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Microcosmi – Viaggio nel campionato di calcio più bello del mondo: San Marino

12 Settembre 2020
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Il campionato di San Marino non è il più piccolo al mondo. Nelle Isole Scilly ad esempio ci sono solo due squadre partecipanti, ma é probabilmente l’unico tra i più piccoli del globo che permette di giocare (teoricamente) la Champions League. Ed è completamente Covid-free, altro che serie A. Abbiamo chiesto al fuoriclasse sammarinese Andy Selva di svelarci tutti i segreti della prossima stagione all’ombra del Titano

 

L’inizio del campionato di calcio è sempre molto stressante per giocatori, allenatori e tifosi, non per forza in questo ordine. E’ momento di ansia da prestazione, sogni da realizzare e corsa a un posto in prima fila, per ora solo sul divano di casa. Nella nostra Penisola, tutto ciò è appena accaduto e non parliamo del campionato di serie A. Parliamo di San Marino, l’unico territorio italico senza re o papi dai primi secoli del dopo Cristo.

 

Fu proprio il santo patrono Marino a pronunciare questa frase, dove sono riprese le ostilità calcistiche. Prima dei colleghi italiani of course. L’inglesismo è dovuto al fatto che questo campionato ci ricorda The English Game, la serie tv di Netflix. La sensazione di un calcio dai contorni epici, eticamente corretto, dove gloria e onore valgono più delle sterline.

Almeno inizialmente, prima dello showbiz e dell’avvento ben documentato del professionismo nel calcio. Chi ha visto la miniserie sa di cosa stiamo parlando. Sappiamo meno del campionato di calcio sammarinese, tra i più piccoli al mondo, ma composto da 15 agguerrite squadre per un posto in Champions League.

Chi è Andy Selva?????!!!!!

Per comodità, abbiamo chiesto a Andy Selva di farci da Cicerone in questo viaggio ai margini della serie A con bilanci da multinazionale.  Stiamo parlando del giocatore simbolo del San Marino, oggi allenatore del Pennarossa. Se non sapete di cosa stiamo parlando, continuate a leggere.

Solo i calciofili possono capire, ma ce lo siamo sempre chiesto tutti: quanto vale in termini di qualità tecnica il campionato di San Marino?

“Vale un’Eccellenza o una serie D italiana. Il livello è bello alto devo dire e continua a salire perché arrivano sempre più giocatori di qualità”.

Traduco per chi non è del mestiere. Una serie D o un’Eccellenza sono ottimi livelli calcistici quando si parla di dilettantismo. Ci trovi tutti quei giocatori che hanno sfiorato il professionismo o allenatori (vedi Gilardino) che stanno facendo la gavetta. Decisamente spettacolare, anche perché giocato a buoni ritmi da calciatori allenati quasi quanto i professionisti. E qualche big ha pure esordito all’ombra del Titano. Basti pensare ad Aldair nel Murata o a Damiano Tommasi nel La Fiorita. Senza contare Alessandro Cattelan, il presentatore di X-Factor che ebbene sì pure lui ha giocato nel La Fiorita.

Tutto ciò permesso da un campionato che ha molte regole da rispettare. Una è davvero particolare.

 

Ci devono essere sempre due sammarinesi in campo, dall’inizio alla fine, per tutelare la nostra Nazionale (San Marino, ndr.). Quindi anche in panchina devono esserci un paio di giocatori o anche di più di San Marino”.

La corsa al titolo è iniziata il 12 settembre. Niente campionato spezzatino, qui si gioca tutti alla stessa ora in contemporanea. Che bella cosa non avere a che fare con le Pay tv!

“Abbiamo cambiato la formula. Adesso c’è un girone unico all’italiana dove si corre per i playoff, le qualificazioni a Champions League ed Europa League. Un campionato lungo e particolare, da settembre a dicembre, ripresa a febbraio e conclusione a maggio. Sempre che non ci sia un’altra pandemia. Abbiamo anche la Coppa Titano che dà diritto a un posto in Europa”.

Proprio per questo, per la possibilità di arrivare all’Europa dalla porticina di servizio, il campionato all’ombra del monte Titano attira sempre più giocatori importanti. Certo, poi l’avventura finisce subito come per il Murata di Aldair arresosi di fronte al Goteborg nei turni preliminari di Champions nell’estate del 2009. Però esserci non è da tutti e qui a San Marino si cullano sogni calcistici impensabili da altre parti. Il potere dei piccoli a dispetto di città italiane molto più grandi e dalla lunga tradizione sportiva che nemmeno col binocolo vedono l’Europa che conta.

A proposito, nel resto d’Europa si parla ancora di emergenza Covid, da voi che si dice?

“Come Stato siamo covid-free, siamo stati dichiarati liberi dalla pandemia, ma a livello di federcalcio le cose sono un po’ diverse. Abbiamo un rigido protocollo sanitario, mascherine e distanziamento sociale. Sportivamente parlando, teniamo alta l’attenzione”.

Dai adesso puoi dircelo, come sta messo il tuo Pennarossa nella griglia di partenza?

“Abbiamo fatti diversi innesti, il nostro obiettivo è giocarcela e centrare i playoff. Se non avremo particolari problemi, penso che sia un traguardo alla nostra portata”.

A livello di club, il campionato sammarinese lo vorremmo proprio vedere, un giorno chissà, magari Sky o altri broadcaster ne acquisiranno i diritti. Per adesso ci basterebbe vedere la Nazionale con il sorriso stampato in faccia.

Ma com’è che ha questo record negativo di 100 partite senza successi (101: 100 sconfitte e un pareggio consecutivi)?

“Peccato davvero, speriamo che la Nazionale possa cambiare il trend negativo. Credo che il futuro sia buono, perché per la prima volta abbiamo tre giocatori professionisti (calciatori delle serie pro italiane, ndr.) in maglia celeste e speriamo che altri possano aggiungersi. Ci aspettiamo molto da questi ragazzi e speriamo che il livello possa alzarsi sempre di più”.

E’ un bell’augurio detto da Andy Selva che per chi non lo sapesse vanta il record di gol e presenze in Nazionale e risalgono alle sue giocate l’ultimo pareggio e persino l’ultima vittoria.

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