La seconda.
Dopo la prima serata del 72esimo Festival di Sanremo, con la testa parziale di Mahmood e Blanco, la seconda serata si chiude con la vittoria parziale di Elisa. Vittoria parziale confermata poco dopo con la prima classifica generale, frutto del giudizio della sala stampa. Podio parziale delle prime due serate: Elisa 1, Mahmood Blanco 2, La Rappresentante di Lista 3.
Ad affiancare Amadeus nella seconda serata c’è Lorena Cesarini, molto emozionata e che ha grande spazio per parlare delle forme di razzismo di cui è stata vittima di recente sui social. Ma si parte da un omaggio a Monica Vitti, morta a 90 anni. Poi tocca alla super ospite Laura Pausini e la sua “Scatola”. Con Checco Zalone a fare la parte del one man show toccata nella serata di esordio a Fiorello.
La scaletta della seconda serata di Sanremo: i cantanti
- Sangiovanni, “Farfalle“
- Giovanni Truppi, “Tuo padre, mia madre, Lucia“
- Le Vibrazioni, “Tantissimo“
- Emma, “Ogni volta è così“
- Matteo Romano, “Virale“
- Iva Zanicchi, “Voglio amarti”
- Ditonellapiaga e Rettore, “Chimica“
- Elisa, “O forse sei tu“
- Fabrizio Moro, “Sei tu“
- Tananai, “Sesso occasionale“
- Irama, “Ovunque sarai“
- Aka7even, “Perfetta così“
- Highsnob & Hu, “Abbi cura di te“
Il riassunto della prima serata
La scaletta della prima serata della festa della canzone italiana condotta ancora una volta da Amadeus è stata aperta da Achille Lauro con la sua “Domenica”. Ma l’ecclettico millennial non è stato affatto l’unico della sua generazione, in una serata dove ben 9 artisti (o gruppi) su 13 sono millennial (o formati da coppie millennial gen Z).
Anche tra gli ospiti della serata, i nati dagli anni ’80 in poi sono stati parecchi. Non solo per la presenza dei Maneskin, vincitori della scorsa edizione, o per quella dei Meduza. Spazio anche per il campione del tennis italiano Matteo Berrettini, oltre che per i diversamente giovani Raoul Bova, Nino Frassica, Claudio Gioè, Fiorello e Ornella Muti, presenza femminile accanto al direttore artistico Amadeus.
E voi da semplici spettatori della prima serata potete dire di aver fatto del vostro meglio solo se siete riusciti a disturbare come si deve i vostri vicini imbruttiti. Lo strumento necessario è questo lungo elenco dei testi delle canzoni in gara. Brani da cantare a squarcia gola perché il Festival è condivisione – vedi il successo del Fantasanremo – e soprattutto dura cinque giorni e poi basta.
La scaletta della prima serata: i cantanti
- Achille Lauro, “Domenica”
- Yuman, “Ora e qui”
- Noemi, “Ti amo non lo so dire”
- Gianni Morandi, “Apri tutte le porte”
- La Rappresentante di Lista, “Ciao ciao”
- Michele Bravi, “Inverno dei fiori”
- Massimo Ranieri, “Lettera di là dal mare”
- Mahmood e Blanco, “Brividi”
- Ana Mena, “Duecentomila ore”
- Rkomi, “Insuperabile”
- Dargen D’Amico, “Dove si balla”
- Giusy Ferreri, “Miele”
Le canzoni in gara a Sanremo bocciate dalla critica
Sono in tanti a bocciare Ana Mena e la sua “Duecentomila ore“. Stesso destino per “Voglio amarti” dell’iconica Iva Zanicchi. Voto amarissimo – battuta troppo facile, scusate – anche per “Miele” di Giusy Ferreri. Non fa meglio nemmeno Aka 7even con “Perfetta così“, anche se qualcuno lo ha promosso anche bene. Sulla stessa barca anche Irama con “Ovunque sarai“, “Virale” di Matteo Romano e “Inverno dei fiori” di Michele Bravi.
Le canzoni di Sanremo promosse per un pelo
Poi ci sono quelle canzoni piaciute a quasi tutti, ricordiamo che parliamo di giornalisti che ascoltano un brano e lo giudicano in base al proprio gusto, ovvero un misto di bagaglio culturale e sensibilità personale. In questo elenco ci sono Achille Lauro con “Domenica“, “Dove si balla” di Dargen D’Amico, Noemi con “Ti amo non lo so dire“. E ancora Yuman, “Ora e qui” e Tananai e il suo “Sesso occasionale“.
Le canzoni di Sanremo promosse a pieni voti
In questa categoria c’è il gruppo più numeroso di canzoni, e meno male per i telespettatori e per la musica italiana in generale. Ditonellapiaga con Rettore e la loro “Chimica“. I due ex vincitori Emma (2012) con “Ogni volta è così“, Fabrizio Moro (2018) con “Sei tu“.
C’è il monumentale Gianni Morandi con “Apri tutte le porte“, canzone scritta con Jovanotti. Morandi ha vinto (1987) e presentato il festival (2011 e 2012), giusto per dire. Promossa bene pure “Tuo padre, mia madre, Lucia” di Giovanni Truppi. Highsnob e Hu con “Abbi cura di te“. La Rappresentante di Lista e il brano “Ciao ciao“.
E ancora “Tantissimo“, Le Vibrazioni. Bene anche Massimo Ranieri con “Lettera al di là del mare“, suo il Festival del 1988 con “Perdere l’amore”. Ci sono anche “Insuperabile” di Rkomi, campione di vendite in Italia nel 2021 e “Farfalle” di Sangiovanni, un altro che ha venduto parecchio nel 2021.
Le canzoni di Sanremo date per favorite
Per finire, sono due i brani che praticamente all’unanimità hanno colpito positivamente la critica specializzata e quindi possiamo considerate a tutti gli effetti come dei seri candidati per la vittoria finale della kermesse. Da un lato “O forse sei tu” di Elisa, già vincitrice del Leone di Sanremo nel 2001 con “Luce (tramonti a nord est)” nel 2001. Dall’altra parte “Brividi” cantato dalla coppia composta dal gen Z Blanco e dal millennial Mahmood, anche lui sul podio più alto dell’Ariston nel 2019 con “Soldi“.
Vedremo come andrà a finire.
Foto copertina: frame della diretta Rai