Cari Millennial assetati di angoscia, sappiate che The Sound of Silence testo di Simon & Garfunkel è moooolto peggio di una puntata di Black Mirror. E adesso vi spieghiamo il perché.
Era il 1964 quando The Sound of Silence testo di Simon & Garfunkel raggiunse il successo internazionale. Io la scoprii nel 2009, avevo 13 anni e cantavo nel coro della chiesa.
In preparazione della messa di Natale, il don aveva deciso di dare un cambio radicale al solito repertorio di canti natalizi proponendoci The Sound of Silence testo. Noi bambini non capivamo assolutamente nulla della canzone e in realtà nemmeno ci importava, quindi accettammo contenti questo cambiamento.
A dire il vero, nemmeno il don conosceva l’inglese ma qualcuno gli disse che il testo parlava di Gesù, lui ci credette e si entusiasmò tantissimo. Ci prese talmente gusto che ci fece cantare anche Mi fido di te di Jovanotti e Il regalo più grande di Tiziano Ferro, dedicato una alla Madonna e l’altra ancora a Gesù.
Durante le prove per la messa di Natale un genitore, venuto a vedere la figlia, rimase sorpreso nel sentire un gruppo di bambini cantare The Sound of Silence testo in una chiesa. Bloccò il coro per spiegare al don il significato esatto delle parole del testo. Lui rimase sbalordito e fece tantissimi segni della croce in preda ad una crisi mistica. Alla fine decise di riadattare il testo, utilizzando la stessa melodia ma inserendoci dentro le parole del Padre nostro.
Crescendo mi informai sul vero significato The Sound of Silence. In effetti si tratta di una canzone ad alto contenuto spirituale, adattissima a un Natale depressivo. A mio parere Gesù sarebbe rimasto contento per il messaggio del brano.
The Sound of Silence testo è una distopia degna di una puntata di Black Mirror, se non molto peggio. Quindi per capire meglio il testo è utile raffigurarlo come un episodio della serie tv:
Il protagonista si sveglia in una notte buia, spaventato da una visione alienante sugli uomini, talmente assurda da far fatica ad esprimerla.
Dopo questa visione notturna decide di fare una passeggiata per rinfrescarsi le idee tra le strade buie della città. Quando all’interno di una luce abbagliante, gli appaiono diecimila persone che si esprimono senza usare la voce, che ascoltano senza sentire e scrivono canzoni senza cantarle. Non è questa una profezia del mondo social in cui tutti parliamo tra di noi senza effettivamente parlare e ci lamentiamo senza agire ?
Il protagonista diventa così un profeta moderno che cerca di combattere il conflitto tra valore spirituale e materiale del mondo. Rimprovera tutte queste persone, dicendo che il silenzio cresce come un cancro ed è difficile da sanare. Prova a ricercare un contatto con gli uomini e li invita a tenersi per mano ma nessuno sembra ascoltarlo e le parole cadono come gocce di pioggia.
Sono tutti presi a venerare il dio al neon che hanno creato, un dio che parla attraverso le insegne dei prodotti nella metropolitana e sui cartelloni pubblicitari appesi ai palazzi delle case popolari.
E mentre tutti si fanno affascinare da grandi e piccoli schermi coloratissimi il mondo intorno a loro inizi a riempirsi del suono del silenzio.
Era il 1964 eppure potrebbe essere la puntata di Black Mirror più avvincente della saga.
The Sound of Silence testo:
Hello darkness, my old friend
I’ve come to talk with you again
Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence
In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone
‘Neath the halo of a street lamp
I turned my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed by the flash of a neon light
That split the night
And touched the sound of silence
And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more
People talking without speaking
People hearing without listening
People writing songs that voices never share
No one dared
Disturb the sound of silence
“Fools” said I, “You do not know
Silence like a cancer grows
Hear my words that I might teach you
Take my arms that I might reach you”
But my words like silent raindrops fell
And echoed in the wells of silence
And the people bowed and prayed
To the neon god they made
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming
And the sign said, “The words of the prophets
Are written on the subway walls
And tenement halls”
And whispered in the sounds of silence
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