Wonder Woman 1984: il superpotere della normalità dal 12 febbraio in streaming
Nell’eterna lotta cinematografica tra supereroi Marvel e DC Comics, per questi ultimi la strada del successo al box office è stata molto spesso complicata.
Basti pensare al Batman interpretato nel 1997 da George Clooney, definito dallo stesso attore il peggior film della sua carriera. Per fortuna arrivò Christopher Nolan con la sua epica trilogia del cavaliere oscuro. Per gli Avengers e i vari prequel, sequel e spin-off, invece, ogni opera è un successo, se non sempre di critica, quasi sempre di pubblico: boomer, millennial, generazione z, nessuna esclusione.
Wonder Woman 1984, il film in Italia dal 12 febbraio
In questa battaglia a suon di milioni, a dare manforte a Batman e a Superman contro Uomo Ragno, Iron Man e Capitan America è arrivata negli ultimi tempi Wonder Woman, il cui ultimo film “Wonder Woman 1984” ha avuto un grande successo sia nei cinema (quelli aperti) sia nello streaming (è risultato il film più visto in rete a fine dicembre). Anche a molti non sono sfuggiti gli errori di ricostruzione degli scenari e della abitudini anni ottanta. Il film in Italia uscirà in esclusiva digitale dal 12 febbraio, saltando le sale cinematografiche.
Si tratta del sequel del film che nel 2017 ha incassato 822 milioni a livello mondiale e vede il ritorno di Patty Jenkins alla regia e la splendida Gal Gadot nel ruolo di protagonista. E mentre scriviamo questo articolo, è praticamente ufficiale la conferma che il terzo episodio della saga si farà.
Wonder Woman: Gal Gadot vs Lynda Carter
Femminista quasi ancor prima che questo termine venisse coniato. Icona LGBT anche in questo caso ante litteram. Wonder Woman piace ai millennial non soltanto perché interpretata da un’attrice in perfetto target anagrafico (è nata nel 1985) e perché rimanda ad una serie di telefilm che ebbero discreto seguito anche in Italia sia negli anni ottanta che novanta. L’interprete principale era Lynda Carter, che in questo film si concede un cameo.
La recita di Gal Gadot cattura anche perché non si perde in elucubrazioni filosofiche o manda messaggi che si sa forse da dove partano ma non si capisce dove vogliano arrivare. Wonder Woman – senza trucco, senza costume da supereroina, senza effetti speciali – potrebbe essere quasi l’ex compagna di classe che si intuiva sarebbe andata molto lontano, ma era troppo timida per farsi notare da ragazzi tutti presi ad inseguire le bad girls. Il tempo, come sempre, sa essere galantuomo.
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