Penso che ogni Millennial possa entrare in empatia con Ian Curtis, il leader dei Joy Division, e la sua breve storia di vita carica di dramma e lucida disperazione che troviamo riassunta in She’s lost control testo.
Ian Curtis era un ventenne, come tanti di noi, con la speranza di diventare il migliore tra tutti: “Non voglio essere un cantante qualunque, voglio diventare David Bowie”, diceva.
Ed infondo David Bowie lo è diventato, ma come succede per molti celebri cantanti il prezzo della fama va pagato con la vita e, Ian Curtis, che si è suicidato all’età di 23 anni, non hai mai conosciuto il successo mondiale che i Joy Division vantano ancora oggi come precursori di un nuovo genere musicale: il post punk.
Si tratta di musica dark, oscura per quella disperazione frenetica che trasuda in ogni pezzo del gruppo: dai testi scritti da Ian Curtis alle sonorità disturbanti che caratterizzano la band. I Joy Division erano per il suo leader una valvola di sfogo dove rigettava, mescolava, e riportava in vita il malessere che faceva parte della sua esistenza.
Ma la storia di Ian Curtis è nata per essere un racconto dell’orrore, a partire dal nome del gruppo: “Joy Division” come le case di prostituzione per i generali Nazisti nei campi di concentramento. Una storia grigia, come le fabbriche di Manchester, la città in cui è cresciuto e che lo ha cullato tra sporcizia, degrado e strade di cemento. Una città che si manifesta sonoramente e mentalmente nel grande album dei Joy Division: Unknown Pleasures, uscito nel 1979.
Oggi, i componenti della band rimasti in vita, Peter Hook, Bernard Summer e Stephen Morris, dichiarano di odiare ogni singola traccia contenuta in Unknown Pleasures per la sofferenza di quei testi che senza controllo uscivano dalla mente di Ian Curtis e che ne anticipavano il suo triste destino.
Come She’s lost control testo, che rappresenta la sintesi e il testamento del suo paroliere dannato. Ian Curtis la scrisse mentre lavorava al “Department of Disabled Services” un centro per disabili a Manchester. Lì, conobbe una ragazza con cui ebbe una relazione extra coniugale, essendo sposato con Deborah Curtis. La ragazza morì qualche mese dopo in preda ad un attacco epilettico davanti agli occhi del cantante. Gli eventi vengono descritti accuratamente all’interno di She’s lost control testo.
Ma ecco che ritorna la storia dell’orrore, quell’epilessia che colpi la ragazza, “Confusion in her eyes that said it all”, si trasformerà nella condanna di Ian che si ammalerà a sua volta di epilessia fotosensibile un anno dopo il tragico evento.
Un drammatico destino anticipato in She lost control testo: la perdita del controllo fisico che porterà poi alla perdita del controllo mentale, la sintesi della breve vita del leader decadente dei Joy Division.
La malattia diventerà parte stessa del personaggio, appropriandosi totalmente di lui. In She’s lost control testo la descrive come una voce incontrollabile che gli dice come e quando agire: “And of a voice that told her when and where to act”. Una voce che gli parlerà anche durante le sue esibizioni live, in cui vivrà il sogno di essere come David Bowie, tra una convulsione e l’altra.
I concerti dei Joy Division si trasformano, quindi, in ennesimi spettacoli dell’orrore, come se fossero lo specchio della vita del leader e della sua malattia. Lo show diventa personale e l’attenzione si concentra su Ian Curtis che canta in preda agli attacchi epilettici trasformando quei movimenti convulsi nella sua personale danza: è iconica la sua esibizione live di Transimission.
Anche mentre canta She’s lost control testo mostra al mondo la sua condanna, a parole e fisicamente: gli occhi vitrei che cascano all’indietro, le braccia tremanti, la bocca spalancata e la mascella rigida sono sinonimo della sua personale lotta contro il tempo, contro la malattia, e contro se stesso, in onore di quel sogno infantile di essere David Bowie.
Prima di morire, Ian modificherà la parte finale di She’s lost control testo aggiungendo un’ ultima strofa come riassunto della sua personale avventura di vita: “When the change is gone, when the urge is gone, to lose control, when here we come”. Per poi manifestare l’ultimo e disperato atto di controllo su se stesso, il suicidio.
She’s lost control testo:
Confusion in her eyes that said it all
She’s lost control
And she’s clinging to the nearest passerby
She’s lost control
And she gave away the secrets of her past
And said “I’ve lost control again”
And of a voice that told her when and where to act
She said “I’ve lost control again”
And she turned to me and took me by the hand
And said “I’ve lost control again”
And how I’ll never know just why or understand
She said “I’ve lost control again”
And she screamed out, kicking on her side
And said “I’ve lost control again”
And seized up on the floor, I thought she’d die
She said “I’ve lost control again”
She’s lost control again
She’s lost control
She’s lost control again
She’s lost control
Well, I had to phone her friend to state her case
And say she’s lost control again
And she showed up all the errors and mistakes
And said “I’ve lost control again”
But she expressed herself in many different ways
Until she lost control again
And walked upon the edge of no escape
And laughed “I’ve lost control again”
She’s lost control again
She’s lost control
She’s lost control again
She’s lost control
I could live a little better with the myths and the lies
When the darkness broke in, I just broke down and cried
I could live a little in a wider line
When the change is gone, when the urge is gone
To lose control
When here we come
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