Non illudiamoci. Il virus non farà di voi dei lettori o dei cinefili. O lo siete o non lo siete. Il vero lettore legge anche nei contesti più assurdi e il cinefilo guarda di tutto. Però adesso di tempo ce n’è a sfare e quindi la gente ha sete di libri, film, serie tv. E di che genere? Ma quelli che parlano di virus, pesti, pandemie e apocalissi. Naturalmente.
Non mi piacciono i listoni quindi vi mischio un po’ di roba a tema.
Cominciamo dal top, dall’arte vera. Cormac McCarthy. Questo è anche per gli svogliati, c’è sia un libro che ha vinto il Pulitzer che un mega film con Viggo Mortensen. La Strada, edito da Einaudi è un abisso. Ci entrate e non ne uscite più, è qualcosa che cambierà per sempre il vostro concetto di paura. Un padre e un figlio vagano in un mondo morto, distrutto non si sa da cosa. Un virus o la metafora di un virus. La specie umana è pressoché sparita e i due protagonisti si spostano in un paese che potrebbe essere ovunque tra le ceneri di un pianeta grigio. La cattiveria e l’amore tengono in piedi una storia unica.
Prima di buttarci nei film strettamente a tema pandemia voglio proporvi uno dei miei preferiti: L’esercito delle 12 scimmie, con Brad Pitt e Bruce Willis diretti da Terry Gilliam. Non è un film sulla pandemia, ma sugli effetti di un virus che cancellerà l’umanità. Agli albori del complottismo, un gruppo di ecologisti pazzi (le 12 scimmie) diffondono il contagio per liberare la terra dal suo aguzzino: l’uomo. Bellissimo.
28 giorni dopo. Danny Boyle alla regia e Cillian Murphy come protagonista. Può bastare? No? Allora: Londra è devastata da un virus simile alla rabbia, la gente si scanna e la città deserta fa paura. Un cult.
Contagion. Di questo film non si era più sentito parlare dal 2011, anno in cui è uscito, nonostante un cast stellare con Jude Law, Matt Damon, Marillon Cotillard, Bryan Cranston, Kate Winslet e la regia di Sodebergh. Il trailer è ansia pura. Lo guardi e dici: perché cacchio lo sto vedendo? Pensi: è identico a quello che c’è al tg. E poi continui a guardarlo. Bomba.
L’ombra dello scorpione di Steven King è un classico della letteratura del Maestro. Anno 1978. C’è un virus segreto del governo americano tenuto in un laboratorio. Per un errore umano il virus si diffonde e il 99% della popolazione muore. Chi resta si contende la vita in uno scenario spettrale. Doveva farci un film George Romero ma la cosa saltò e venne fuori una miniserie con Gary Sinise (il Tenente Dan di Forrest Gump), non proprio la stessa cosa. In compenso per gli appassionati c’è Dylan Dog, con l’albo n° 77: L’ultimo uomo sulla terra, una perla. Da Londra parte un’epidemia che da banale raffreddore uccide tutti.
Io sono leggenda di Richard Matheson. Altra doppietta libro+film sulla pandemia. Il film lo conoscete tutti è quello con Will Smith ed è veramente bello. Unica pecca: il virus distrugge l’umanità creando degli zombie. Un libro sugli zombie diventa subito una boiata, ma questo regge bene.
Se volete rimanere sul divano per sempre e restare in tema c’è anche World War Z con Brad Pitt, tratto dall’omonimo romanzo di Max Brooks.
Volete ancora zombie? Ci sono tutte le stagioni di The Walking Dead su Amazon Prime Video…
Se volete fare la seratona anni ‘90 c’è il pionieristico Virus Letale con Dustin Hoffman nei panni del Dottor Daniels. Ai tempi ci stava, ma oggi potrebbe risultare posticcio.
Poi c’è roba tipo Pandemia Globale su Netflix che non è fiction e quindi non ho avuto il coraggio di vedere. Dicono siano storie di medici veri in giro per i paesi più impestati del mondo a cercare di sconfiggere vari virus.
Fuori tema: Il mondo dopo la fine del mondo. Questo mi piacerebbe consigliarvelo ma è introvabile. Come tutti i buoni libri è fuori stampa. Vogliono 50 euro a copia su Amazon ma li vale. Romanzo d’esordio di Nick Harkaway mischia cospirazioni, ninja e cani cannibali che si aggirano in un mondo deturpato dalle Bombe Svuotanti. Non tanto sul virus ma sul mondo apocalittico
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