Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs… Più in alto, più veloce, più contento. Come una notte sull’Adriatico quando sei andato a ballare. A proposito…
Hai mai visto sorgere il sole in riva al mare? Cresce dietro le onde, in lontananza, lo fa piano con luce opaca, dipinge, scontorna l’orizzonte per non dare punti di riferimento ben definiti. Guardi l’acqua, ascolti una sirena che passa smarrita vicino agli scogli, ti distrai ed è subito giorno. Un lampo di luce che nemmeno ti immagini, dieci secondi a dir troppo, meno veloce di un record del mondo sui 100 metri piani, più veloce di qualsiasi altro uomo del continente europeo.
Ci vestiamo a festa con l’abito migliore, magari di Marc Jacobs, lo stilista newyorkese dal gusto urban. Una sfida, moderna, al look da strada dell’uomo che vive la città ogni giorno. Lo fa con stile, con abiti che costano, diosolosa quanto costano, tanto quanto basta per vestirsi bene ed essere sul pezzo. Giacca, pantalone e camicia per andare alle nozze del tuo migliore amico.
Marcell Jacobs è il campione che non ti aspetti
Ti vesti così bene che tanto ti vergogni da quanto sei elegante. Perché sei bello, luminoso, al centro della sala nel bel mezzo della festa. Hai il tuo bel completo Jacobs tra tanti abiti di mercato e ne vai fiero. Perché per comprarlo hai risparmiato tanto, lavorando molto e mettendo da parte quanto bastava per potertelo permettere. Ti sei presentato nel giorno migliore dei tuoi guai peggiori.
Video della finale 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo
Ti ricordi di un nome che non ti è familiare a queste latitudini e longitudini. Perché si è mai sentito che una Ferrari si chiami Ford, ma adesso conosci una Ford che si chiama Ferrari. Un motore americano in un cuore italiano, una carrozzeria ibrida nata tra il Texas e l’Italia. Marcello, Marcell Jacobs è il campione olimpico che non ti aspetti. Nessuno, se ci avesse mai provato, sarebbe riuscito a convincermi che un italiano un giorno sarebbe diventato campione olimpico dei 100 metri.
Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi sono il MaxiBon
È anche vero però che “Two is better than one” e in questo asfittico fine settimana di luglio non ci facciamo mancare nulla. Lo diceva Accorsi in una pubblicità anni ‘90 sul MaxiBon che “due is mejo che uan”, per attaccar bottone con due turiste sfoderando un inglese talmente maccheronico che sapeva di sugo al ragù. “Pastasciutta ne dovete mangiare di pastasciutta”, ripete Bonucci a Wimbledon al tifoso modello, per dirla alla Eco, con cui se la prende alla fine di Italia Inghilterra.
Gianmarco Tamberi e l’amico Barshim
E invece no, non sa di pasta l’altro oro di giornata. Perché Gianmarco Tamberi è educato e non se la prende con nessuno. Anzi, gioisce con tutti anche con chi non lo capisce. Con Franco Bragagna della Rai che gli da’ del ‘cavallo matto’. No, Gimbo è educato e quando l’amico Barshim gli dice ok fermiamoci qua, lui è contento come una Pasqua. Perché ‘due ori’ sono meglio di uno al collo, o ai piedi, di uno stivale molto elegante!
Video della finale del salto in alto a Tokyo
Ps. Resta solo una domanda in questa pazza estate italiana: ma quando mai altri due atleti avrebbero detto al giudice ok rischiamoci tutto? Sembrava scontato il primo posto a pari merito, la domanda in questo caso non mi sembrava tanto legittima…anzi.
Foto in copertina: Italia Team (Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi)
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