Lorenzo Santangelo vince il Premio Fabrizio De Andrè con L’arancio
L’arancio di Santangelo
Si è conclusa la XX edizione del Premio Fabrizio De Andrè all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Lorenzo Santangelo si è aggiudicato la vittoria nella sezione Musica portando live il suo ultimo singolo “L’arancio”, accompagnato da Riccardo Cherubini e Sandro Paoli (produttore e arrangiatore del pezzo). Oltre alla prestigiosa Targa, Lorenzo ha vinto un assegno da 10mila euro da Nuovo Imaie per la realizzazione di un live tour di almeno 6 concerti.
«Vincere il premio dedicato a quello che nell’immaginario collettivo è considerato Il cantautore per eccellenza – commenta Lorenzo Santangelo – ha un significato davvero molto importante per me. E vincerlo con questo pezzo, “L’arancio”, vale ancora di più, perché è un pezzo vero, scritto con il cuore. Fabrizio De André ci ha lasciato un patrimonio inestimabile e vedere il mio nome associato in qualche modo al suo mi mette i brividi».
L’arancio di Lorenzo Santangelo
Prodotto da Filippo Raspanti per Sphere Music International, “L’arancio” è il nuovo singolo in rotazione radiofonica dallo scorso 10 dicembre. L’autore, dopo aver vissuto molti anni all’estero, riscopre le sue radici utilizzando per la prima volta il proprio dialetto in un viaggio emozionale che ha come traccia un immaginario monologo del nonno.
Il testo del brano, raffinato ed incisivo allo stesso tempo, si sviluppa in un crescendo perfettamente in armonia con la musica, partendo da una tenera immagine di vita quotidiana, seguita da una serie di riflessioni mai banali e di forte impatto emotivo.
Chi è Lorenzo Santangelo?
Il millennial Lorenzo Santangelo è nato a Roma, dove ha iniziato a 4 anni a studiare pianoforte. Dopo aver frequentato il conservatorio di Santa Cecilia si avvicina alla forma canzone, affascinato dai grandi cantautori italiani. Nel 2012 scrive un romanzo prima di lasciare l’Italia per trasferirsi in Australia, dove vive 7 anni ottenendo la cittadinanza australiana.
Dal 2019 collabora con Radio SBS (la radiotelevisione nazionale australiana) per la quale ha ideato e conduce tutt’oggi la trasmissione settimanale “Parlando di Musica”, giunta ormai alla centesima puntata, nella quale intervista artisti di spicco del panorama musicale italiano tra cui Caparezza, Frankie hi nrg mc, Willie Peyote, Tosca, Ron, Eugenio Finardi, Fabio Concato, Simona Molinari, Gio Evan, PFM, La Rappresentante di Lista e molti altri. Tornato in Italia inizia a collaborare con svariati artisti, lavorando come autore. Negli ultimi anni ha pubblicato due EP (“Canzoni in fuga” e “Respiro”) e un Lp (“L’ultimo album d’esordio”).
Video di L’arancio di Lorenzo Santangelo
Testo di L’arancio di Lorenzo Santangelo
Bello de nonno far favore sbucciame l’arancio
Che all’età è fatica pià pure a pià un caffè
Tu che la vita c’hai davanti spero e se tutto va liscio
C’hai tempo pure pe scordatte de me
Bello de nonno damme retta qui o tutti matti
O te lo dico io he ormai ne ho viste un po’
Ho visto un ladro comannà con 4 farabbutti
Decide chi poteva sta e chi invece no
Amore mio ma chi c’ha chiesto de vive
Ma soprattutto chi c’ha detto de morì
Amore mio se cerchi c’è sempre una chiave
Magari arrugginita basta che riesce ad aprì
Ma io me li ricordi tempi andati
E le occasioni che ho buttato come un pazzo in mezzo al mare
I sogni,i dubbi e tutte le paure,le passioni de sto core
Sempre a fa come je pare
E poi sempre quel senso de amarezza
Du cazzotti e na carezza e domandasse quanto costa
Ma non stamo qui per sempre e non stamo qui pe niente
Non è il mondo che non sente
Sei te che devi urlà più forte
E chiedeje che state a fa,che state a fa
Che state a fa,che cazzo state a combinà?
Ma dimme un po’ che state a fa
Che state a fa,che state a fa
Se non sapete manco ama
E che te sembra infinita sta fregnaccia de na vita
Però credime io ieri ero un pischello
E mo me vedi tutto vecchio che lo sfondo resto specchio
Perchè non è vero st’immagine è un tranello
St’immagine non so io,sto vetro non so io
Sto specchio non so io,sto vecchio non so io
Na-na-na…
E poi sempre quel senso d’amarezza
Du cazzotti e na carezza
E domandasse quanto costa
Ma non stamo qui pe sempre
E non stamo qui pe niente
E non è er monno che non sente
Ma te che devi urlà più forte
E chiedete che stamo a fa
Che stamo a fa,che stamo a fa
Che cazzo stamo a combinà
Ma dimme un po’ che stamo a fa
Che stamo a fa,che stamo a fa
Se non sapemo manco ama
Bello de nonno far favore sbucciame l’arancio
Che all’età è fatica pià pure a pià un caffè
Tu che la vita c’hai davanti spero e se tutto va liscio
C’hai tempo pure pe scordatte de me