Era il 1994, quando a Bologna nasceva il miglior gruppo Hip Hop italiano di sempre: I Sangue Misto, con il loro primo e unico album SxM. Con Lo Straniero testo avevano già immaginato l’Italia politica del 2018.
Un album che ha portato un cambiamento alla scena rap italiana, allora principalmente basata sui centri sociali, e poco conosciuta. Per gli italiani il rap era Jovanotti, prima che arrivassero Neffa, Deda e dj Gruff con i Sangue Misto. Un gruppo che era basato sull’istinto, sulla voglia di far musica e di esprimere pensieri, da autodidatti, con loro lo slang bolognese diventa un codice, anche per la gente che con l’hip hop non aveva nulla a che fare. Erano diversi, rappavano sui tempi lenti producendo suoni che ancora oggi a distanza di 24 anni non risultano mai vecchi.
Oggi, la Tannen Record ha voluto ridar vita a quel disco, che è un istituzione, ripubblicando il vinile di SxM che è subito andato sold out per l’enorme numero di richieste. Molti di noi sono cresciuti canticchiando “fumo la mia porra zero trip trip trip” ma altri non li conoscono, si pensi allo scandalo che ha suscitato Sfera Ebbasta quando a Radio Dj ha ammesso di non aver mai sentito parlare dei Sangue Misto. Le nuove generazioni, forse, sono lontane da questo tipo di musica, ma sbagliano, perché testi come Lo Straniero, sono incredibilmente attuali e una rinfrescata a quella che è stata la storia di un genere musicale fa sicuramente bene a tutti.
Quindi: “senti come suona, come suona”… con Lo Straniero testo ci catapultiamo in un Italia che vive un clima di tensione: i giovani non riescono a riconoscersi nelle leggi imposte dallo stato e quindi si sentono tagliati fuori dalla politica, gli altri, gli stranieri vengono visti come un problema e quindi discriminati e allontanati dalla società. Stiamo parlando di oggi? No, perché era il 1994, quindi forse l’Italia non è mai cambiata davvero, e i bei vecchi tempi sono una menzogna… ma non voglio entrare nelle questioni politiche, ma semplicemente analizzare Lo Straniero testo:
I Sangue Misto si sentono i numeri zero, ovvero gli ultimi individui della scala sociale. Neffa è originario di Scafati, in provincia di Salerno, e nonostante le sue origini, viene lo stesso considerato come straniero perché per molti è nato nella parte sbagliata dell’Italia, ovvero il sud: “La mia posizione è di straniero nella mia nazione”. Ma non solo la geografia incide sul suo essere straniero, si parla anche del fatto di non sentirsi rappresentati dai partiti e di non aver voglia di adeguarsi come zombie, come l’italiano medio, a un sistema che viene imposto senza ascoltare la volontà altrui: “Resto fuori dalla moda e dallo stadio, Fuori dai partiti e puoi giurarci, io non sono l’italiano medio”.
Lo Straniero testo parla anche di come sia normale abituarsi a ciò che succede attorno, perché nulla sorprende più se continua per troppo tempo. Entra a far parte della cultura stessa di una popolazione, e l’assurdo diventa normalità: “Quando vedo il tunisino all’angolo che spaccia, La nera presa a schiaffi dal magnaccia Io so che è tutto made in Italy perciò non chiedermi se canto Forza Italia o no”.
Ma chi fa musica Hip-Hop non si abitua, perché vive grazie al cambiamento e all’evoluzione, partendo dai beat fino alle parole del testo che tentano di scontrarsi con lo stile comune per dar vita alla novità, ed è qui che la musica si trasforma in protesta e… “Sangue Misto non rispetta più il confine, Viene da dove era stato cacciato fuori come un cane ,e ora non ci sto, non ci credo e non ne voglio più”.
