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Peaky Blinders, serie tv di gipsy gangster da recuperare per la stagione 5

29 Settembre 2019
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Nella Birmingham degli anni Venti, la famiglia Shelby è dedita alle scommesse clandestine sui cavalli e ad altre attività criminali di piccolo conto ma sogna di espandere il proprio potere. Naturalmente nessuna ascesa è indolore. Ma le redini dell’intera organizzazione sono tenute da Tommy (il bravissimo Cillian Murphy), pieno di ambizione e progetti arditi.

I Peaky Blinders devono i loro nome all’uso di cucire delle lamette nella visiera dei loro cappelli, così da poterle usare come armi nei momenti critici (anche se qualcuno contesta questa etimologia). Non disdegnano però neanche pistole e coltelli. Le loro origini gipsy li rendono invisi a molti ma rappresentano anche un tratto distintivo del loro modo di pensare e agire.

Accanto a Thomas Shelby ci sono i fratelli Arthur (Paul Anderson) e John (Joe Cole) e la sorella Ada (Sophie Rundle) ma la più lungimirante consigliera di Tommy è la zia Polly (Helen McCrory).

Se non siete appassionati del genere gangster potreste avere qualche perplessità nel dare una chance a questa serie che però merita davvero.

E ora veniamo ai cinque motivi per recuperare questa serie Netflix prima che esca la quinta stagione.

I cinque motivi per guardare Peaky Blinders
  1. Sebbene servano due o tre puntate per ingranare, non è mai noiosa e i colpi di scena (sensati) sono numerosissimi, mai scontati e soprattutto mai casuali o riempitivi. Ogni puntata ha un significato, ogni stagione è densa di avvenimenti, con un intreccio perfetto.
  2. La ricostruzione storica è molto accurata. Non si limita a collocare la trama in un luogo e un tempo dati ma la compenetra con la mentalità dell’epoca e la intreccia con la politica inglese (e irlandese) degli anni Venti. Abbiamo infatti l’Ira, la storia dei reduci di guerra, una parte dedicata agli scioperi e al diffondersi del comunismo ma anche le rivendicazioni delle suffraggette.
  3. I personaggi femminili. Peaky Blinders col passare delle stagioni dà sempre più spazio a personaggi femminili dalla personalità forte e sfaccettata, che escono fuori di loro cliché iniziali. Si pensi a Ada, che da capricciosa ragazzina ribelle diventa poi una donna d’affari sofisticata e astuta o a zia Polly che subisce diverse trasformazioni nel corso delle varie stagioni, rimanendo pur sempre un riferimento per la famiglia.
  4. La colonna sonora a partire dalla sigla, Red Right Hand di Nick Cave, è azzeccatissima e per nulla scontata: Radiohead, PJ Harvey, David Bowie, Arctic Monkeys, The Kills, Iggy Pop e moltisismi altri.
  5. Infine la notizia (di cui adesso non vi importa ma che sarà fondamentale quando avrete terminato le prime quattro stagioni) che sta per arrivare la quinta stagione e che il suo ideatore, Steven Knight, ha ipotizzato che possano essercene altre.

 

A questo punto non dovreste già essere più qui ma sul divano a recuperare il tempo perso!

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