Da ragazzini, alcuni fatti storici ci hanno colpito ed entusiasmato. Abbiamo costruito la nostra cultura anche sulla base di tutte le date che siamo riusciti a ricordare, nonché sulle certezze storiche che avremmo definito assolutamente innegabili.
Senza voler puntare il dito contro gli insegnanti, ci siamo resi conto che molte cose avvenute o dette nel passato altro non sono che bugie. Bugie in buona fede, s’intende, dette da ricercatori e storici che hanno analizzato il percorso dell’umanità focalizzandosi sui fatti e non sulla veridicità degli stessi.
Iniziamo quindi questa carrellata di falsi miti tutti da sfatare, luoghi comuni e credenze popolari. Dall’Antico Egitto all’epoca contemporanea, molte vicende sono pervenute fino a noi come fake news storiche.
Falso storico n. 1
I PIRATI NASCONDEVANO I LORO TESORI SOTTO TERRA
Mah. Non proprio. Quel che non veniva speso e sperperato nelle taverne e nei porti, finiva in mare, lanciato per gioco o scaraventato di qua e di là sul ponte principale durante una rissa. Mappe del tesoro, isole sperdute e immensi bottini sono una grande invenzione prima letteraria e poi cinematografica.
C’è naturalmente un’eccezione che conferma la regola. Era il 1699 quando il capitano William Kidd, temibile pirata scozzese, sotterrò il frutto delle proprie ruberie vicino a New York, sulla Gardiners Island. Mossa che gli costo davvero cara, poiché i preziosi furono rinvenuti e divennero una prova schiacciante nel processo per atti di pirateria. Venne condannato a morte e giustiziato nel 1701.
Falso storico n. 2
LO CHAMPAGNE È FRANCESE
Gli piacerebbe, ai francesi, continuare a crogiolarsi in questa frizzante bugia.
La tradizione vede protagonista il benedettino Pierre Pérignon (1639-1715), stufo dei vini secchi, inventò il metodo per ottenere il celebre vino frizzante. In realtà messieur Pérignon copiò la tecnica della doppia fermentazione da Christopher Merret, un mercante inglese.
Il vino con le bollicine ebbe infatti successo prima in Gran Bretagna, mentre in Francia continuarono a preferire il vino fermo finché Filippo II d’Orléans, nel corso del diciottesimo secolo, si accorse di quanto piacevole e brioso fosse questo prodotto inglese.
Falso storico n. 3
L’IMPERO ROMANO CROLLÒ A CAUSA DEI BARBARI
No. Non proprio. I barbari di certo non aiutarono, ma l’impero stava già vertiginosamente crollando ben prima delle battaglie con i barbari. Infatti, prima del 476 d.C., anno della capitolazione ufficiale con la deposizione di Romolo Augusto e la successiva proclamazione del re germanico Odoacre, l’impero romano attraversava una profonda crisi sociale, economico, spirituale e militare.
Alcuni barbari erano addirittura integrati all’esercito. Il vero crollo dell’immenso impero romano avvenne per una serie di fattori consequenziali e concatenanti: il calo demografico, le guerre, le epidemie e l’inflazione, poi ancora l’eccessiva tassazione, le guerre civili e le carestie. I barbari, in sostanza, non fecero altro che sostituirsi a un potere sgretolato e vacante.
Falso storico n. 4
EVA OFFRÌ UNA MELA AD ADAMO
“Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò” (Genesi, 3: 6).
La storia, più o meno, la conosciamo tutti. Eva prende la mela, la offre ad Adamo, ed entrambi commettono il “peccato originale”, mordendo il frutto proibito. Dio li caccia dall’Eden, condannandoli per sempre a un’esistenza difficile, degradata e dolorosa.
Tutto molto bello. Peccato però che da nessuna parte del testo si fa riferimento a una mela. Molti commentatori e studiosi della Genesi ipotizzano che non si trattasse affatto di una mela, bensì di un fico. Infatti è proprio una pianta di fico quella sotto cui Adamo ed Eva riposano nell’Eden, e sono foglie di fico quelle che utilizzano per coprirsi le nudità. Altri ancora pensano che non fosse né una mela né un fico, ma un grappolo d’uva, un melograno o un limone.
L’identificazione dell’albero biblico con un melo avvenne solamente durante il Medioevo. Forse per un’assonanza un po’ borderline della parola latina malum, interpretabile in italiano sia come male, sia come mela. L’albero della conoscenza del male può essere diventato, per un errore di traduzione, un melo.
