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A schermo spento, il monito di Daniela Vicale per i millennial

25 Giugno 2021
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L’ennesima vibrazione del suo smart la tormenta, un altro suo messaggio Whatsapp la martella, ma lei non ne può più, vuole il contatto delle mani, vuole vedere il suo sorriso, vuole il calore reale di un rapporto senza barriere virtuali a separarli.

Intenso, carico di emotività e con un’energia vera come caratteristica principale. A schermo spento, di Daniela Vicale, racconta una voglia di rapporti veri e tangibili con la bella musica a fare da cornice a concetti più che attuali. Bella voce, arrangiamenti sopraffini per trattare argomenti quanto mai reali.

Una splendida linea di batteria caratterizzata da un drumming ricercatissimo che gioca con controtempi, uso dei tom e spruzzi ghost davvero intriganti, viene sostenuta da una linea di basso mai banale ancorché sempre al servizio del pezzo con l’impreziosimento legato all’uso degli archi proprio in relazione alla ritmica stessa.

Un groove di chitarra acustica stoppata e apertissima sul left e sul right apre deliziosamente il suono pur restando quasi in secondo piano. Il pianoforte rappresenta la piccola giocata di classe a tinteggiare l’arrangiamento donandogli quello spruzzo di classico che va a incastonarsi perfettamente nel mood.

La seconda parte della canzone vede anche l’entrata in scena di riff di chitarra elettrica la quale, sempre senza mai diventare invadente, carica ulteriormente l’assieme di energia vera completando una produzione di livello assoluto.

Letteralmente spettacolare la performance di Daniela che si dimostra artista dalla facilità di canto impressionante e con un’estensione davvero importante. Da gustare con cuffie di qualità a volumi importanti.

La storia di A schermo spento di Daniela Vicale

«I social sono entrati prepotentemente nelle nostre vite riempiendole di tutto ciò che è apparenza, esteriorità, illusione e, a volte, spesso, inganno… Sottraendo adesse le meravigliose sfumature del reale e delle sue emozioni». Le parole della cantautrice Daniela Vicale sul suo brano A schermo spento.: una delicata ballad che sottolinea l’urgenza dell’allontanarsi dal mondo, sempre più asfissiante, dei social, per potersi riappropriare di quelli che sono i veri rapporti sociali, fatti di sguardi, di confronto vis a vis, di condivisione reale.

«Il brano è un invito a sottrarsi a questa forma di dipendenza dal virtuale, e per dipendenza intendo un utilizzo ossessivo della rete che va oltre il normale impiego di internet per situazioni lavorative, e non, che oramai non prescindono da esso. Credo che abbiamo tutti bisogno di riappropriarci di una vita che, nonostante tutto, conserva ancora colori, sapori, emozioni, che nessuna app potrà mai sostituire».

Scritta da Daniela Vicale su testo di Monia Ridolfi, A schermo spento sugella la collaborazione, avviata già da anni, che la cantautrice ha stabilito con l’arrangiatore Alessandro Galdieri, che si è occupato di tutte le fasi di produzione del brano.

«A schermo spento – spiega Daniela – è un grido accorato, nel voler a tutti i costi riprendere in mano la propria vita, quella vera, fatta di sguardi, contatti, confronti reali». Non a caso il brano inizia con i versi “Rivoglio indietro il mondo e il suo rumore, l’uso dei sensi, il cielo, lo stupore, il rumore inteso come il sentire la presenza delle persone nel vero senso del termine, lo stupirsi davanti al cielo terso o a un tramonto mozzafiato, non dietro una fotocamera del cellulare, guardarsi e perdersi negli occhi della persona amata”.

Come i precedenti video di Daniela Vicale, anche quello di A schermo spento è stato realizzato da CRE△TI▽E, marchio emergente di produzioni video di Alessandro Galdieri e Valentina Schiavo.

Leggi la storia di Daniela Vicale

Daniela Vicale, A schermo spento: video

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