Capire il significato di Modì prima di vedere la mostra su Amedeo Modigliani
A 100 anni dalla morte del pittore livornese e della sua amante Jeanne, riascoltiamo il testo di Modì di Vinicio Capossela e il suo significato ci spingerà alla Mostra a lui dedicata.
Chi ama Vinicio Capossela ha iniziato a farlo una trentina di anni fa, con Modì il brano (che dà il titolo anche all’album del 1991) dedicato ad Amedeo Modigliani. Capossela fa parte di quel filone di artisti italiani che hanno vissuto il loro momento d’oro negli anni 90, cari ai millennial.
La poetica
Colpì la nicchia degli amanti di Paolo Conte cui fu spesso suo malgrado paragonato per la capacità poetica a tratti malinconica ed evocativa dei testi.
Ma con Modì, in realtà il cantautore, livornese d’adozione, ma girovago di nascita, racconta se stesso. E la passione per quei formidabili anni a cavallo del secolo, con tutto l’immaginario bohemién.
Sono passati quasi 30 anni, ma se il significato di Modì è da riscoprire, meglio farlo ora, in occasione della mostra su Modigliani, a Livorno, che si chiuderà il 16 febbraio e che sta avendo molto successo.
Parigi e quella donna che voleva star vicino a Modì a ogni costo
Conoscendo la tormentata storia d’amore di Amedeo Modigliani con Jeanne Hébuterne giovane parigina che con estrema tenacia stette vicina all’artista fino alla morte, si direbbe che in Modì di Capossela il dialogo si svolga con la partecipazione della ragazza.
Modì il pittore maledetto, alcolizzato, tossico e povero morì proprio nel 1920, 100 anni fa per colpa di una meningite tubercolotica. Jeanne, in preda al dolore e incinta di nove mesi si gettò poco dopo dalla finestra.
Inizialmente sepolti in cimiteri differenti, nel 1930 furono messi uno accanto all’altra al Père Lachaise, dove una lapide li ricorda insieme. Lui aveva 36 anni, lei 22, e ha vissuto all’insegna, appunto dello «sto vicino a te».
Il testo di Modì
Si adagia la sera
su tetti e lampioni
e sui vetri appannati dei bar
e il freddo ci mangia
la mente e le mani
e il colore dell’ambra dov’è?
ripensa alla luce
e al sole d’Italia
che Dante d’autunno cantò
che io sto vicino a te
e tu sai perché
stai vicino a me
questa notte e domani, se puoi
ricordi via Roma
la luna rideva
lì ti ho scelto e voluto per me
mi guardavi e parlavi
dei volti tuoi strani
degli occhi a cui hai tolto l’età
e ora si scioglie la sera
nei Pernod, nei caffè
nei ricordi che abbiamo di noi
per amore tradivi
…per esister morivi
e per trovarmi fuggivi fin qua
perché Livorno dà gloria
soltanto all’esilio
e ai morti la celebrità
ma io sto vicino a te
in silenzio accanto a te
stai vicino a me
questa notte e domani se puoi
questa notte e altre notti
verranno anche se
non sentiremo ancora cantar
ascolteremo la pioggia
bagnarci i colori
e mischiare i miei pensieri nei tuoi
ormai è l’alba e ho paura
di stare a restare
da sola a scordarmi di noi
e allora sto
vicino a te
anche se non vedi che
io son qui vicino a te
questa notte e domani
sarò…
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