Falso storico n. 5
NEL MEDIOEVO SI BRUCIAVANO LE STREGHE
Al di là di tutti i film e i libri letti, questo è proprio un falso mito. Parliamoci chiaro, le streghe vennero bruciate. In milioni, e per decenni consecutivi. Ma non durante il Medioevo.
La caccia alle streghe, cioè la perpetua persecuzione di donne sospettate di compiere sortilegi e di intrattenere rapporti con il diavolo, ha inizio solo alla fine dell’Alto Medioevo, intorno al 1430. L’età Moderna ha inizio nel 1492, con i viaggi verso i nuovi continenti.
È proprio nel 1500 che la caccia alle streghe prende vita e arde migliaia di donne dalla Sicilia alla Finlandia. La persecuzione raggiunge il suo culmine durante i conflitti fra cattolici e protestanti, nel 1500-1600, in pieno Rinascimento.
Fu allora che vennero processate per stregoneria circa 3 milioni di persone, di cui il 90 per cento donne. Durante quelli che vengono definiti “i secoli bui”, invece, l’inquisizione fu implacabile soprattutto verso gli eretici, di cui il 90 per cento erano uomini, senza dimostrare un particolare interesse verso la stregoneria.
Falso storico n. 6
I RE DI ROMA FURONO 7
In realtà furono 8. L’ottavo re si chiamava Tito Tazio. Regnò per cinque anni, forse fino al 745 a.C., e verosimilmente in co-reggenza con il molto più famoso primo dei 7 (Romolo). Perché nessuno lo ricorda?
Il povero Tito Tazio non compare in alcuna lista tradizionale perché ricevette la corona soltanto dopo la sua morte. D’altronde bisogna dare un’ordine cronologico anche alle successioni dinastiche, e nessuno voleva accollarsi il peso storico di aver incoronato Romolo insieme a qualcun altro.
Falso storico n. 7
HOUDINI MORÌ A CAUSA DI UNA SUA ESIBIZIONE
Il celebre illusionista Harry Houdini morì nel 1926, ma non a causa dei pericoli a cui si sottoponeva durante i suoi spettacoli, bensì per colpa di un pugno ben assestato e di una medicina ancora troppo rudimentale rispetto alla gravità delle emorragie interne.
Fu infatti colpa di uno studente appassionato di arti marziali che sfidò il maestro dell’illusionismo a una prova di forza, colpendolo con un pugno al ventre senza dargli il tempo di contrarre i muscoli addominali.
Houdini sapeva incassare, perciò il giorno dopo andò in scena nonostante i forti dolori. Pochi giorni dopo, a Detroit (USA), il mago stramazzò al suolo, al calare del sipario, con la febbre a 40. La diagnosi fu di peritonite. Il colpo all’addome aveva contribuito a perforare l’appendice, probabilmente già infiammata.
Operato d’urgenza, non ci fu comunque nulla da fare. Il maestro dell’illusione morì il 31 ottobre 1926, a 56 anni.
Falso storico n. 8
NEWTON SCOPRÌ LA GRAVITÀ PERCHÈ UNA MELA GLI CADDE IN TESTA
Gli cadde soltanto vicino. Nessuna mela toccò mai la testa di Isaac Newton. L’aneddoto narra proprio che il fisico iniziò a lavorare sulla legge di gravitazione dopo che una mela gli piombò addosso mentre si riposava sotto un albero. Gli scienziati hanno sempre sospettato si trattasse di una leggenda, e lo conferma la biografia scritta dal collega William Stukeley.
Secondo Stukeley, Newton gli avrebbe riferito di avere osservato una mela staccarsi da un albero poco distante da lui, e di averci riflettuto su. Ma questo racconto venne fatto molti anni dopo, e probabilmente solo a scopo esemplificativo.
Falso storico n. 9
IL NASO DELLA SFINGE FU ROTTO DAI NAPOLEONICI
Non possiamo dire chi o che cosa lo abbia effettivamente rotto. Di certo, non fu colpa dell’impero napoleonico. Napoleone invase l’Egitto nel 1798 ma esistono immagini della Sfinge senza naso nel 1737. A rigor di logica, è impossibile furono i soldati napoleonici a sfregiare l’enorme statua egizia.
Falso storico n. 10
I FEUDATARI GODEVANO DEL IUS PRIMAE NOCTIS
Il “diritto della prima notte” è passato alla Storia come il diritto del feudatario di trascorrere con le mogli dei suoi servi della gleba la prima notte di nozze. In realtà, molto più banalmente, si trattava di una tassa (in denaro, non in natura) che il signore chiedeva in cambio del suo assenso al matrimonio. Che poi i signori delle terre cercassero di approfittare delle moglie dei servi, è un’altra storia.
