La caduta del muro di Berlino: così il Novecento ebbe il suo iconico bacio (se preferite Hayez siete omofobi)
Il bacio tra Brezhnev e Honecker è l’unico motivo valido per andare a festeggiare la caduta del muro di Berlino?
Un cielo di feuerwerk. Per i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre 1989, nella città tedesca ci saranno grandi festeggiamenti. Ma più dei liberali e degli anticomunisti che allora si ubriacavano per la fine del regime di Honecker, il 9 novembre 2019 somiglierà un po’ alla Sagra mondiale del writer. Vediamo perché:
L’opera di Vrubel
Senza il murale che l’artista sovietico Dmitri Vrubel dipinse sul lato est del muro di Berlino probabilmente oggi non avremmo Banksy. Vrubel riprodusse una foto di dieci anni prima, ovvero il bacio fraterno socialista tra Leonid Brezhnev e Erich Honecker. Un bacio che, scambiato in pubblico nel 1979 per celebrare i 30 anni della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), sintetizzava nello scatto di Regis Bossu, la totale fusione di pubblico e privato voluta dai dittatori.
Oggi probabilmente chi ha esultato per la fine dei regimi autoritari, ne parla in modo meno entusiastico, dato che quel giorno ha di fatto sancito l’inizio della globalizzazione, fenomeno che si è visto non essere stato così foriero di pace e prosperità per tutti.
Ad ogni modo nei giorni della caduta del muro di Berlino, l’euforia vinceva su tutto e tutti e Vrubel scrisse sotto quel bacio questa didascalia: «Che Dio mi aiuti a sopravvivere a questa storia d’amore mortale».
L’appropriazione (un po’ indebita) della comunità LGBT
Se ai tempi della caduta del regime comunista la potenza dell’immagine voleva denunciare principalmente il potere e le vessazioni subite, da un paio di decenni quella interpretazione è stata sostituita da imitazioni provocatorie che punzecchiavano l’ipocrisia del potere costituito nei confronti dell’omofobia.
Così, da Kissing Coppers, Il bacio dei poliziotti, firmato da Banksy a Londra e venduto a Miami per 575 mila dollari nel 2014, fino al bacio tra Putin e Trump, realizzato a Vilnius da Mindaugas Bonanu quell’immagine del muro di Berlino continua a ispirare tumulti passionali e riottosi.
Però poi uno guarda Il bacio di Hayez e a Banksy o a Berlino non ci pensa più.
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