È il 2025 e ti (pre)dico com’è twitter oggi

11 Maggio 2022
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È successo l’imprevedibile o fa tutto parte di un copione già scritto? I soldi non comprano la felicità, ma sicuramente comprano Twitter. Il social non si era mai piegato alle avance di Zuckerberg, rappresentando l’ultimo baluardo di piattaforma “libera e indipendente” (con relative limitazioni), poi è arrivato Musk, e le cose sono cambiate.

Una volta che l’offerta verrà finalizzata, Musk diventerà l’unico proprietario del social, modificando, si pensa, Twitter come l’abbiamo finora conosciuto. Ma perché comprarlo ora? Secondo il giornalista Harvey Pitt c’è una ragione precisa: da un lato c’è TikTok; dall’altro Zuckerberg, che sta concentrando tutte le energie sul metaverso, è probabile che il patron di Tesla abbia visto un gap nel mercato, decidendo di fare un tuffo di testa e lanciandosi in una nuova avventura.

Ma mandiamo il nastro in avanti di qualche anno: è il 2025, ed ecco come è cresciuto l’uccellino azzurro.

Cara AI, l’ho scritto giusto?

A controllare l’autenticità degli account e dei post ci sono le intelligenze artificiali (AI), rimuovono i bot e le informazioni errate. Questo non vuol dire che gli account anonimi saranno eliminati, essenziali per proteggere le identità dei dissidenti che operano sotto regimi oppressivi, ma ecco, potrebbero subìre delle importanti limitazioni.

La certezza è che al momento (nel 2022) Musk sta investendo molto sulle AI e anche sul Web3, altro elemento che potrebbe caratterizzare la piattaforma in un futuro molto prossimo. Il Web3 rappresenta la nuova idea di Word Wide Web, basato sulla tecnologia blockchain e la decentralizzazione dell’economia. Non è un segreto che l’imprenditore sia appassionato di crypto ed NFT, lo scorso anno aveva fatto triplicare il valore dei Degocoin dopo aver postato un semplice tweet

Nel 2025, con molta probabilità, Twitter potrebbe diventare il social di riferimento per la cultura Web3, aprendo alla piattaforma nuove strade per la monetizzazione dei contenuti, e abbandonando progressivamente la presenza della pubblicità (che Musk ha espressamente dichiarato di odiare).

Il ritorno di Trump e la customizzazione

Casey Newton, fondatrice di Platformer, una newsletter sulla democrazia e la tecnologia, ha suggerito che Twitter potrebbe anche iniziare a creare piccoli ecosistemi personalizzati, per aiutare gli sviluppatori nella fornitura di esperienze uniche, customizzando il front-end della piattaforma. Lo sviluppo di “mini-prodotti Twitter”, come skin con marchio per i profili, potrebbe diventare un’altra alternativa agli annunci pubblicitari.

Trump potrebbe rientrare dalla finestra. C’è la possibilità che l’ex presidente, bannato dai social per aver incitato la di Capito Hill, possa tornare a fare il leone da tastiera. Musk ha fatto della “libertà di espressione e parola” un punto chiave della sua politica riguardo al social. La decisione spetta anche al Tycoon, che ha da poco lanciato la sua piattaforma personale Truth Social (sarà pronto a lasciarla andare?).

Infine la resa dei conti: è il 2025, il giorno del giudizio mediatico. Se Elon Musk è stato capace di creare una piattaforma aperta al dialogo dove tutti possono convivere serenamente verrà acclamato come salvatore dei social; se al contrario utenti e brand saranno insoddisfatti, verrà additato come super-cattivo. Nel frattempo non ci resta che twittare e aspettare.

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