Carte di credito: quante tipologie esistono?
Le carte di credito sono una soluzione utilissima per chi ha tante spese e vuole gestirle con maggior autonomia ed elasticità. Ma sono anche strumenti complessi, che richiedono una buona dose di pianificazione finanziaria, visto che, come suggerisce il loro nome, “fanno credito” alle proprie spese.
Queste carte, infatti, anticipano dei soldi all’utilizzatore, che dovrà a sua volta rimborsarli il mese successivo. La spiegazione è un tantino semplificata ma, grossomodo, fa capire il funzionamento di queste carte che, come intuito, generano un costo dagli interessi di restituzione del credito.
Naturalmente, le spese da sostenere variano a seconda delle condizioni offerte dagli istituti di credito, per questo motivo, prima di attivarne una, è consigliabile valutare le varie proposte. Ad esempio, è possibile visionare e confrontare tutte le carte di credito più convenienti su Facile.it, analizzando termini, condizioni e costi di gestione.
Vediamo in dettaglio quante tipologie di carte di credito esistono e come sceglierle in base a costi, commissioni e condizioni d’uso.
Carte di credito a saldo: il rimborso in un’unica soluzione
Le carte di credito a saldo sono tra le più diffuse e rappresentano la soluzione ideale per chi desidera flessibilità nei pagamenti senza dover gestire il rimborso a rate. Il funzionamento è semplice: l’importo speso nel corso del mese viene addebitato in un’unica soluzione sul conto corrente del titolare nel mese successivo, generalmente il 1° o il 15° giorno.
Uno dei vantaggi principali di questa tipologia di carta è l’assenza di interessi sugli importi spesi, a patto che il saldo venga rimborsato per intero alla data stabilita. Ciò nonostante ci sono, quasi sempre, costi di gestione, come il canone annuo, le commissioni per il prelievo di contanti o le spese di emissione.
Questa soluzione è particolarmente adatta a chi ha un reddito stabile e vuole gestire le proprie spese senza accumulare debiti nel lungo periodo.
Carte di credito revolving: pagamenti a rate con interessi
A differenza delle carte a saldo, le carte di credito revolving permettono di rimborsare gli importi spesi attraverso un pagamento rateale. In pratica, il titolare della carta può decidere di restituire solo una quota della somma utilizzata ogni mese, con un importo minimo stabilito dalla banca o dall’istituto emittente.
Questa opzione offre maggiore elasticità nella gestione delle spese, ma comporta costi aggiuntivi sotto forma di interessi, in genere calcolati con un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) piuttosto elevato.
Le carte revolving sono consigliate per chi ha bisogno di una maggiore dilazione nei pagamenti, ma vanno utilizzate con attenzione per evitare di accumulare un debito difficile da gestire.
Carte prepagate con funzione di credito: una soluzione ibrida
Negli ultimi anni si è diffusa una nuova tipologia di carte che unisce le caratteristiche delle prepagate con quelle delle carte di credito tradizionali. Queste carte, conosciute come “prepagate con IBAN” o “carte di credito prepagate”, consentono di effettuare acquisti anche online e all’estero, ma solo nei limiti del saldo caricato in anticipo dall’utente.
Pur non offrendo un vero e proprio credito, alcune di queste carte prevedono funzionalità avanzate, come la possibilità di attivare un piccolo fido mensile o di accedere a soluzioni di rateizzazione per determinati acquisti.
Le carte prepagate con funzione di credito sono una buona alternativa per chi vuole beneficiare della comodità di una carta di pagamento, senza dover gestire una linea di credito tradizionale.