Israele e regime di Hamas: come aiutare davvero le vittime della guerra
Vuoi aiutare concretamente chi suo malgrado è finito in mezzo a questa fottutissima storia di guerra?
Con l’intensificarsi dei combattimenti tra Israele e Hamas, aumenta anche il numero delle persone uccise, ferite e sfollate. Se sei interessato a sostenere gli sforzi umanitari sul campo, ecco alcune organizzazioni alle quali donare in sicurezza.
Medici Senza Frontiere: l’autodefinita “organizzazione umanitaria indipendente e imparziale” offre assistenza medica di emergenza e supporto farmaci nei luoghi colpiti da conflitti, epidemie e altri disastri. Ciò include Gaza, dove da 20 anni fornisce assistenza medica negli ospedali e negli ambulatori. Ha anche offerto il suo sostegno agli ospedali israeliani attaccati dai terroristi di Hamas.
IsraAID: la più grande organizzazione di aiuti umanitari in Israele, IsraAID ha risposto a gravi crisi in più di 50 paesi. Ora, per la prima volta, l’organizzazione sta fornendo una risposta umanitaria su vasta scala nel proprio Paese. Comprende: il coordinamento delle attività nei rifugi, la gestione di spazi adatti ai bambini per giocare e la formazione delle squadre locali di emergenza per la salute mentale.
Croce Rossa Internazionale: la rete tripartita comprende il Comitato internazionale delle società di Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Risponde a conflitti armati, disastri e altre situazioni di emergenza nel tentativo di aiutare le persone quando e dove è necessario farlo. Sulla scia della guerra tra Israele e Hamas, i gruppi all’interno della rete hanno contribuito con assistenza medica, servizi di ambulanza e altre urgenze.
Save the Children: da oltre 100 anni Save the Children dà priorità alla salute, alla sicurezza e al benessere dei bambini durante i periodi di crisi. Oltre a stanziare 1 milione di dollari dal fondo di emergenza per aiutare le sue squadre a rispondere ai bisogni dei bambini in Israele e a Gaza, ha annunciato che ulteriori donazioni al fondo saranno destinate a coperte calde, cibo nutriente e altre cure.
UNICEF: il gruppo umanitario è presente in oltre 190 paesi e territori, fornendo ai bambini forniture e assistenza salvavita e per proteggere i loro diritti. Il direttore esecutivo dell’organizzazione afferma di essere profondamente in ansia bambini in Israele e a Gaza e, con l’aiuto dei suoi partner, l’UNICEF sta fornendo forniture mediche, carburante e supporto per la salute mentale nella Striscia di Gaza.
World Central Kitchen (WCK): fondata nel 2010 dallo chef José Andrés, l’organizzazione non governativa e apolitica ha fornito oltre 300 milioni di pasti alle persone colpite da disastri naturali e altre crisi. In Israele, la WCK sta collaborando con i ristoranti locali per servire i pasti agli sfollati dalle loro case. Nel frattempo, a Gaza, la WCK sta lavorando con un’organizzazione no-profit locale per preparare e distribuire kit alimentari alle famiglie.
Programma alimentare mondiale (WFP): ogni anno, il WFP, che fa parte delle Nazioni Unite, distribuisce assistenza alimentare a 80 milioni di persone in circa 80 paesi. Dall’inizio della guerra, il WFP ha fornito pane fresco e cibo in scatola a circa 100.000 persone rifugiate.
(FOTO: COURTESY UNICEF)
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