River e il fratello Joaquin Phoenix.
La tragica festa di Halloween con Flea, John Frusciante, Johnny Depp, Leonardo Di Caprio e i fratelli Joaquin e River Phoenix, che segnò per sempre il futuro artistico di molti dei presenti, ogni anno si ripresenta come un fantasma del passato per non farsi dimenticare. Da quel giorno River Phoenix, diventato in quegli anni l’idolo bello e maledetto di molte giovanissime millennial, non c’è più. Ucciso da un’overdose letale e, probabilmente, dalla lentezza con la quale vennero avvertiti i soccorsi.
Il fratello Joaquin Phoenix, premio oscar per la parte di Joker, ricorda quella sera come un incubo. Lui fu il primo ad alzare il telefono per chiamare il 911 in quei minuti offuscati e confusi, mentre River si dimenava come un fiume in tempesta per la mancanza d’ossigeno, il cuore accelerato e le crisi epilettiche. Quando arrivarono i paramedici al Viper Room, il locale dove si trovavano, River era ormai immobile. Fermo e senza polso. Era il 1993.
River Phoenix e la morte alla festa di Halloween
Di un fascino selvaggio e malinconico, River viene notato mentre si esibisce, ancora bambino, per le strade di Hollywood. Come aveva già fatto nelle piazze di Caracas in Venezuela, per ovviare alla decadente situazione economica familiare. Dopo alcuni spot pubblicitari e qualche episodio di una serie tv, il debutto sul grande schermo con Vivere in fuga e Stand by me – Ricordo di un’estate. Belli e Dannati, del 1991, lo consacra come attore di successo. Pellicola cruda e sofferente, da vedere tanto quanto da girare. C’è chi attribuisce proprio alla magistrale immedesimazione nel giovane Mike Waters, tossicomane narcolettico di Seattle che si prostituisce per vivere, l’inizio della fine dell’attore.
Una festa di Halloween tra vip
La notte del 30 ottobre al Viper Room, famoso club di Los Angeles, la festa di Halloween non doveva finire così. River era insieme al fratello Joaquin, la sorella Rain e la fidanzata Samantha Mathis (incontrata sul set di The Thing Called Love). Mentre Flea, bassista dei Red Hot Chili Peppers e Johnny Depp (co-proprietario del locale) si esibivano sul palco. C’erano anche John Frusciante (chitarrista dei Red Hot), Leonardo Di Caprio e altri volti noti della California hollywoodiana. Frusciante avrebbe passato un Valium a River nel tentativo di aiutarlo a riprendersi. River, appena ventitreenne, si accascerà sul marciapiede di fronte all’ingresso principale. Sarà dichiarato ufficialmente morto per overdose, sotto lo sguardo del fratello e degli altri presenti.
La fenice, il segno di una famiglia
Phoenix, un cognome scelto dai genitori in un significativo momento di svolta della loro vita. John Lee Bottom e Arlyn Sharon Dunetz una coppia di hippie che finì per unirsi alla setta religiosa dei Bambini di Dio. John e Arlyn viaggiarono per l’America Latina e durante questi viaggi ai due figli River e Rain si aggiungono Joaquin, in Porto Rico, e Liberty, in Venezuela. Dopo 5 anni, la famiglia decise di tagliare i rapporti con la setta. E tornò negli Stati Uniti per risorgere dalle proprie ceneri, proprio come l’animale fantastico di cui decisero di prendere il nome. Qui nascerà l’ultima sorella, Summer. Le fenice, che è risorta in Joaquin e nel resto dei fratelli, con River trovò la morte.
Leggi anche:
Ogni Halloween Joaquin Phoenix ricorda il fratello River, morto per overdose
È morto Raffaele Cutolo, il Don Raffaè di De André. È stato il nostro Escobar?
Luke Perry morto? Sì, 30 anni fa. Era rimasto in una teca: gli anni 90