Nonostante la pandemia del Codiv-19 e le sue conseguenze sulla salute pubblica. Malgrado sia abbastanza evidente che, una volta superata l’emergenza sanitaria, ci sarà quella economica e, certo non scomparirà, quella ambientale.
C’è chi si ostina ad essere felice. Chi continua a lasciare le redini della propria vita alla serotonina. Chi spera ancora e si affida all’ormone del buonumore. Chi chiude gli occhi, inspira, sorride, espira e riapre gli occhi e sembra rinascere come una rosa di Gerico bagnata dalla pioggia.
La Lobby dei felici
Come membri di una lobby scalpitante, i felici hanno persino ottenuto una giornata tutta per loro da parte delle Nazioni Unite. Ventiquattro ore dedicate ufficialmente alla felicità che, però, in questo 2020 sono arrivate nel pieno dell’uragano coronavirus. Tanto che, l’International Day of Happiness del 20 marzo, rischiava di passare quasi inavvertito.
Quasi, appunto. Perché il potere dei felici è tale che l’Onu ha pubblicato lo stesso la classifica delle nazioni più felici del mondo. Capirai. Come praticamente ogni anno dominano i paesi del Nord Europa dove sembra che, al di là del freddo freddo e del buio buio, siano ostinatamente di buonumore.
Il rapporto prende in considerazione parametri come il Pil, l’assistenza sociale, il rispetto delle libertà individuali e il livello di corruzione. E quindi, diciamola tutta, estromette di fatto dalla ‘competizione’ praticamente la maggior parte degli Stati del mondo. Ma non è solo quello. Perché la percezione dei cittadini sulla qualità della propria vita effettivamente è influenzata, se non addirittura modellata, da quei parametri lì.
La Finlandia è la nazione più felice del mondo
E i felici più ostinati di tutti sono i finlandesi e la loro cultura ‘sisu’. Talmente cocciuti da stare lì in cima per li terzo anno consecutivo. E allora viene da chiedersi perché. Va bene che Babbo Natale riceve lettere e confeziona regali tra le loro nevi, va pure bene che economicamente non se la passano niente male, va bene ancora che hanno come capo del governo una giovanissima e fighissima millennial – Sanna Marin – ma qual è il segreto dei finlandesi?
A quanto pare, non c’è una formula magica. Questa colonia felice, patria della lobby dei felici, di appena 5 milioni e mezzo di abitanti da generazioni si tramanda una serie di abitudini in grado di fare la differenza. Pandemia o non.
Per celebrare la loro felicità, tipico atteggiamento lobbistico dei felici, l’ente che si occupa della promozione turistica della Finlandia – Visit Finland – ha stilato un breve elenco di consigli per cercare di rendere virale in tutto il mondo questa storia della felicità, specialmente ai tempi del Covid-19.
I 5 segreti della felicità finlandese
Valutateli voi, infelici! Ecco i cinque segreti della felicità finlandese:
1 – Iniziare la giornata con una doccia fredda. I finnici veraci amano il nuoto invernale e sono abituati a farlo al lago o al mare. Quando si riemerge dall’acqua ghiacciata, la circolazione si attiva e il corpo inizia a riscaldarsi. Così il cervello è facilitato nella produzione della serotonina, che insieme alla dopamina, bilancia l’umore allontanando lo stress.
2 – Leggere. In Finlandia si legge tanto – non a caso è considerata la nazione più alfabetizzata al mondo – e lo si fa andando in biblioteca e prendendo i libri da lì. Cultura condivisa evidente nei numeri: su una popolazione di 5,5 milioni di persone, si prendono in prestito quasi 68 milioni di libri l’anno.
3 – Passeggiare nella foresta. Anche se in tempo di quarantena va bene solo il pensiero, magari con una colonna sonora ambiente. I finlandesi si sentono bene tra gli alberi. Ed in effetti, è stato scientificamente provato che solo 15 minuti trascorsi nella foresta calmano le pulsazioni e danno sollievo all’intero organismo.
4 – Cucinare in casa il pane alla cannella, ossia i korvapuusti. Sono essenzialmente focacce alla cannella cotte al forno con un pizzico di cardamomo. Per i finlandesi è quasi sacro il momento del caffé e dei korvapuusti: il “pullakahvit”, che letteralmente significa caffè con panino.
5 – Visitare i musei, anche virtualmente. L’arte è basilare per ogni cultura. Anche in Lapponia, dove c’è il Museo d’Arte di Rovaniemi, situato nel Circolo Polare Artico: fra arte contemporanea finlandese e arte del nord.
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