“Lettera al di là dal mare”, testo e significato del brano di Massimo Ranieri Sanremo 2022
Decano.
Massimo Ranieri è tornato al Festival di Sanremo come concorrente con “Lettera al di là dal mare” dopo 25 anni. Un quarto di secolo che gli fanno guadagnare una presentazione da vero decano dalla coppia Amadeus Ornella Muti che lo chiamano “l’artista”. La Rai lo presenta così.
Chi è Massimo Ranieri (biografia)?
Giovanni Calone nasce a Napoli nel 1951. Quinto degli otto figli di Giuseppina Amabile e Umberto Calone, cresce nel Pallonetto di Santa Lucia, zona popolare dell’elegante quartiere napoletano di San Ferdinando.
A soli 13 anni, con lo pseudonimo di Gianni Rock, incide il suo primo disco e sbarca a New York in tournèe come spalla di Sergio Bruni. Nel 1966, col nome d’arte di “Ranieri” (che solo nel 1968 verrà accompagnato dal nome Massimo) partecipa con il brano “L’amore è una cosa meravigliosa” alla trasmissione televisiva Scala Reale che in seguito diventerà Canzonissima.
Nel 1967 vince il Cantagiro nel girone B dedicato alle giovani promesse con il brano “Pietà per chi ti ama” e nel 1968 è al Festival di Sanremo con “Da bambino” (in coppia con I Giganti) Nel 1969 torna al Festival di Sanremo con “Quando l’amore diventa poesia” (in coppia con Orietta Berti) , vince il Cantagiro con “Rose rosse” ed è notato dal grande regista Mauro Bolognini che gli affida il ruolo di protagonista nel film “Metello”.
Sempre nel 1969 conquista la seconda posizione a Canzonissima con “Se bruciasse la città”. Nel 1970 è al fianco di Anna Magnani nel film per la TV “La sciantosa ” per la regia di Alfredo Giannetti. Nello stesso anno esce il suo primo LP “Massimo Ranieri” e partecipa a Canzonissima vincendo con “Vent’anni”, brano inserito poi nell’omonimo album. Inoltre vince il David di Donatello e il Premio Internazionale della Critica per “Metello” Nel 1971 ritorna a Canzonissima con “Via del Conservatorio” e partecipa all ‘ Eurovision Song Contest dove presenta il brano “L’amore è un attimo”. Nel 1972 Vittorio De Sica cura la regia teatrale dal Teatro Sistina dello spettacolo “‘O surdato innamorato” che sarà anche un album dal vivo.
Con il brano “Erba di casa mia”, partecipa e vince l’edizione di Canzonissima 1972 e si aggiudica il Premio Nazionale “I numeri 1” e il Premio Radio Montecarlo della popolarità. Nel 1973 partecipa nuovamente all’Eurovision Song Contest con “Chi sarà”, pubblica l’LP “Album di famiglia” e vince il Telegatto “Vota la voce” come Miglior cantante maschile. Nel 1974, per la regia teatrale di Mauro Bolognini, si esibisce al Teatro Valle di Roma nello spettacolo “Napulammore” di cui viene pubblicato l’LP dal vivo. Nello stesso anno partecipa all’ultima edizione di Canzonissima classificandosi al secondo posto con “Per una donna”.
Nel 1975 debutta al Festival dei due mondi di Spoleto con “Napoli: chi resta e chi parte” di Raffaele Viviani , due atti unici con la regia di Giuseppe Patroni Griffi. Il 1976 è l’anno di “Meditazione”, album curato negli arrangiamenti da Eumir Deodato e contenente brani del repertorio classico. Lo stesso anno realizza al Teatro Valle di Roma, per la regia di Mauro Bolognini, lo spettacolo “Macchie ‘e culore”, da cui viene tratto un disco live ed uno show televisivo. Dal 1977 al 1979 entra nella Nuova Compagnia dei Giovani del Teatro Eliseo diretta da Romolo Valli e Giorgio De Lullo. Nel 1978 pubblica l’album dedicato all’Odissea, intitolato “La faccia del mare”,nel 1979 è coprotagonista con Renato Pozzetto nel film “La patata bollente” con la regia di Steno.
Nel 1980 incontra il “Grande Maestro” Giorgio Strehler con lo spettacolo “L’Anima buona di Sezuan ” e nel 1981 incide l’album “Passa lu tiempo e lu munno s’avota”. Nel 1984 esce l’album “Barnum” tratto dall’omonimo spettacolo teatrale. Il 1988 segna la consacrazione di Massimo Ranieri: torna al Festival di Sanremo vincendo con “Perdere l’amore”, (canzone scritta da Marcello Morrocchi e Giampiero Artegiani) ed entrata nella storia della musica leggera italiana. Lo stesso anno è protagonista di “Rinaldo in campo”, commedia musicale di Garinei e Giovannini scritta e interpretata, anni prima, da Domenico Modugno.
