Si può parlare di effetto Chiara Ferragni sui mercati azionari?
I mercati azionari sono mossi per definizione. La distanza tra la domanda e l’offerta, accorcia e allunga l’orizzonte ondivago delle azioni che galleggiano in borsa. In quel contesto, da sempre, esistono notizie in grado di smuovere ulteriormente le acque mai ferme delle piazze di scambio.
Notizie o persone: come Chiara Ferragni, per esempio. La millennial più instagrammabile d’Italia ha colpito ancora. È di ora la notizia della sua collaborazione con Safilo – un accordo pluriennale per il design, la produzione e la distribuzione della prima collezione eyewear in licenza a marchio Chiara Ferragni – che ha portato il titolo a guadagnare fino a 13 punti percentuali in apertura di Borsa, per poi chiudere la giornata al +8,14%.
Chiara Ferragni e Safilo, l’effetto in borsa
Era già successo con Tod’s e Monnalisa, per cui parlare di caso non è più accettabile. Si può dunque affermare che esiste un effetto Chiara Ferragni sui mercati azionari? Probabilmente sì. Come esiste quello di Elon Musk e di altri grandi miliardari, che però sono imprenditori – in senso assoluto – ancora imparagonabili a quanto di buono fatto dall’influencer nostrana.
Con Safilo Chiara lancia l’intera gamma di occhiali, sia da sole sia da vista, che verrà presentata per la primavera estate 2022 e sarà disponibile da gennaio prossimo. Soddisfatto, come è ovvio che sia, Angelo Trocchia, amministratore delegato del Gruppo Safilo: «Insieme vogliamo creare un nuovo marchio fashion di riferimento nell’eyewear che, attraverso il digital, sia in grado di parlare direttamente alle nuove generazioni».
L’effetto Ferragni sui più giovani
Nuove generazioni. È questo il tema chiave. Chiara Ferragni è vista come la chiave d’accesso a una fetta di mercato dove i millennial (nati tra il 1980 e il 1996) sono già praticamente vecchi. Chiara, suo marito Fedez, ma anche i figli Leone e Vittoria, sono visti dai marchi come un passepartout verso i gen Z (nati dopo il 1997) e verso coloro che dai più giovani traggono ispirazione. E non sono pochi.
Addio era degli influencer vetrina
È finita l’era dell’influencer che si limitava a promuovere eventi o prodotti per cercare d'”influenzare” i propri follower a partecipare o acquistare. Chiamiamoli influencer vetrina. La nuova era è molto più arzigogolata di così. Non è semplice marketing virale. E somiglia più a una questione di prestigio. Oggi, come nel caso di Safilo e Chiara Ferragni, è l’influencer in sé che dà valore al brand e alla società che se ne serve.
Foto in copertina e nel corpo del testo di @Chiara Ferragni su Instagram
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