Alla NY Fashion Week c’è stata più di un’invasione di passerella, ma lo youtuber con la cuffia e una busta trasparente dell’immondizia in stile impermeabile le ha battute tutte. Sì, è successo davvero e sì, nessuna delle persone presenti si era accorta della situazione.
È dovuta arrivare la sicurezza per fare rinsavire il pubblico: alla New York Fashion Week un giovane youtuber ha sfilato come fosse un vero modello e nessuno ha battuto ciglio. Organizzato da Creators Inc, agenzia di social media specializzata nell’organizzazione di sfilate in tutto il mondo della moda con noti brand, l’evento fashion si è trasformato in una vera e propria gag.
Tutto è accaduto nel giro di pochissimo tempo: tra il dinamismo tipico della passerella, i modelli e le modelle che si incrociano entrando e uscendo dalla scena, è arrivato lui, Fred Beyer a dare un taglio diverso (e inaspettato) alla narrazione. Seguito su Instagram da quasi 70 mila follower e su Youtube da ben 310 mila follower, Beyer è riuscito nel suo intento: sfilare ed eludere security e vari controlli grazie a un “gioco di squadra” solidale tra seguaci e conoscenti.
Lo youtuber si è presentato in passerella con grande disinvoltura e non ha, di fatto, destato alcun tipo di sospetto. Cuffia da bagno anni 60 in testa, busta trasparente a mò di impermeabile, petto nudo, pantaloncini rosa e sneakers ai piedi: un outfit piuttosto insolito, ma a quanto pare credibile.
Vivere la moda nel 2023 be like: non ci stupiamo più di niente o non ci capiamo niente di moda?
Dando un’occhiata al video integrale pubblicato dallo stesso Fred Beyer capiamo che tutto è stato possibile proprio grazie alla sua fama come youtuber. Sotterfugi, silenzi, escamotage, conoscenze: la ricetta perfetta per raggiungere l’obiettivo.
Il video della sfilata di Beyer ha fatto il giro del web quasi subito, c’era ovviamente da aspettarselo. In realtà, però, a stupire maggiormente in tutta questa storia non è tanto il fatto che lui sia riuscito a sfilare con totale nonchalance (il gioco di squadra di cui sopra ritorna, ndr), quanto che il suo outfit, discutibile e oggettivamente brutto e senza senso, non abbia suscitato sospetti e/o sguardi attoniti.
Le persone presenti non hanno battuto ciglio (pare che qualcuno abbia anche applaudito): ci è voluto l’arrivo di un membro della sicurezza (spoiler: rideva anche lui, ndr) per farli svegliare dal torpore della moda che è moda e va bene sempre e comunque. È lo stupore a mancare, proprio perché è l’abitudine a tenerci la mano, o forse è il “tutto”, nel suo senso più completo e trasversale.
Non ci stupiamo più e la moda è solo una delle prove di questa verità. Da una parte si potrebbe leggere come sfumatura positiva (oggi la libertà di espressione è maggiore, anche nel fashion world), ma dall’altra ci fa ragionare su una mancanza o su un intendimento poco marcato del settore. La domanda, allora, sorge spontanea: non ci capiamo niente di moda o quella cuffia e quel sacco della spazzatura sono realmente credibili?
Che sia un mix delle due cose o solo una di esse non cambia: se vedremo cuffie anni 60 come accessorio must have del 2024 sapremo a chi dare il merito.