Nel 1992 figura di nuovo tra i partecipanti al Festival di Sanremo con “Ti penso”, brano che sarà inserito nell’omonimo album. Nel 1995 si presenta nuovamente a Sanremo con “La vestaglia” che precede l’uscita del quattordicesimo album “Ranieri”. Ritorna a Sanremo nel 1997 con la canzone “Ti parlerò d’amore”, scritta da Gianni Togni e contenuta nell’album “Canzoni in corso”,una raccolta di brani famosi di cantautori italiani. Nel 1994 interpreta “L’isola degli schiavi” per la regia di Giorgio Strehler al Piccolo di Milano. Nel 1999 esce l’album “Hollywood-Ritratto di un divo” tratto dall’omonimo musical scritto da Gianni Togni e Guido Morra con la regia di Giuseppe Patroni Griffi.
Nel 2001 pubblica “Oggi o dimane” ,primo di una fortunata trilogia che rivisita i grandi classici napoletani, realizzato in collaborazione con Mauro Pagani e che diventa una grande tournèe teatrale. Con la pubblicazione degli album “Nun è acqua” nel 2003 e “Accussì grande”nel 2005 si conclude la trilogia. Nel 2005 debutta nella regia lirica Cavalleria Rusticana (Pietro Mascagni) e I Pagliacci (Ruggero Leoncavallo) allo Sferisterio di Macerata e L’elisir d’amore al San Carlo di Napoli e due anni dopo La Traviata (Giuseppe Verdi) al Teatro Verdi di Trieste. Il 2006 è l’anno di “Canto perché non so nuotare…da 40 anni”, il doppio album che celebra i suoi 40 anni di carriera. Contemporaneamente inizia l’omonima tourneé che riscontra una strepitosa presenza di pubblico con sold out in tutta Italia raggiungendo il record di 800 repliche.
Nel 2008 lo spettacolo viene ripreso nella Valle dei Templi di Agrigento diventando un doppio dvd dal titolo “Canto perché non so nuotare…da 40 anni! Live”, che rimane in classifica per 27 settimane consecutive e diventerà DVD di Platino. Nello stesso anno esce il triplo album “Gold Edition Massimo Ranieri” che contiene una raccolta di successi. A luglio del 2009 si esibisce allo Stadio Olimpico di Roma, Curva sud, con il suo spettacolo “Canto perché non so nuotare…allo Stadio”. Nel 2010 porta il Teatro di Eduardo De Filippo su Rai 1 con Filumena Marturano– Napoli Milionaria – Questi Fantasmi – Sabato Domenica e Lunedì.
Nel 2015 riprende la collaborazione con Mauro Pagani e pubblica l’album “Malìa – Napoli 1950 – 1960” nel quale interpreta classici della canzone partenopea rivisitati in chiave jazz avvalendosi della straordinaria partecipazione di: Enrico Rava, Stefano Di Battista, Rita Marcotulli, Stefano Bagnoli e Riccardo Fioravanti, al quale fa seguito “Malìa, parte seconda”, continuazione del personale viaggio nella canzone napoletana con la produzione artistica di Mauro Pagani. L’8 luglio 2016 con lo stesso gruppo jazzistico inaugura la manifestazione Umbria Jazz – Perugia. Nell’estate 2016 debutta al Festival Shakespeariano di Verona dove dirige e interpreta Riccardo III con le musiche del Maestro Premio Oscar Ennio Morricone.
Nel 2017 ancora a Teatro con “Il gabbiano “di Anton Cechov con la regia di Giancarlo Sepe. Nel 2020 viene invitato come super ospite al festival di Sanremo dove si esibisce in un memorabile ed unico duetto di “Perdere l’amore” con Tiziano Ferro. Nello stesso anno pubblica il suo nuovo progetto discografico intitolato “Qui e adesso”, album prodotto da Gino Vannelli, che ne ha curato gli arrangiamenti e la realizzazione presso gli studi Inka Studio – Troutdale, Oregon. Nel disco sono presenti alcuni inediti tra i quali “Mia ragione” “Siamo uguali”( in duetto con Gino Vannelli) e “Quando il sogno diventa inutile”, brano scritto dal grande Charles Aznavour e donato a Massimo Ranieri. Nel 2022 ,a distanza di 25 anni dalla sua ultima partecipazione, Massimo Ranieri torna al 72° Festival di Sanremo con il brano “Lettera di là dal mare” testo e musica di Fabio Ilacqua.
Video. L’esibizione di Massimo Ranieri a Sanremo 2022: “Lettera al di là dal mare”
Testo della “Lettera al di là dal mare” di Massimo Ranieri (Sanremo 2022)
La notte non finisce mai
L’America… lontana
Di là dal mare.
Dove piove fortuna, dov’è libertà
E l’acqua è più pura di un canto.
Ed è silenzio tra due sponde
La terra un sogno altrove.
Ma in un punto del viaggio la pioggia cadrà
Su ogni paura ed oltraggio.
Amore vedi così buio è
Questo mare
Troppo grande per
Non tremare.
E poi si sta
Col fiato a metà
E tutti tacciono e tanti pregano
Se il Signore vorrà…
E il passo perde il tempo
E niente sembra vero
Mai nessun temporale lavare potrà
Le nostre ferite dal sale
Amore vedi così buio è
Questo mare
Troppo grande per
Non tremare
Quasi giorno ormai
Poi il tempo si ferma
Qualcuno grida terra, terra, terra!
Amore vedi così buio è
Questo mare
È ferita che non scompare.
Dove va
Il tempo chissà
E gli occhi tacciono
Ma a notte sognano
Il motore che va