati, molla l’osso, c’ho il c*zzo rosso

Foto, duemila foto dal pianerottolo

Dopo mi sento vuoto come il mio cocktail, vuoto

Mi sento vuoto, vorrei sparire in mare a nuoto, c’è un maremoto

Dite le cose in malo modo, m’ammalo d’odio

Mamma, sto pazzo

Devo fare il Paolo Brosio sennò mi inc*zzo

Urli, cazzo urli?

Sono qui, penso “buttati”, che mi urti

Tutti che fanno più casino perché sono ciucci

Volevi fare il malandrino, ma ti fai i buffi

Seeh, seeh, seeh

Sto pensando che fa schifo la droga

Sono tutto fatto, sì, ma solo per moda

Tu-tu-tutto fatto, fai il cobra

Penso “na-na-na-na-na-na-na-na-ma”

Male, Mammastomale

Mammastomale

Mammastomale, male

Male, Mammastomale

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