“Io ho”, la società del possesso quotidiano per Gatto Panceri

8 Gennaio 2021
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La sua scrivania è piena di gingilli elettronici, il letto è pieno di vestiti firmati stropicciati. Ma l’immagine che gli rimanda lo specchio mostra uno sguardo spento e triste… Teoricamente lui ha tutto, però nel cuore non c’è la gioia di poter vivere una vita piena.

Intenso, pieno di groove, ma con un testo che fa riflettere. “Io ho” è il singolo di un Gatto Panceri molto in forma. E il focus è l’evanescenza della vita di tutti i giorni. Il brano si apre con atmosfere un po’ oniriche con suoni di synth che si alternano ad un riff di chitarra elettrica che creano quest’atmosfera surreale e, dopo le prime 2 battute si inizia subito a fare sul serio.

Il drumming risulta potente e aggressivo, in pieno stile prog, donando all’assieme quel groove che fa battere il piede mentre la linea di basso, assolutamente gustosa e raffinata, farcisce di soul tutto il mood.

I tappeti sintetici che accompagnano tutto il brano sostengono l’atmosfera e aprono incredibilmente il suono mentre le chitarre, effettate con quel pizzico di distorsione che non guasta mai, pennellano momenti di vero rock durante tutto l’incedere della traccia.

Molto interessante l’inciso finale con assolo di elettrica annesso, che vede anche l’apparire di una splendida chitarra acustica pensata proprio per abbellire il tutto. La linea di cantato risulta più che avvolgente e mette, se ce ne fosse ancora bisogno, in risalto un Panceri che si dimostra ancora una volta, autore di razza con testi importanti e arrangiamenti sontuosi.

Da gustare in cuffia a volumi sostenuti per apprezzare tutte le sfumature del pezzo.

La storia di “Io Ho” di Gatto Panceri

Musicalmente, una canzone intrisa di pop-rock e sperimentalismo elettronico degno del miglior Peter Gabriel. Con melodie e armonie che ruotano attorno a continui cambi di tonalità e stile, e una ritmica possente con felici momenti prog (Gatto iniziò la carriera proprio prodotto da Patrick Dijvas della PFM, e ogni tanto le sue influenze originarie tornano a galla).

Un brano dal titolo stringato, evocativo e ironico insieme, a significare uno dei mali peggiori che affligge la moderna società dell’immagine.

“È – spiega Gatto Panceri – il possesso smanioso quello che contraddistingue l’uomo moderno, che sempre più si circonda di beni materiali di stampo tecnologico. Anche in grande quantità. Ma che, spesso e volentieri, lascia il più delle volte spenti e inutilizzati, quasi fossero quadri e statue da ammirare”.

“Desidererei solo far riflettere la gente sulle cose davvero importanti che occorre avere nella vita”, aggiunge Panceri.

“Io Ho” s’inserisce perfettamente in una scaletta di ben 19 brani, fatto unico e raro della storia cantautorale italiana degli ultimi 20 anni, a significare che la musica sanguigna, a differenza di quella sintetica, non conosce limiti di creatività ed espressione.

Il videoclip di “Io Ho” di Gatto Panceri

Intenso e coinvolgente il videoclip che accompagna il brano. Per la realizzazione si sono profuse ingenti energie, frutto del virtuoso incontro tra l’estro creativo del regista Gianluca Menta (avevano già collaborato in passato nel film di quest’ultimo ‘Shibari – i nodi della mente’, la cui colonna sonora è la canzone ‘Vibro’ contenuta nel cd ‘Vibrazioni’ proprio di  Panceri stesso) e la straripante e fresca creatività di Gatto Panceri.

Gatto per l’occasione si trasforma per buona parte delle riprese in un frame televisivo. Indossa una simpaticissima maschera di cartapesta – opera creata appositamente per lui dallo scultore parmigiano Ireneo Passera – che ritrae il felino legato al suo nome d’arte.

Set del cortometraggio i tendoni senza tempo dello storico e pregiato Circo Orfei. Largo spazio alle acrobazie e alle giocolerie degli artisti che ne hanno decretato il successo nel mondo. Ma senza animali, su espressa richiesta di Gatto Panceri. A eccezione di uno splendido e variopinto pappagallo che fa bella mostra di sé per rarissimi secondi.

Il resto delle scene sono state girate in quel di Salsomaggiore Terme, coinvolgendo persone del luogo e fans accorsi da tutta Italia quali comparse spontanee per la prima volta reclutate tutte via Facebook e social media dallo stesso artista. Impreziosiscono il girato anche una serie di riprese subacquee in cui il cantautore si immerge nel bacino naturale del fiume Stirone.

Come sempre, anche nel video, un posto speciale a Super, il Jack Russell, ormai webstar acclarata di 11 anni, cui Gatto Panceri ha dedicato per intero il suo nuovo album “Pelle d’oca e lividi”.

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