Il calcio amato dai millennial è quello della provincia
Tutti a parlare della Superlega e quasi ci si dimentica del calcio di provincia.
Del Como tornato in serie B, ma soprattutto dello strano caso di Ternana e Perugia Dopo campionato e Coppa Italia, le due squadre si affrontano pure per contendersi una Supercoppa: non era mai accaduto.
Serie C vuol dire derby umbro tra Ternana e Perugia
Anche per un derby dal sapore antico e prestigioso come quello tra le due squadre delle due principali città dell’Umbria, c’è pur sempre una prima volta. Per questo, Ternana e Perugia sono pronte a darsi battaglia sabato 22 maggio al Liberati nella gara decisiva per assegnare la Supercoppa di Lega Pro. Per entrambe, si tratta infatti di una sfida inedita, visto che mai si erano affrontate in una gara spareggio di questo tipo, per l’assegnazione di uno specifico trofeo per vincitrici.
Tante sfide in campionato e in Coppa Italia, per quasi un secolo. Ma mai le Fere e i Grifoni si sono contesi tra loro una Supercoppa. Un po’ perché questo tipo di trofeo, assegnato in confronti tra vincitrici di differenti altre competizioni, è di recente istituzione (anni Ottanta), un po’ perché è ancora più recente l’introduzione di una Supercoppa anche tra le squadre che vincono i gironi di serie C.
Il calcio dal Serie C contro il calcio da Superlega
Le due squadre si ritrovano l’una di fronte all’altra per la prima sfida di questo tipo. La partita, infatti, ai fini della storia di questo derby, risulta non catalogabile né tra i campionati e né tra le Coppe Italia. Il derby, fino ad ora, ha visto le due squadre affrontarsi in assoluto 78 volte in campionato (l’ultima nella stagione 2017-18 in serie B) e 16 volte in Coppa Italia (l’ultima nella stagione 1999-2000).
È la rivincita di una Regione, l’unica in Centro Italia non bagnata dal mare, che sale alla ribalta per sfidarsi nel campionato cadetto. È la storia di un calcio che le big del pallone avrebbero voluto ignorare per contendersi a suon di petrodollari l’intergalattico montepremi delle banche americane. Roba che di solito non vedi alla Playstation, ma su morigerate tv private locali dalle telecronache memorabili distanti anni luce dalla Champions e Pierluigi Pardo.
Como, Perugia, Ternana ma anche Juventus Under 23
I millennial ripartiranno da questo il prossimo mese di agosto, da due squadre che vivono all’ombra dei grandi palcoscenici, ma dal tifo sospeso nell’etere. Con loro ci sarà pure il Como, squadra lombarda, famosa per il lago e per un passato glorioso, appena sotto per meriti a quello di Gaucci e famiglia. Quel ramo del lago di Como caro ai tifosi così come lo fu per il Manzoni, per George Cloney e la Canalis.
Ma la Serie C merita rispetto anche per quell’anomalia chiamata Juventus Under 23. Il laboratorio degli Agnelli che magari proprio questa squadra avrebbero messo in serie A a far le veci della vecchia Signora impegnata in Superlega. Succede che i giovani della Juve siano ai playoff e possono giocarsi quell’unico posto rimasto per salire in serie B. Visti i problemi di Cr7 e compagni quest’anno, potrebbero essere proprio loro i salvatori della galassia bianconera.
La Juventus Women domina e vince
Anzi no, perché politically correct vuole che siano state le ragazze a salvare l’onore della patria. Si tratta della Juventus Women che anche quest’anno ha vinto il campionato di A femminile. La famiglia Agnelli può sempre dire che quando non si vince con l’ammiraglia, dietro il gruppo tira che è una meraviglia. E ve lo scriviamo proprio mentre la Juventus perde 3-0 dal Milan rischiando di dire addio non solo alla Superlega ma pure alla Champions.
La stagione del covid ci ha svelato quanto sia importante la famiglia, soprattutto nel calcio. Allargata come quella della Juventus permette di gioire dei figli e figliastri, anche quando il capofamiglia non sembra aver goduto del favore degli astri. Diversificare, anche in futuro, sembra sempre la soluzione migliore.
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