Sly Stone e la canzone Everyday People

15 Giugno 2025
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Lo statunitense Sylvester Stewart alias Sly Stone è deceduto lunedì 9 giugno 2025 ad 82 anni. Pochi artisti hanno avuto un impatto così fondamentale nella storia della musica.

Un autentico rivoluzionario

Con la sua band, Sly and the Family Stone, Sly Stone ha saputo unire prima di chiunque altro funk, rock, soul, psichedelia e R&B: prima e dopo di lui nessuno c’è mai riuscito e nemmeno ha provato ad avvicinarsi ad esperimenti sonori di questo livello. Esperimenti riuscitissimi in quanto perfettamente spontanei e naturali. Con la sua band, Sly and the Family Stone, ha creato un sound innovativo che univa come un unicum funk, soul, rock, psichedelia e R&B. Questo approccio senza catene né barriere ha posto le basi per generi futuri quali in primis funk moderno e hip-hop: Michael Jackson, George Clinton e Lenny Kravitz lo hanno sempre considerato il loro indiscusso maestro, così come tanti brani urban hanno preso tantissimo spunto dai loro brani, ergo hanno campionato i suoi dischi come se non ci fosse un domani.

Un avanguardista allo stato puro

La legacy di Sly Stone va oltre l’ambito musicale: ha infatti saputo dare voce e vetrina e ribalta ad una società in fermento. Negli anni sessanta gli Stati Uniti erano spaccati in due da tensioni razziali e sociali: Sly and the Family Stone fu uno dei primi gruppi ad essere inclusivo nei fatti, non a parole, non sventolando bandiere a casaccio, lanciando messaggi melliflui o partecipando a carnevalate spacciate per cortei umanitari. Fu infatti una delle prime band ad essere formati da musicisti neri e bianchi, da uomini e donne: la via maestra per unità, uguaglianza e cambiamento veniva finalmente intrapresa.

Una canzone manifesto

Difficile scegliere un’unica canzone nel vastissimo repertorio di Sly Stone, valga per tutte “Everyday People”, uscita nel 1968, nello stesso anno dell’assassinio di Martin Luther King, dei movimenti civili che si compattarono contro la guerra in Vietnam e delle mai sopite tensioni razziali. “Everyday People” seppe lanciare un semplice ma allo stesso tempo potentissimo: tutti siamo uguali, nonostante le nostre differenze. La frase chiave di questa canzone è senza dubbio “different strokes for different folks”, che si può tradurre “ognuno è fatto a modo suo” e che negli anni è diventa un mantra, un aforisma, un inno alla libertà individuale, a non farsi trascinare dai pregiudizi ma soprattutto dai luoghi comuni, questi ultimi ai giorni nostri molto più pericolosi dei pregiudizi stessi.

Il video di “Everyday People”

Il testo di “Everyday People”

Sometimes I’m right, I can be wrong.
My own beliefs are in my song.
A butcher, a banker, a drummer, and then
makes no difference what group I’m in.

I am everyday people! (yeah yeah)

There is a blue one who can’t accept the green one
for living with the black one trying to be a skinny one
Different strokes, for different folks!
And so on, and so on, and scooby-dooby-doo. (oooh, sha sha!)

We’ve got to live together!
I am no better, and neither are you.
We are the same whatever we do.
You love me, you hate me, you know me and then,
you can’t figure out the bag I’m in.

I am everyday people! (yeah yeah)

There is a long hair who doesn’t like the short hair
for being such a rich one that will not help the poor one.
Different strokes, for different folks!
And so on, and so on, and scooby-dooby-doo. (oooh, sha sha!)

We got to live together!
There is a yellow one who won’t accept the black one
who won’t accept the red one who won’t accept the white one.
Different strokes, for different folks!
And so on, and so on, and scooby-dooby-doo. (oooh, sha sha!)
I am everyday people!

sito internet
sly stone music

 

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