Ondata di nostalgia vintage per millennial e genZ. I giovani rivalutano la musica del periodo X, l’epoca “dei genitori”.
I brani del millennio scorso appassionano anche le nuove leve della musica contemporanea. Giovani e adolescenti non prediligono necessariamente i generi in voga al giorno d’oggi, ma celebrano le sonorità più vintage considerandole genuine, intramontabili e tecnicamente di più grande impatto.
Nostalgia per imparare: dai Rolling Stones ai Red Hot Chili Peppers
Trap e pop passano in secondo piano nel mondo dell’apprendimento. Secondo Yousician, la piattaforma per imparare a suonare uno strumento, i giovani tra i 25 e i 35 anni apprendono sulle note delle grandi glorie del “passato”. La maggior parte degli appartenenti alle nuove generazioni ritengono di doversi approcciare al mondo musicale partendo da brani risalenti agli anni ’70, ’80 e ’80.
Nonostante le nuove forme di apprendimento siano principalmente basate sulla digitalizzazione – tra lavagne interattive, registri elettronici e servizi web per materiali didattici – per quanto riguarda l’universo musicale i genZ si ritengono ossessionati dal vintage. Stile e sonorità pre-2000 attraggono i nativi digitali, che si cimentano in brani dei Led Zeppelin ascoltati direttamente in formato vinile.
Negli Stati Uniti tra i brani più selezionati con l’obiettivo di imparare a suonare uno strumento troviamo Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd, Seven Nation Army dei The White Stripes o qualsiasi pezzo dei Red Hot Chili Peppers, che pare mettano d’accordo tutti, dalla East Coast alla West Coast.
Cassette, vinili, zampa d’elefante e jeans a vita bassa
A 2023 ormai iniziato non possiamo sicuramente pronosticare un abbandono delle piattaforme di streaming musicale, ma possiamo prevedere un parallelo aumento dei metodi più “datati” nella riproduzione musicale. Sempre più genZ e millennial acquistano giradischi, considerati anche ottimi elementi di arredo per un tocco più elegant-hipster da inserire in appartamento (rigorosamente minuscolo e in affitto). I vinili spopolano e i mercatini vintage sono sempre più frequentati da quella parte della popolazione che si penserebbe affezionata solo a #tonyeffebaby777 e simili.
Musica e stile sempre a braccetto: se sono sonorità più genuine quelle che cerchiamo, allora non possiamo che esprimerlo anche attraverso l’outfit.
Il ritorno della zampa d’elefante non ci stupisce e non ci spaventa tanto quanto quello dei jeans vita bassa della Britney Spears dei tempi di Baby One More Time (sempre se di “vintage” vigliamo parlare). Ma ci sono capi che fanno davvero la differenza: giacche in denim, occhiali a goccia, gilet, converse e un bel borsello in pelle.