Jerry Thomas a Roma: ecco chi era il Gran Miscelatore

13 Gennaio 2018
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Per chi vive o conosce molto bene Roma Jerry Thomas è il nome dello speakeasy migliore della città. Ma il nome dato al locale non è casuale. Jerry Thomas, detto Professor, è il padre della miscelazione.

No, Jerry Thomas non è vivo. È nato nel 1830 vicino a New York ed è diventato famoso per gli amari e gli infusi che preparava per stupire ogni volta i suoi clienti. Jerry Thomas è colui che ha inventato il cocktail Blue Blazer: pochi l’avranno sentito e assaggiato e in effetti non è facile trovarlo nella carta dei bar oggi. Eppure se si ha l’occasione bisogna provarlo. È preparato con whiskey scozzese e acqua bollente. Ma è il modo in cui è servito a essere speciale. Jerry Thomas dava fuoco ai liquidi miscelati e li lanciava da un contenitore all’altro creando una scia blu.


È grazie alle sue sperimentazioni che in seguito sono stati creati cocktail come il Margarita e il Tom Collins ma, soprattutto, Jerry Thomas fu la prima persona negli Stati Uniti a pubblicare un libro sull’arte del bartending. Era il 1862 quando uscì il volume, in seguito ristampato più volte, How to Mix Drinks or The Bon-Vivant’s Companion.

Jerry Thomas è uno di noi, anzi siamo noi che vorremmo essere come lui. Una delle frasi più celebri che gli è attribuita: «Get you drunk, get your lady drunk, set some shit on fire, I can do it all». Non è finita, negli anni Sessanta dell’Ottocento, quando era all’apice del suo successo, pare guadagnasse più del vice presidente degli Stati Uniti. D’altronde bere è una faccenda seria.

Jerry Thomas bartender era un uomo alto, di oltre 100 chili, eccentrico. Dopo un periodo in California, nel 1851 tornò a New York, dove aprì un pub, il primo di quattro locali che avrebbe aperto in città. In seguito lavorò in come capo barman in alberghi e locali di diverse città americane per poi arrivare con la sua attrezzatura argento anche in Europa.

A San Francisco raggiunse l’apice del suo successo, ma ovunque andasse, Jerry Thomas il barman incantava la clientela e la intratteneva con tecniche appariscenti e per l’epoca assolutamente incredibili. Oggi sono molti i mixologist che preparano i loro cocktail in maniera scenografica, noi ormai siamo abituati, ma nell’Ottocento era una novità assoluta. Immaginate lo stupore degli avventori di quei banconi quando the Professor incendiava e lanciava da un contenitore a un altro il cocktail Blue Blazer.

Purtroppo la fine di Jerry è un po’ ingloriosa. Tentò di giocare a Wall Street, ma si rovinò e fu costretto a vendere il  bar e a mettere all’asta la sua collezione d’arte. Aprì un altro locale, ma non ebbe lo stesso successo dei precedenti e a 55 anni morì di apoplessia.
Ma la leggenda del professore è ancora viva e se vi capita di andare a Roma, chiedete del The Jerry Thomas Project Roma. Le regole per entrare le trovate sul sito, la prima da ricordare è che la prenotazione è obbligatoria, la seconda è: vietato chiedere vodka.

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