Falso storico n. 11
RASPUTIN FU EVIRATO
Il monaco russo Grigorij Rasputin, figura controversa vicina allo zar Nicola II, fu assassinato a San Pietroburgo il 19 dicembre 1916 in una congiura. Gli spararono al petto e fu gettato nella Mojka. Il cadavere riemerse diversi giorni dopo e l’autopsia dimostrò che il monaco fu gettato in acqua ancora vivo.
La tempra eccezionale e la fama di donnaiolo alimentarono dicerie sulla sua prestanza sessuale. E da qui nacque la leggenda dell’evirazione, sfregio simbolico al superdotato monaco. Nel 2004, al Museo dell’erotismo di San Pietroburgo, venne esposto un enorme “pene di Rasputin”. Inutile tentare riscontri o test del Dna. Il cadavere venne dissepolto e bruciato durante la Rivoluzione russa del 1917, mentre l’intera documentazione riguardante l’autopsia scomparve.
Permane il dubbio, di chi è quel mega fallo?
Falso storico n. 12
BUDDHA ERA SOVRAPPESO
Buddha, anzitutto, è realmente esistito. Tutte le fonti concordano sulla storicità di Siddharta Gautama, nato ai confini tra il Nepal e l’India nel VI secolo a. C. Da subito Siddharta mostrò un’attitudine contemplativa. Durante quei sei anni in cui si mise all’opera per raggiungere il “risveglio”, si sottopose a terribili digiuni di settimane. Non poteva certo essere pasciuto.
Il “Buddha grasso” è in realtà una variante popolare cinese, ispirata a Budai, bizzarro monaco bonaccione vissuto forse nel X secolo d. C., che pare conducesse una vita di agi e vizi, per poi convertirsi alla vita ascetica fino a raggiungere l’illuminazione. Questo “Buddha” è sempre raffigurato come un uomo grasso e calvo. La pancia gonfia è simbolo di gioia e fortuna, bontà e speranza.
Falso storico n. 13
LE PIRAMIDI FURONO COSTRUITE DAGLI SCHIAVI
Sì e no. Soprattutto no. Si tratta di uno dei luoghi comuni più duri a morire: migliaia di schiavi sotto al sole, percossi dai colpi di frusta, che arrancano trascinandosi enormi blocchi di pietra. Un falso storico clamoroso.
Le tombe dei faraoni furono edificate da operai e geometri ben salariati. La conferma arriva dagli scavi archeologici nella piana di Giza: le tombe dei manovali riportate alla luce dopo 4.500 anni mostrano che a costruire le piramidi di Cheope e Chefren erano egizi, non schiavi (laddove nell’Antico Egitto venivano fatti schiavi solo i prigionieri di guerra).
Come nacque questa credenza? La colpa fu degli storici greci, che non riuscivano proprio a immaginarsi la costruzione di quegli immensi edifici piramidali senza l’impego di masse di schiavi.
Falso storico n. 14
D’ANNUNZIO SI FECE TOGLIERE DUE COSTOLE
Per praticarsi l’autofellatio. Una diceria diffusissima fra i banchi di scuola, ma che ha ben poco di vero. Quella secondo cui il Vate si fece asportare due costole dal torace per potersi praticare sesso orale in solitudine, è una bugia molto fantasiosa.
Innanzitutto l’idea che l’asportazione delle costole possa consentire l’autofellatio è proprio priva di fondamento da un punto di vista scientifico e medico. Inoltre d’Annunzio, gagliardo e vanaglorioso com’era, lo avrebbe scritto da qualche parte. E invece non menzionò mai questa pratica.
Non è però un mistero perché la diceria ebbe questa fortuna smisurata: era molto credibile che un personaggio noto proprio per l’intensa attività erotica e l’esaltazione del piacere sessuale tentasse di soddisfarsi da solo.
Falso storico n. 15
RIGUARDO LE CINTURE DI CASTITÀ
Non è affatto vero che i cavalieri medioevali, partendo per le guerre, blindassero l’illibatezza delle mogli con cinture di castità. Diversi analisi sulle cinture di castità erroneamente attribuite al 1100-1300 dimostrano in realtà che furono realizzate solo nel 1800, e che non solo sono facilmente apribili, ma che riportano anche frasi oscene. Tutto lascia pensare che in realtà, le cinture di castità, fossero usate durante i giochi erotici.
Leggi anche:
I nonluoghi del covid: la pandemia paralizza la nostra storia
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono le più sventurate della storia