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Riaprono le “frontiere” e ora tutti sognano le vacanze in camper

21 Aprile 2021
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Viaggiare in camper è uno stile di vita. E sono in molti a scoprire, o riscoprire, questa particolare modalità di turismo in seguito all’avvento della pandemia. 

Inutile illudersi: il turismo post covid va totalmente ripensato e sarà ben difficile, almeno nel breve termine, vedere frotte di persone che diligentemente seguono la bandierina di una guida o di un tour leader. La nuova tendenza è quella di un turismo più solitario, individuale, che punta sull’esperienza, e soprattutto all’aria aperta.

La vacanza in camper è tendenza

Perché il contatto con la natura da sempre è sinonimo di libertà: e in questo caso si tratta di una nuova libertà, ritrovata dopo i tempi cupi e bui delle restrizioni sanitarie. Non più sinonimo di tenda, picchetto e bagni in comune: oggi la vacanza outdoor oggi è trendy, glamour e un po’ fashion. Lo dimostra anche l’interesse che, già da prima della pandemia, alcune influencer hanno riservato all’argomento parlando delle loro vacanze en plen air sui social.

Uno dei modi per dare nuovo slancio la turismo potrebbe proprio essere quello di sviluppare il business di un’area di sosta camper. I webinar e gli incontri online dove si parla di questo iniziano ad animare il settore. Tra questi ce n’è stato ad esempio uno il 25 marzo, organizzato in vista del prossimo Salone del Camper di Parma (11-19 settembre 2021), la più importante fiera dedicata al caravanning e al turismo en plein air in Italia.

Il business delle aree sosta per i camper

Si è discusso sul perché conviene lanciarsi in quest’avventura e investire in questo particolare settore, che porta con sé anche dei vantaggi anche a livello sociale. Secondo gli esperti, infatti, la realizzazione di un’area di sosta camper fa crescere il territorio e crea business.

Non va dimenticato che i camperisti e roulottisti che viaggiano in Europa sono circa 20 milioni. Un flusso turistico importante, che può e deve essere intercettato. I millennial rappresentano una fetta importante del mercato, poiché guardano con interesse a questa tipologia di viaggio. Outdoor, esplorazione, natura, avventura, sono tutte parole chiave nell’idea che un millennial ha della vacanza.

I millennial amano il camper

Stando a recenti dati del North American Camping Report, i tre quarti di tutti i campeggiatori appartengono alla generazione X e ai millennial, con questi ultimi che rappresentano il 40%. La stagione che si apre dopo i vari lockdown non può che confermare questa tendenza. 

E allora ecco che la realizzazione di un’area di sosta per camper diventa un affare interessante per chi investe e utile per chi ne fruisce. Certo, queste aree devono essere realizzate secondo precise regole, che rispettino il territorio e l’ambiente. Ed essere ecosostenibili e sicure. 

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