Questo testo è emblematico per la verità della storia che racconta, sembra che i Sangue Misto lo abbiano scritto questa mattina, Mercoledì 24 Ottobre 2018, dopo essersi guardati un attimo attorno. E l’ultima strofa, non rappresenta solo una delle rime più memorabili della storia dell’hip hop italiano, grazie anche allo scambio di voci tra Neffa e Deda ma una cruda verità su come sono visti oggi gli stranieri, bambini e adulti e di come l’accettazione dell’altro stia diventando sempre di più un’utopia. Oggi siamo tutti degli stranieri, non dobbiamo per forza arrivare con una barca per esserlo, ce lo insegnano Lo straniero testo dei Sangue Misto, mostrandoci uno specchio di una società che dal 1994 ad oggi, se è cambiata, è regredita: ”Straniero nella mia nazione, perché qualcuno vuol metter fine alle storie di un guaglione”.
Ed ecco a voi finalmente Lo Straniero testo:
Io sono il numero zero
Facce diffidenti quando passa lo straniero
In sclero, teso vero
Vesto scuro, picchio la mia testa contro il muro
Sono io l’amico di nessuno e stai sicuro
Resto fuori dalla moda e dallo stadio
Fuori dai partiti e puoi giurarci, io non sono l’italiano medio
Ma un cane senza museruola
La N E la doppia F A, passaparola
Chico, canta che ti passa, ma non mi passa più
Testa bassa, la repressione
Mi butta giù, schiaccia
Quando lo sbirro mi da i pugni nella faccia
Per me lo stato è solo stato di minaccia
Quando vedo il tunisino all’angolo che spaccia
La nera presa a schiaffi dal magnaccia
Io so che è tutto made in Italy perciò
Non chiedermi se canto Forza Italia o no
E none none
E la mia posizione è di straniero nella mia nazione
E none none
E la mia posizione è di straniero nella mia nazione
E none none
E la mia posizione è di straniero nella mia nazione
E none none
E la mia posizione
Non parlate allo straniero e lo guardate male
E ogni singolo secondo la tensione sale
È Sangue Misto e non rispetta più il confine
Viene da dove era stato cacciato fuori come un cane
E ora non ci sto, non ci credo e non ne voglio più
Solo disprezzo per lo Stato e le divise blu
Schivo come Neffa, a zero grado di fiducia
Quando la terra brucia
È allarme rosso per le strade, non sei più sicuro
Tu stavi chiuso in casa ed è crollato il muro
Quindi adesso è tutto pronto per lo scontro
Con chi viene da fuori e non ci sta più dentro
Quello che mi han dato da quando sono nato l’ho pagato
E ho visto ogni due anni una strage di stato
È un rompicapo, ma dubbi sui mandanti non ne ho
Sono lo straniero, questo è quel che so
E none none
E la mia posizione è di straniero nella mia nazione
E none none
E la mia posizione è di straniero nella mia nazione
E none none
E la mia posizione è di straniero nella mia nazione
E none none
E la mia posizione
Io quando andavo a scuola da bambino
La gente nella classe mi chiamava marocchino
Terrone, “Muto! Torna un po’ da dove sei venuto!”
E questa è la prima roba che ho imparato in assoluto
La seconda è che sei fatto nell’istante in cui ti siedi
Quando sento la pressione dalla testa ai piedi
La situazione per me non cambia, era merda e resta merda
Per i cani della strada, razza bastarda
Alla sbarra, sotto accusa ed ogni giorno c’è un buon motivo
E la giuria ha già detto il mio verdetto è negativo
Straniero nella mia nazione
Perché qualcuno vuol metter fine alle storie di un guaglione
La tensione in strada sale a mille
Vivo questa situazione sopra la mia pelle
Giorno dopo giorno, notte dopo notte resto all’erta
Guardo le mie spalle anche se la strada è deserta
Stesso film, stessa storia
Neffa ha già salvato quindi resta in memoria
E un guaglione mette a fuoco il suo pensiero
Resto fuori perché io sono lo straniero
E none none
E la mia posizione è di straniero nella mia nazione
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