Spacciata per l’ennesima canzone dell’amore universale, Chiamami per nome, la canzone presentata al 71esimo Festival di Sanremo, è una summa dei Fedezismi classici. Parole ed emozioni 100% della generazione Y. Vincerà? Probabile
Oggi ho una maglia che non mi dona
Corro nel parco della mia zona
Ma vorrei dirti non ho paura
Vivere un sogno porta fortuna
La tua rabbia non vince
Certi inizi non si meritano nemmeno una fine
Ma la tua bocca mi convince
Un bacio alla volta
Come sassi contro le vetrine
Le mie scuse erano mille, mille
E nel cuore sento, spille spille
Prova a toglierle tu baby
Tu baby
Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo ti ho stupito arrivando qui da sola
Restando in piedi con un nodo alla gola
Chiamami per nome
Perché in fondo qui sull’erba siamo mille, mille
Sento tutto sulla pelle, pelle
Ma vedo solo te baby
Te baby
In ascensore spreco un segno della croce e quindi?
So bene come dare il peggio non darmi consigli
Cerco un veleno che non mi scenda mai
Ho un angelo custode sadico
Trovo una scusa ma che cosa cambierà?
La grande storia banale
Prima prosciughiamo il mare
Poi versiamo lacrime
Per poterlo ricolmare
Le promesse erano mille mille
Ma nel cuore sento spille spille
Prova a toglierle tu baby tu baby
Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo ti ho stupito venendo qui da solo
Guidando al buio piango come uno scemo
Chiamami per nome
Perché in fondo qui sull’erba siamo mille mille
Sento tutto sulla pelle, pelle
Ma vedo solo te baby
Te baby
Mi sembra di morire quando parli di me in un modo che odio
Aiutami a capire se alla fine di me vedi solo il buono
Sotto questo temporale
Piove sulla cattedrale
Rinunceremo all’oro
Scambiandolo per pane
Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo
Ci ha stupiti finire qui da soli in questo posto
Ma se poi non mi trovi
Chiamami per nome
Perché in fondo qui sull’erba siamo mille, mille
Sento tutto sulla pelle, pelle
Ma vedo solo te baby
Te baby
Le promesse sono mille mille
Ma non serve siano mille
Ora che ho solo te baby
Te baby
Si tratta dell’esordio per Fedez Lucia, mentre la cantante Francesca Michielin è alla sua seconda partecipazione sul palco del teatro Ariston. La prima volta, cinque anni fa, si piazzò seconda con Nessun grado di separazione.
A dieci anni dal successo di Cigno nero, Fedez e Michielin tornano a collaborare sbandierando le emozioni millennialistiche per eccellenza: ansia, insicurezza, amore sofferto. La linea è farsi forza vicendevolmente. Pesta sul tasto anche Chiara Ferragni, moglie e mamma millennial, in verità, meno ansiosa. Ma solo all’apparenza.
Ha dichiarato ansia, Fedez. Del resto è normale nel passaggio allo status di star intergenerazionale. Da Sanremo doveva passare perché è uno step cruciale nella sua carriera.
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