Sette segni che contraddistinguono un capo della gen X

20 Agosto 2021
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Innovativi e motivati, i capi della generazione X (nati tra il 65 e l’80) hanno uno stile di leadership che li distingue dalle altre generazioni, specie dai boomer. Ecco 7 segni che contraddistinguono un vero capo della gen X a lavoro e qualche consiglio.

1. A testa alta

Affrontano le cose, ancora, di persona. Questo perché sono cresciuti in un’epoca, per i più giovani dei millennial, quasi impensabile; sto parlando del periodo in cui non ci si conosceva su Instagram e non si poteva mandare un sms (o un vocale Whatsapp) per troncare una relazione. 

L’esperta Meagon Johnson afferma che crescere senza poter far affidamento alla tecnologia ha modellato le loro capacità interpersonali, migliorandole. Al contrario molti millennial, per non parlare della gen Z, senza strumenti digitali sentono di avere un handicap.

A nessuno piace avere una conversazione difficile faccia a faccia ma loro nell’averla sono più temprati ecco tutto.

2. Risolvono i problemi

Avevamo già affrontato questo tema in “Metodici e puntuali, perché i millennial sono la generazione Vegeta nel mondo del lavoro“.

La creatività è una caratteristica chiave della generazione X. Quando c’è un problema da risolvere, puoi fare affidamento sul tuo capo.

Come mai? Anche questa volta la soluzione è da ritrovare nel passato e vale anche per molti millennial. Quando erano bambini, spesso dovevano arrangiarsi,  c’era il bisogno di trovare una soluzione da bambini, lo stesso accadeva da ragazzi, senza la possibilità di cercare la soluzione su internet. Ecco che potendo contare solo su sé stessi hanno imparato a risolvere i problemi.

3. La gen X è stata il motore propulsore dello smart working

La gen X ha fatto da apripista nell’equilibrio tra vita privata e lavoro. Tutti i primi istruttori ed istruttrici di yoga erano della gen X. Sono stati i primi a pretendere quantomeno un minimo di benessere lavorativo.

I baby boomer hanno sempre pensato che quelli della generazione X fossero fannulloni. Dopotutto, chi non lo pensa della generazione successiva? La verità è che la generazione a cui appartiene il tuo capo ha sempre voluto più autonomia. Volevano vedersi sullo stesso piano dei loro capi. Quindi se oggi puoi dare del tu al tuo capo e magari anche berci insieme, ringraziali, non avranno fatto la guerra ma è merito loro se hai questa opportunità.

4. La gen X adora la posta elettronica

Sono cresciuti mandando le cartoline, per loro l’email è stata rivoluzionaria.
Il nostro consiglio? Se volete fare colpo sul vostro capo non mandate nulla di serio e correlato al lavoro su Whatsapp, meglio una bella email.

5. Apprezzano chi è indipendente

Quelli della gen X, colpa anche questa volta delle continue rivoluzioni tecnologiche, sono cresciuti velocemente e hanno saputo reinventarsi rapidamente. Per questo non amano tenere per mano i millennial o coccolarli troppo. Sii intraprendente e l’apprezzeranno.

Chiedete però sempre un feedback. Come abbiamo già analizzato, noi non vogliamo un capo ma una guida. Fagli capire che puoi fare tutto da solo ma che ti faccia sapere come è andata. Ti rispetterà per questo.

6. Sanno accettare i feedback 

Dobbiamo fare un mea culpa, noi siamo meno bravi dei nostri “anziani” superiori ad accettare le critiche; loro al contrario hanno un cuore più duro, di pietra, sono i c-17 del mondo del lavoro.

Per questo punto noi non abbiamo consigli: cerca di essere forte, e se le cose si mettono male ricorda che hai superato la morte di Mufasa, supererai anche questo.

7. La gen X è più attenta

Non avendo mille distrazioni tecnologiche sono cresciuti conoscendo l’importanza dell’attenzione e del comunicare di persone.

Vuoi fare colpo? Guardali negli occhi mentre ci parli, anche in video chiamata. Mostra la tua sicurezza e la tua attenzione allo stesso tempo.

Insieme alla gen X noi millennial formiamo una bella coppia, non dimenticatelo.

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