Uno dei successi HBO di questo 2022 è stato la prima stagione di House of the Dragon, lo spin-off che racconta la storia di una delle famiglie più affascinanti che abbiamo conosciuto nella contesa del Trono di Spade:i Targaryen.
Il primo ciclo, di dieci episodi, si è concluso tra colpi di scena e intrighi che hanno lasciato i fan in visibilio per questo ritorno a Westeros, nonostante non siano mancate le polemiche per alcune scene ritenute o troppo scure o troppo violente… insomma, nulla che in verità non abbiamo già visto nel Trono di spade.
Gli appassionati della serie non vedono l’ora di potersi godere la seconda stagione, curiosi di quello che verrà e di tutto quello che ci aspetta: perché carne sul fuoco (e qui ci sta davvero tutto), ne è stata messa davvero tanta.
Il prequel sulla casata dei Draghi di cui avevamo bisogno
Dopo l’amara conclusione del Trono di Spade, che ha lasciato gran parte del pubblico deluso per il tracollo che hanno avuto l’ottava e ultima stagione e alcuni dei suoi personaggi (vedi l’improvvisa pazzia di Daenerys) puntata dopo puntata, si è parlato subito di diversi spin-off. Del resto l’universo nato dal genio di George R.R.Martin è davvero vasto e gli spunti sicuramente non mancano.
La volontà di voler iniziare proprio dai Targaryen non si è dimostrata una scelta sbagliata, visto che su questa famiglia c’è davvero molto da raccontare.
I fatti di House of the Dragon si svolgono 200 anni prima dalla nascita di Daenerys “nata dalla Tempesta” e si aprono esattamente con l’incoronazione di re Viserys. Nello specifico, in quest’epica prima stagione vengono messi in evidenza quali sono le motivazioni che hanno spinto diversi membri della casata dei Targaryen a farsi una spietata guerra tra di loro.
Ovviamente la causa principale di questa guerra è, nemmeno a dirlo, la successione al Trono di Spade, nello specifico a Re Vyserys, un uomo dai modi pacati e gentili, che decide di proclamare come legittima erede al trono la sua primogenita, la principessa Rhaenyra. Scelta che, però, non mette tutti d’accordo, dal momento in cui non è mai capitato che una donna succedesse al trono.
Non sorprende, quindi, come la volontà del re sia stata messa in dubbio soprattutto tra coloro che avrebbero voluto un uomo sul trono. Non sorprende nemmeno come questo abbia portato a dei complotti (che non mancano mai quando si tratta di reali). La situazione infatti, si complica nel momento in cui nasce Aegon, primo erede maschio che Viserys ha avuto con la sua seconda moglie, Allicente Hightower. L’accaduro ha innescato inevitabili intrighi e giochi di potere che si sono estesi in un arco superiore a quindici anni, durante i quali abbiamo visto i vari personaggi della storia crescere, invecchiare e, sì, anche morire.
Una guerra civile inevitabile: verso la seconda stagione
La conclusione dell’ultima puntata della prima stagione (non entriamo nel dettaglio, onde evitare involontari spoiler), fa presagire come la seconda stagione sarà principalmente incentrata sulla guerra civile tra le due fazioni che si sono create: quella nera dei Targaryen, affiancati dai Velaryon, e quella verde degli Hightower.
A differenza del Trono di Spade, che seguiva i libri di Martin fino ad un certo punto (e il risultato, purtroppo, si è visto), qui si seguirà in modo più o meno preciso la stessa linea narrativa del libro “Fuoco e sangue”.
Entreremo quindi nel vivo di quella che abbiamo conosciuto come la Danza dei draghi: a confermarlo è stato lo stesso co-creatore e produttore esecutivo, Ryan Condal.
“La serie aprirà decisamente il suo focus nella seconda stagione, esattamente come aveva fatto Game of Thrones“, ha spiegato Condal: “Abbiamo vissuto per un po’ in tre mondi differenti: Approdo del re, Roccia del drago e Driftmark. Continueranno a essere le nostre basi ma una guerra in arrivo richiede alleanze da regni e armate differenti su tutta la mappa di Westeros”.
Non vi saranno più salti temporali: la storia verrà narrata linearmente e senza recasting (senza, quindi, personaggi che vengono sostituiti a seconda del salto cambio di età). Non ci è ancora dato sapere quante altre stagioni seguiranno la seconda, ma lo stesso Martin aveva avanzato l’ipotesi di quattro. Del resto la vicenda sulla famiglia Targaryen prosegue per altri 150 anni dopo i fatti raccontati nella prima stagione e nell’arco di questo tempo sono vari e diversi i re e le regine che si sono resi protagonisti del racconto. Qui trovate l’infografica di ExpressVPN su House of the Dragon.
Ma Condal sembra non prevedere una conclusione: “La vera questione è non tanto dove finisce la storia, ma quando la serie decide di calare il sipario. Non è come nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco in cui la fine è dove la storia termina. Questo sarebbe il capitolo finale di una storia, dopodiché se ne apre un altro”.
Nonostante le riprese della nuova stagione siano previste per l’anno 2023, pare che potremo vederne il risultato finito solo nel 2024. Gli addetti ai lavori, però, sostengono che tutto sia ancora da decidere.
Non ci resta che attendere.