Posso testo di Carl Brave vanta un feautiring speciale, quello di Max Gazzè. I due artisti romani hanno presentato il nuovo singolo ieri sera ad X-Factor, ed è stato subito un successo visto il bombardamento di streaming delle ultime ore. Ma che mai vorrà dire questo delirio di canzone?
Il singolo è una pillola per i fan, nell’attesa che il 30 Novembre esca il nuovo album del produttore romano: Notti Brave After. Che racchiude tutto quello che è successo dopo le Notti Brave con Fabri Fibra, Francesca Michelin, Coez e gli altri artisti del suo primo disco.
Ma come sarà questa volta la Notte Brava di Carl Brave? Posso testo è una piccola anticipazione.
Molto spesso, finita una festa, si ha ancora voglia di festeggiare e tutti iniziano a proporre le location più assurde per l’after party. Si finisce così nei luoghi più oscuri, che rimangono aperti anche dopo le 4 del mattino o negli scantinati di qualche amico che ha un buon impianto audio. A quante pare il nostro Carl Brave in una di queste festicciole ha incontrato Max Gazzè, e i subwoofer che ha lui, non li ha praticamente nessuno, quindi c’è stata subito intesa.
Tornato a casa alle 8 del mattino, Carl Brave ha iniziato a scrivere Posso testo, come fa sempre, ovvero utilizzando il generatore automatico di testi di Carl Brave: “Mi accendo una ciospa al contrario, quel puttanone sembra Patrizia D’Addario”. Non soddisfatto ha passato tutta la notte sul suo generatore, ed ecco che è finalmente uscito: “Il biglietto ce l’ho, l’ho timbrato, Arigato”, ovvero l’inizio di Posso testo.
Ieri a XFactor ha dichiarato: “Quando ho scritto il ritornello e la seconda strofa ho pensato subito che fosse perfetto per Max Gazzè, quindi l’ho chiamato”. Ovviamente possiamo capire che Carl Brave è un grande stronzo perché ha scelto di scrivere un ritornello ricco di S: “Posso, posso, stringerti la mano e dirti cose che non posso” e darlo all’unico cantante italiano, insieme a Jovanotti, con la S moscia, il nostro Max. L’effetto è quasi disturbante, ma fa niente, erano tutti contenti e quindi lo siamo anche noi.
Vediamo ora il significato di Posso testo di Carl Brave:
Come abbiamo detto la prima, parte della canzone è stata creata con un generatore di testi, quindi non ha molto senso, infatti se cercate sul web, il testo della canzone non è mai uguale: “le tue mani a cucchiara sulle mie” sono state modificate con “Le tue mani a picchiare sulle mie” oppure “mi rubi le coperte che stai a dì” con “Il bidet coperto che sta a dì”. Diciamo che il romanaccio è una lingua conosciuta solo da Carl Brave e il suo generatore di testi, quindi ci vuole pochissimo a confondersi e ognuno cerca di dare la sua interpretazione. Comunque la canzone sembra esser dedicata a una ragazza, probabilmente conosciuta anche lei durante l’after party.
E mentre Carl si sforza a tirar fuori frasi di senso compiuto, non riuscendoci, (tanto che: “Non mi regolo perché già sono al sesto, m’hanno invitato via sono un po’ troppo molesto”), ci pensa Max Gazzè a cuccarsi la ragazza entrando in scena a colpi di sputacchi: “Posso, posso, posso dirti cose che non posso?”
La sua tecnica è molto semplice e a volte efficace, si finge un chiromante e tenta di predirle il futuro: “Potrei leggerti la mano” “so leggerti nel fondo di un caffè”, ma lei non sembra essere interessata a queste cose e quindi Max contrattacca con: “Vorrei essere una sedia ad aspettare che ti sieda”. Tra tutti e due siamo di fronte ad un tripudio di poesia e tecniche di conquista degne di un manuale online delle giovani marmotte arrapate.
Ma il finale ci riporta alla realtà: la sbronza dell’after party sta iniziando a scendere. I due realizzano che ciò che pensavano fosse un colpo di fulmine per la stessa ragazza, in realtà è un colpo della strega, le rose si sono trasformate in una luna nera e l’amore è finito come l’ultimo dito di Sakè che si sono scolati.
L’unica cosa che resta da fare è fumarsi un Narghilè e continuare a conversare nella loro lingua incomprensibile:
“PossSsssO, PosssSsso farmi ancora un tiro?” chiede Max Gazzè
“Il Narghilè è finito, ho un gusto amaro, n’amo a farci na ciospa dal Porchettaro” risponde Carl Brave.
Posso testo:
il biglietto ce l’ho
pluritimbrato
arigatò
me ne so’ annato
le tue mani a cucchiara sulle mie
tra fossette e fesserie
i tuoi piedi sempre freddi c’est la vie
mi rubi le coperte che stai a dì
e sono puttane però tu le chiami escort
e quelle calze nere sono un po’ da arresto
e non mi regolo perché già sono al sesto
m’hanno invitato via sono un po’ troppo molesto
ho comprato una coupé
ma non fa per me se non ti siedi te
fatto il vento dall’hotel
che mi porta sempre fino là da te
posso posso posso posso
stringerti la mano e dirti cose non
posso posso posso posso posso
dire in italiano ma in romano si che
posso posso posso posso posso
posso posso posso posso
di
ti fidi di me yeah yeah yeah yeah yeah
mi fai male ehi ehi
potrei leggerti la mano
ma mi dici vacci piano
e so che dirti una bugia
a volte sarebbe un po’ più facile
so leggerti nel fondo di un caffé
che bevi il deca
vorrei essere una sedia ad aspettare che ti sieda
potrei dirti che ci sta un colpo di fulmine in futuro
che saranno rose e fiori ma era un colpo della strega
regalarti belle storie e rose al chiaro di luna
però è corta la fortuna e vedo una luna nera
sul tuo palmo la tua linea dell’amore
tratteggiata fino ad un dito di sakè
con il medio arriccio al baffo e sputo il fumo in faccia come un narghilè
la verità fa male
ahiauia ahiaa
ahié ahié
ahié ahié
ahié ahié
ahié ahié
ahié ah1é
ahié ahié
ahié ahié
ahié ahié
posso posso posso posso
stringerti la mano e dirti cose non
posso posso posso posso posso
dire in italiano ma in romano si che
posso posso posso posso posso
posso posso posso posso
di
ti fidi di me yeah yeah yeah yeah yeah
mi fai male ehi ehy
posso posso posso posso
stringerti la mano e dirti cose non
posso posso posso posso posso
dire in italiano ma in romano si che
posso posso posso posso posso
posso posso posso posso
di
ti fidi di me yeah yeah yeah yeah yeah
mi fai male ehi ehyù
posso posso posso posso
più fermarmi ancora
posso posso posso posso
fidarmi di te
faccio male hey hey
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