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L’app che rende le criptovalute “moneta” d’uso quotidiano

23 Novembre 2021
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Bisogna entrare in questa prospettiva.

Gli italiani hanno imparato a usare le criptovalute. Insieme alla Germania il nostro paese di boomer – e non solo per fortuna di tutti – è il principale mercato europeo per utilizzo di Valora, un portafoglio digitale mobile che permette di inviare, spendere e far crescere criptovalute con la stessa facilità con cui si invia un messaggio.

Come funziona Valora?

Valora è un wallet crittografato nato nel febbraio 2021 che ha già 200mila clienti in oltre 100 paesi nel mondo che utilizzano l’app per pagare e spostare valuta digitale a livello internazionale.

Nata come una costola di Celo – l’ecosistema mobile-first e open-source di tecnologie, organizzazioni e individui che condividono la missione comune di costruire un sistema di finanza decentralizzata – Valora ha da poco completato un round di investimento da 20 milioni di dollari, annunciando la sua trasformazione in un’azienda autonoma, pur continuando a impiegare la potenza della blockchain del sistema Celo.

Quelli che credono in Valora a suon di milioni

Un passo importante sostenuto da investitori e partner appartenenti al mondo della tecnologia, della cultura, dello sport e dell’arte. Tra questi, aziende come Andreessen Horowitz, Polychain Capital, SV Angel e NFX, società come la Combs Enterprises di Puff Daddy, la Melo7 Tech Partners del cestita dei Lakers Carmelo Anthony e la D&R Fund del cestista professionista nella NBA con i Philadelphia 76ers Danny Green. Ma anche personaggi del mondo dello sport e della cultura come il cestista Andre Iguodala, professionista nella NBA con i Golden State Warriors, il giocatore di football USA Larry Fitzgerald, l’artista Derek Fordjour e il musicista Quincy Jones.

L’azienda che anticipa quello che potrebbe essere il futuro delle transazioni, oggi, è guidata da Jackie Bona, professionista che vanta quindici anni di esperienza nella strategia go-to-market e nel marketing dei prodotti presso aziende come cLabs, Spotify, Twitter e Google.

La moneta virtuale si cala nella quotidianità

Questo tipo di lavoro è ispirato dall’idea che tutti dovrebbero avere il pieno controllo del proprio denaro, senza essere obbligati all’intermediazione, e dal principio che inviare denaro dovrebbe essere facile come inviare un messaggio di testo.

Oltre a poter effettuare pagamenti globali, app come questa possono essere utili per altri casi d’uso quotidiano, come pagare le merci con commercianti selezionati che accettano direttamente cUSD, trasferire fondi a uno scambio di criptovalute o, banalmente, convertire cUSD in carte regalo. Insomma, la moneta virtuale si cala nella realtà.

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