1° agosto 1981: MTV (acronimo per Music Television) debuttava negli Stati Uniti. L’inizio di una rivoluzione che nessuno avrebbe nemmeno mai potuto sognare.
Si era agli albori dell’era millennial, la musica esisteva grazie al vinile e alle audiocassette, con i concerti e con i tour, così come il walkman aveva appena tre anni di vita. L’idea di dedicare un canale tv esclusivamente a video musicali – 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 – poteva essere considerata qualcosa a metà tra il folle e il visionario.
Il primo video trasmesso dalla neonata Music Television
Il primo video trasmesso fu “Video Killed The Radio Stars” dei Buggles, quasi a simboleggiare un passaggio di consegne tra i due media, la radio e la televisione. Entrambe come sappiamo sono ancora vive e vegete, anche se in termini di ascolti hanno entrambe vissuto tempi molto migliori, adattandosi o piegandosi alle esigenze di un’utenza che può avere tutto e subito con il web, con i contenuti on demand, con Spotify e con YouTube.
I video musicali divennero autentici capolavori
Se tutto questo è avvenuto, se adesso la musica è fruibile in infinite modalità, gran parte del merito va ascritto a MTV, che diede lo spunto e l’ispirazione a molti – non a tutti – affinché i video musicali divenissero autentici capolavori, con il coinvolgimento di registi di casa ad Hollywood. Su tutti John Landis, il cui “Thriller” di Michael Jackson cambiò davvero per sempre le regole del gioco della produzione e della promozione discografica, così come non si possono non citare il lavoro di Spike Jonze per “Weapon Of Choise” di Fatboy Slim, con Christopher Walken e il suo ballo scatenato a farla da padrone come se non ci fosse un domani.
I concerti di Unplugged di MTV
MTV ha sempre saputo stare al passo con i tempi: si pensi al suo programma Unplugged, ai suoi concerti in versione acustica che negli anni hanno visto protagonisti Bon Jovi, Nirvana (una performance quest’ultima passata letteralmente alla storia), Bob Dylan e tantissimi altri ancora, per tacere dei suoi premi Video e European Music Awards, produzioni televisive queste ultime che hanno ispirato decine e decine di format tv in tutto il mondo, non soltanto musicali. Con l’avvento del web, con la possibilità di vedere video musicali in qualsiasi momento e con ogni device, MTV si è convertita ad un palinsesto più generalista, con reality quali Jersey Shore, Ex On The Beach e tanto altro.
In Italia MTV è presente dal 1997, attualmente è trasmessa da Sky, con i canali MTV HD, Mtv Music e VH1 (quest’ultimo canale è visibile anche sul digitale terrestre e con Tivùsat): rispetto ai suoi esordi è ovviamente molto cambiata, come in 40 anni è cambiato tutto quanto, non soltanto le succitate modalità di fruizione della musica.
MTV ha formato i millennial
A prescindere da tutto ciò, poche realtà hanno contribuito a formare i millennial come MTV, accompagnandoli dall’infanzia alla maturità: sempre senza mai aver bisogno di alzare la voce o meglio il volume della televisione, facendo anche un’importante e meritoria opera di selezione musicale, che allo stato attuale manca clamorosamente, essendo tutto o quasi in mano ad algoritmi, social media e playlist.
Se poi tutto questo sia una causa o un effetto del fatto che le ultime grandi rockstar sono quelle dello scorso millennio è un quesito ancora alla ricerca di una risposta definitiva, anche se un’idea in merito molti di noi se la sono già fatta.
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