fbpx

Fottutamente ecologico: la pellicola trasparente per alimenti “no”

18 Ottobre 2021
2084 Visualizzazioni

Pellicola…

Evita la pellicola trasparente per la conservazione del cibo. Mettilo nei CONTENITORI RIUTILIZZABILI, come i noti contentiori Tupperware, o cerca fantasiose soluzioni alternative.

L’impatto ambientale della pellicola trasparente

La pellicola trasparente per la conservazione degli alimenti è un prodotto USA e GETTA molto difficile da riciclare.

È realizzata con composti chimici dannosi, come PVDC e PVC, specialmente quando finiscono in discariche, inceneritori o quando dispersi nell’ambiente.
In particolare il PVC è responsabile della formazione di inquinanti clororganici durante la fase di produzione industriale, del rilascio di cloruro di vinile (monomero cancerogeno del PVC) e di additivi vari (piombo, ftalati, composti organostannici) aggiunti al compound in fase di produzione.

Insomma, non un prodotto molto salubre. Generare questo tipo di rifiuti quotidianamente è una cattiva abitudine, ma è facilmente evitabile.

Esistono pellicole alternative realizzate in Polietilene, materiale che risulta più sicuro quando viene a contatto con gli alimenti, ma meno performante per adesione ed elasticità.

In ogni caso, qualsiasi tipo di pellicola monouso, come tutti i prodotti plastici usa e getta, aggrava la crisi dell’inquinamento ambientale ma, in particolare, al PVDC e PVC si legano facilmente batteri e metalli. Le microplastiche che si formano risultano contaminate e molto tossiche. Questi pezzettini di rifiuti da noi generati vengono ingeriti dai pesci, e non solo, risalgono la catena alimentare e giungono fino alla nostra tavola

L’impatto economico della pellicola trasparente

La spesa media annua per la pellicola va dai 5 euro ai 10 euro. Un set di 8 pezzi di contenitori riutilizzabili (i classici contenitori Tupperware ) costano 20 euro e durano per sempre. Ovviamente sono meglio i contenitori riutilizzabili in vetro o acciaio inox, poiché se il contenitore si rompe costituisce un rifiuto plastico.
Tuttavia alcune aziende, come la stessa Tupperware, ritirano i prodotti rotti e ne riciclano la plastica.

I contenitori riutilizzabili

Tuttavia rimangono un’alternativa più sostenibile alla pellicola USA e GETTA.
Prima di fiondarvi ad acquistare il vostro set di contenitori nuovi e colorati, controllate in casa: probabilmente ne avrete già alcuni o fateveli donare o scambiare da amici e parenti che ne hanno in eccesso e non li usano tutti.

Usate la fantasia e recuperate contenitori alternativi, come vasetti di vetro della marmellata e dei sottaceti, scatolette lavate di altri alimenti, come quelle dei formaggi presi alla gastronomia o la scatoletta con il tappo dell’humus di ceci o del mascarpone.

Insomma, scegliete di comprare nuovo come ultimissima spiaggia: mantra del consumatore eco friendly.

Fottutamente ecologico è @this.is.how__

Leggi anche: