Con l’arrivo della Pasqua 2023 il marketing si rimbocca le maniche e pensa a come farci spendere i soldi. Complice dell’attacco al portafoglio è anche un fenomeno chiamato celebrity marketing, che peraltro ha una base biologica dimostrata. Che cosa, dunque, ci spinge all’acquisto in tendenza?
Questa festività, un po’ come tutte le altre, è caduta dentro il consumismo più cosmico e noi, come dei babbioni, diventiamo delle “povere vittime”. A Natale ci sono i regali, alla Befana ci sono le calze e a Pasqua, ovviamente, ci sono le uova, sempre più inserite nel giro delle tendenze e sempre più accoppiate a volti noti dei social e simili.
La tradizione è sovrana e a Pasqua è l’uovo a essere il protagonista della giornata. Pensate all’emozione dei bambini e delle bambine che appena svegli/e si precipitano a scartare le uova del loro cartone preferito con la speranza di trovare il regalo più figo. «Uovo con sorpresa» è la locuzione che in poche parole già ti fa caricare di adrenalina, perché il senso della sorpresa piace a chiunque, adulti compresi.
Il XXI secolo è figlio di continue metamorfosi e di continue corse alla novità. La difficoltà sta proprio nell’abbracciarla, questa novità, e di essere sempre e comunque al passo con i tempi. E voi direte: «Che cosa c’entrano le uova di Pasqua con tutto questo discorso?» e la risposta è che c’entrano eccome. Il nostro è un secolo in cui anche le uova di Pasqua continuano a subire trasformazioni che manco gli X-Men: un anno va di moda Hello Kitty, quello dopo è la Trudy il trend di stagione e due anni dopo ci ritroviamo gli scaffali con l’uovo di Stranger Things, del Trono di spade o di Chiara Ferragni e guai a non averlo. Insomma, avete capito: in base a come corre il mondo, corre anche il marketing e corriamo anche noi. La ricerca del trend supera la tradizione e la tradizione rimane assopita dentro il cuore, pronta a essere risvegliata dopo un lungo sonno.
Le uova di Pasqua nel 2023: tra tradizione e nuove tendenze
La moda delle uova di Pasqua personalizzate non è affatto nuova, anzi. Quasi da sempre queste seguono i trend del periodo e si adattano ai successi che quel dato brand, quel dato cartone o quel personaggio particolare ha avuto in quell’anno. È il genere cartoon il precursore della “tendenza pasquale al cioccolato” e lo è ancora oggi, sebbene il mondo si sia evoluto enormemente.
A resistere a questa impellenza di adattarsi al mondo social e televisivo c’è lui, il solo e unico uovo di Pasqua della Kinder, il re indiscusso in fatto di esperienza di gusto.
Accanto all’uovo evergreen per eccellenza (ma pensiamo anche al Bauli Grandi Firme, intramontabile nonostante il passare del tempo), continuano a crescere sempre di più prodotti realizzati in co-branding con personalità social influenti o partnership con serie-tv e/o film di successo. Il fenomeno è in realtà qualcosa di molto più generico, ma ha colpito anche il mondo delle uova di Pasqua. Chi siamo noi per non avere esposto l’uovo di Fedez? E perché rinunciare a quello di Cliomakeup? Il viral marketing colpisce e affonda, ogni giorno sempre di più.
Nel 2022 abbiamo assistito al boom delle uova di Chiara Ferragni, mentre nel 2023 è il turno di Fedez, che in collaborazione con Walcor ha realizzato un uovo dal “mood pop”, come recita la descrizione del prodotto sul sito ufficiale. Ricordiamo anche che la Walcor è la stessa azienda che produce le uova di Pasqua di Elettra Lamborghini, dei Me contro Te e di tanti altri cartoni animati.
Ma perché siamo spinti ad acquistare le uova di Pasqua di personaggi famosi? Chiedetelo al celebrity marketing
Guarda e compra: è così che il nostro cervello funziona ed è così da quando esiste la pubblicità. Con il passare degli anni e con l’aumento della comunicazione online, della nascita dei social media e di quello che oggi è definito influencer marketing, la nostra mente è costantemente colpita da stimoli e nuove mode da seguire. E così anche le uova di Pasqua sono figlie di un meccanismo comunicativo martellante, lo stesso che ci porta ad acquistare il tale uovo solo perché appartenente alla tale persona seguitissima su Instagram.
Spinti da una pressione social(e) non indifferente, finiamo col credere che l’uovo di Pasqua di Fedez, o quello di Cliomakeup, o quello di Chiara Ferragni ci possa, in una sfera del nostro inconscio, sentire affini ai loro valori e di conseguenza a loro come persone. Si chiama celebrity marketing e secondo alcuni studi il fenomeno avrebbe delle basi biologiche. Un vecchio studio olandese, infatti, ha dimostrato che il cervello umano tende ad attivarsi nelle parti legate alla percezione dell’affetto quando a sponsorizzare un determinato prodotto (nel caso dello studio erano scarpe da donna) è una celebrità.
Se tale reazione si instaura per un paio di scarpe, stessa reazione la possiamo tranquillamente trovare anche per un uovo di Pasqua. Il meccanismo, di base, è sempre il medesimo: tendiamo a vedere nel prodotto pubblicizzato dalla celebrità la celebrità stessa e acquistandolo, ci sembrerà di essere un po’ come lui/lei.
Oltre a questioni prettamente biologiche si aggiunge anche una sana e sempre valida affermazione: desiderare quello che hanno le altre persone ci spinge ad acquistare. Quindi vedere che sui social spopolano storie in cui Fedez o Clio repostano le storie di chi ha acquistato il loro uovo di Pasqua, ci potrebbe inconsciamente spingere a procurarcelo nel più breve tempo possibile.
Uova di Pasqua: una nostalgia nella nostalgia e quel desiderio di restare bambini per sempre
Non esiste un’età in cui smettere di amare le uova di Pasqua. Si possono avere 20, 30, 40 o 50 anni che l’uovo è sempre ben accetto. Sarà forse “colpa” della nostalgia di un passato felice? O forse di quel desiderio di ritornare indietro nel tempo e di rivivere per un attimo le sensazioni di un’infanzia ormai conclusa?
Anche se l’etimologia della parola dice tutto il contrario (nostos = ritorno e algos = dolore), in realtà la nostalgia è un’importante fonte di benessere psicologico e il marketing questo lo sa molto bene. Più cresciamo più tendiamo a rimpiangere il passato e le uova di Pasqua ci portano inevitabilmente a provare proprio quella bella nostalgia d’infanzia quando, ancora bambini/e, non vedevamo l’ora di mangiarci tutto il cioccolato e di montare il giocattolino sorpresa.
Nel 2023 le uova di Pasqua si sono trasformate in una corsa alla nostalgia più pura: voi quale sperate di ritrovare? Siete team tradizione o il celebrity marketing ha colpito anche voi?
Noi, nel dubbio, un giro al supermercato lo facciamo, sia mai che si apra un portale pronto a farci tornare bambini.