Food e Millennial. A quanto pare siamo una generazione che pensa solo al cibo

24 Maggio 2019
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Questo fine settimana sono partita per un weekend in toscana tra amici. Il tempo era brutto e, ahimé, non abbiamo potuto fare molto altro se non pensare in che posti andare a pranzo e poi a cena. In realtà, riflettendoci, per ogni posto che visito, il cibo riveste un ruolo centrale. Mi piace informarmi sui piatti della tradizione, scoprire nuove ricette, provare i piatti più strani. Tra portali e blog, informarsi è semplice e veloce, così come lo è condividere.

In questi ultimi anni la cultura gastronomica è cambiata rapidamente e alcune delle conseguenze sono visibili nel quotidiano: App come moderni ricettari, libri di ogni tipo, svariati reality show accumunati da un solo protagonista: il cibo.

In che modo la generazione Millennial ha contribuito modellare il rapporto con il cibo?

Come mangiano i Millennial?

Parola d’ordine: healthy. I Millennial sono molto attenti ai cibi di qualità e quindi alla provenienza di questi ultimi. Prodotti bio e a chilometro zero sono i primi elementi da ricercare per una spesa a prova di Millennial. Supermercati e ristoranti che offrono questa tipologia di prodotti sono spuntati come funghi.

A questo proposito, una ricerca condotta dall’osservatorio della PwC rileva che la leva d’acquisto di un particolare prodotto è determinato per il 76% dalla qualità e per il 73% dalla sostenibilità.

Cosa mangiano i Millennial?

Questi due elementi, meno centrali per le generazioni precedenti, sembrano invece giustificare una spesa fino al 20% più alta per i portafogli dei Millennial. Per questo motivo la lettura delle etichette diventa attività fondamentale cui dedicare parte del tempo mentre si è al supermercato (metà del campione dichiara di farlo).

Forse in conseguenza a queste marcate attenzioni, cambiano anche le esigenze di mercato: se da un lato aumenta la vendita di prodotti BIO, dall’altro è diminuito l’acquisto di carne. Che sia per motivi salutari o etici, certo è che la popolazione di vegetariani e vegani è passata dal 6 al’8% della popolazione in un paio di anni.

Dove mangiano i Millennial?

Cambia poi il modo di vivere il momento dedicato al mangiare.

Il pranzo in ufficio può essere il classico “boccone al volo”, oppure, per i più romantici affezionati alla tradizione, si va di schiscia (gergo milanese per indicare il pranzo al sacco) che contribuisce a creare un momento più informale e di condivisione con i colleghi.

La cena rischia di perdere un po’ della connotazione di momento di convivialità, soprattutto nelle grandi metropoli dove gli orari sono serrati e il tempo per cucinare, soprattutto per i non appassionati, si riduce al minimo.

La generazione Millennial è quella che più mangia fuori in assoluto, anche durante la settimana. E se si preferisce rimanere a casa, ma comunque senza cucinare, ci si affida a una delle tante compagnie che consegnano cibo a domicilio.

Ad ogni modo, che si chiami schiscia, panino al volo, delivery o cena a casa, il mangiare insieme rimane sul podio del cuore dei Millennial italiani, soprattutto per il valore affettivo che questo particolare momento di condivisione riveste fin dai tempi degli antichi romani.

 

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