Como Tv sarà come Amazon Prime: la provincia avanza a suon di miliardi

16 Maggio 2021
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Como, Monza, Spezia, ecco chi andrà in Champions nei prossimi dieci anni.

Con l’Inter indebitata e in ritardo coi pagamenti, il Milan del fondo Elliot sempre attento al bilancio e la Juve scottata dal caso Superlega, il nuovo che avanza ha dell’incredibile. Se guardassimo alla fan base non ci sarebbero dubbi, le tre sorelle del calcio italiano hanno pochi rivali non solo in Italia, ma nel mondo. Se guardassimo alle rispettive proprietà, allora le cose cambiano e non poco.

Il Como dei miliardari Robert e Michael Hartono

Ai vertici del Como neopromosso in B, che solo fino a due anni fa stava nei dilettanti, ci sono Robert e Michael Hartono sono gli avi della famiglia indonesiana che ha costruito un impero sul commercio di tabacco. Si parla di un patrimonio di 40 miliardi di dollari, sufficienti per essere la società più ricca d’Italia e tra le più ricche del nostro continente.

Roba da Champions, mica da serie B, anzi la provincia che avanza per ora si è anche contenuta. “Solo” 6 milioni spesi fin qui per i comaschi, pochi per le potenzialità dei commercianti di tabacco. Un’ascesa che sembra solo l’inizio per quello che potrebbe succedere sulle rive del lago più famoso d’Italia.

Como Tv non è uno scherzo

Il Como ha la sua Como Tv, piattaforma OTT per allargare la community del club. Per riuscirci ha fatto concorrenza a Sky, Mediaset e Dazn con format e dirette tv dedicate al club lariano e allargati a tutti i tifosi di calcio. Le qualificazioni ai mondiali sudamericane per Qatar 2022 chi pensate le abbia trasmesse? Como tv ovviamente. Il passo successivo sarà trasmettere in streaming tutte le partite dei lariani e probabilmente anche qualche partita di cartello.

È gratis e oltre alle 90 partite del calcio sudamericano ha dimostrato di potersi concedere il lusso di trasmettere anche alcune gare del Liverpool. Como Tv non è uno scherzo, questo è sicuro. Ci sono broadcaster più blasonati che questi lussi non se lo possono permettere. Un giorno, molto vicino viste le età, Messi e Ronaldo potrebbero ritrovarsi sul lago di Como a discutere di tattica e non solo a godersi l’aperitivo.

La provincia che avanza, come lo Spezia

Chi è un anziano millennial come me si ricorderà di Baggio e Guardiola al Brescia, ma quelli furono svaghi di una dirigenza che voleva farsi un regalo. A Como, invece, si progetta il futuro con i migliori professionisti al mondo. Basti pensare che Berlusconi, col suo Monza, ha sette volte in meno il patrimonio degli indonesiani. Eppure potrebbe tornare in A già da quest’anno per prendersi soddisfazioni che furono del suo Milan nei due decenni scorsi.

La provincia che avanza vede anche lo Spezia degli americani, altri ricchi che investono nel piccolo per diventare grandi. Si tratta di Robert Platek che chi segue la finanza conosce bene. Ex amministratore di famose società americane, tra chi la Dell, quella dei pc, ha deciso di prendersi il suo spazio in serie A, allargando ulteriormente il numero degli imprenditori stranieri che intraprendono nel calcio italiano.

Gli imprenditori stranieri nel calcio italiano

Sono tanti e alcuni, pare, con poca conoscenza di pallone. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si prende, diceva Giulio Andreotti. Non siamo santi e forse peccatori, così ci vien da dire che forse non sono tutti investimenti (forse nessuno) fatti per l’amore del calcio. Sappiamo invece che i soldi muovono i grandi calciatori e in questo senso il calcio italico ne beneficerà.

Inutile nascondersi, il prossimo anno il Como giocherà per una promozione che comunque, rispetto ad altre piccole realtà, non manca da secoli. Nella stagione 2002-2003 il Como di Preziosi, ma soprattutto di Fonseca, Benny Carbone e Amoruso giocava in A. Sarebbe casomai un ritorno che per i nostalgici è pure gradito. I tifosi pregano Sant’Abbondio, il patrono manco a dirlo del Comune di Como.

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